di Luciano Manicardi “Accidia” è parola che deriva dal greco akedia, che in origine significava “disinteresse”, “negligenza”, “indifferenza”. Nella letteratura monastica antica essa diviene il “vizio” che colpisce soprattutto i monaci, in particolare gli anacoreti, ovvero quelli che vivono in regime di marcata solitudine. Accidia è allora disgusto per lo sforzo spirituale, atonia dell’anima, insofferenza di sé e della vita che si sta vivendo, incapacità di concentrarsi e di abitare la cella.