Area Spiritualità, riservata alla mistica, ai rapporti tra spiritualità, cultura e psicologia, alla spiritualità della vita religiosa e alla spiritualità familiare
Il progetto di crescita umana comporta il travaglio di accettare le perdite che segnano la vita. Per qualcuno queste sono diradate nel tempo; per altri il distacco giunge come uno tsunami. Alcuni ritrovano la motivazione per andare avanti, altri si smarriscono poiché sono dotati di insufficiente autostima. Ognuno di noi ha diversi lutti e sfide da affrontare. L'elaborazione di un distacco e la graduale guarigione del cuore si realizza attraverso quattro possibili percorsi, che hanno molto a che vedere con il carattere del soggetto, il tipo di perdita subita e le risorse disponibili. Il primo percorso è l'auto aiuto: si…
Si tratta di una morte e di una risurrezione, di morire a ciò che saremmo stati se fossimo soltanto uomini di risuscitare - a ciò che siamo essendo uomini cristiani.
L'analisi del corpo passivo è in Bellet la scoperta delle forme della malattia, del degrado, dell'inferno ma rinvia al movimento opposto e complementare del corpo attivo, alla percezione dell'apertura che svela la presenza di un paesaggio.
Vi è un aspetto del ministero di riconciliazione offerto da fr. Roger alla Chiesa e al mondo che è stato poco sottolineato in questi giorni di commemorazione della sua figura, ma che pur mi pare fondamentale per cogliere in profondità il segno costituito da Taizé e dal suo priore: la riconciliazione tra monachesimo e Chiese della riforma.
Figlio mio, se ti presenti per servire il Signore prepara l'anima tua alla prova. Mettiti sulla strada giusta e mostrati deciso, per non smarrirti nel tempo dell'avversità (Siracide 2, 1-2).
Il silenzio non è solo tacere o stare semplicemente da soli: il silenzio da imparare è quello interiore. È necessario per curare e arricchire la vita interiore.
«Il saggio è colui che ha percorso tutti i gradi della tolleranza e ha scoperto che la fraternità ha uno sguardo e l'ospitalità una mano. La distanza che ci separa da uno straniero è la distanza che ci separa da noi stessi» (Edmond Jabès).
Per molti il pane è carico di ricordi. Fa pensare ai tempi della miseria, quando spezzato e consumato alla stessa tavola diventava espressione della solidarietà. Ma dice anche la speranza d'un mondo migliore, dove non ci saranno più affamati.
La preghiera non è soltanto intercessione e ringraziamento, lode e richiesta, adorazione e contemplazione… Esiste anche una dimensione che è diletto, piacere, divertimento. È il nostro giocare e scherzare con Dio.
«Il sonno che rimargina i solchi dolorosi del pensiero, che rifà ogni giorno l'uomo alla vita; bagno salutare che rinfranca il corpo stanco, balsamo che si diffonde sulle ferite dell'anima; refrigerio soave della natura che nutre la vita del suo migliore alimento» (Macbeth, atto II, 2).
I militanti sono esigenti verso il loro prete. Hanno ragione. Ma devono sapere che è duro essere prete. Chi si è donato nella piena generosità della sua giovinezza rimane un uomo, ed ogni giorno in lui l'uomo cerca di riprendere quel che ha donato. È una lotta continua per restare totalmente disponibile al Cristo e agli altri.
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