Così vedo il sacerdozio dei laici cristiani: l’animazione, in virtù della fede, delle infinite strade del mondo; i fermenti sapidi della sapienza dello spirito, affogati nella pasta a lievitarla, a darle il sapore della verità; o forse ancor più le sinapsi infinitamente protese, con totale flessibilità, al contatto con la vita, sì che essa ritrovi l’indirizzo, per quel tramite sacerdotale, della Fonte della vita.