San Agostino
Ci si può d’altronde domandare se la preghiera consista in parole o in movimento dell’anima. Perché pregare se Dio conosce già i nostri bisogni? L’intenzione della preghiera pacifica e purifica il cuore e lo dispone ad accogliere i doni che Dio effonde in noi. Dio non ci esaudisce perché desidera essere pregato, egli è sempre pronto a darci la sua luce, non la luce visibile, ma quella dell’intelligenza e dello Spirito: siamo noi che non siamo sempre pronti ad accoglierla quando siamo attirati da altri desideri e accecati dalla bramosia del passato. La preghiera volge i nostri occhi verso colui che è sempre pronto a donare, se noi sappiamo fargli accoglienza. E questa conversione purifica l’occhio interiore, caccia i desideri della carne. Lo sguardo del cuore ritrova la sua purezza e può sopportare la luce semplice e divina che brilla di una chiarezza immutabile e intramontabile. Colui che prega non soltanto sopporta la luce, ma ne è invaso, senza esserne ustionato, con la gioia ineffabile che, in tutta verità, costituisce la nostra beatitudine.
(dal Commento al Sermone della Montagna)