Vita nello Spirito

Giovedì, 22 Luglio 2010 21:12

Vivere il sacerdozio battesimale (Maria Luisa Cassanmagnago)

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Vivere il sacerdozio battesimale significa, per ciascuno di noi, testimoniare di “essere inseriti in Cristo”, “uniti al popolo santo e alla stirpe eletta”, abilitati al “sacerdozio profetico, sacerdotale e regale”, “chiamati alla santità come perfezione della carità”.

I Relazione

 

“Alzati, c’è qualcosa da fare per te”

Vivere il sacerdozio battesimale significa, per ciascuno di noi, testimoniare di “essere inseriti in Cristo”, “uniti al popolo santo e alla stirpe eletta”, abilitati al “sacerdozio profetico, sacerdotale e regale”, “chiamati alla santità come perfezione della carità”.

E significa diventare ogni giorno più cristiani, per realizzare la nostra personale e comunitaria missione di salvezza, partecipando alla vita e della vita di Cristo.

In concreto, tutto questo vuole dire, rendendoci responsabili della maggiore conoscenza di Lui presso quanti non lo hanno incontrato:

a) professare la fede con le parole e le opere: “facendo la verità nella carità;

b) camminare nella storia, i, in compagnia di Lui, impegnati a lavorare per cambiarla, in spirito di amore e di servizio, sempre presenti e fraternamente operanti nella vita quotidiana, di fronte ai problemi di ogni giorno:

    • attraverso la fraternità delle relazioni con gli altri, ordinate alla carità e alla giustizia, in ogni ambito della convivenza umana;
    • attraverso scelte coraggiose (con le quali esprimiamo davvero la nostra libertà) in direzione di autentiche azioni positive per la promozione umana, la difesa e la crescita della persona nella sua dignità e nei suoi diritti, l’affermazione della giustizia come “vero nome della pace”.

    Sempre attenti alla voce  ( quella stessa che anima Elia sfiduciato nel deserto) che incita ciascuno di noi con il comando: “Alzati, c’è qualcosa da fare per te”, che chiama al lungo cammino della propria missione personale, partecipi della missione di Lui, in grado di dire con Lui: “Lo spirito del Signore è sopra di me… mi ha mandato ad annunciare ai poveri il lieto messaggio, a sciogliere le catene inique, a rimandare liberi i prigionieri e gli oppressi, a proteggere lo straniero, a sostenere l’orfano e la vedova, il debole e l’anziano, a dividere il pane con gli affamati, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati…”;

    c) offrire, in unione con il sacrificio eucaristico, il nostro lavoro, il nostro impegno sociale, le nostre fatiche, le nostre sofferenze come persone che hanno “imparato l’obbedienza” dalle cose che si patiscono”: testimoniando che – con il battesimo di Cristo – ci è stato dato “uno spirito di amore e non di schiavitù, uno spirito di sapienza e di intelligenza, uno spirito di consiglio e di fortezza, uno spirito di conoscenza e di timore del Signore”, che ci lòi9beri dalle pause, dagli egoismi, dalla logica dell’affermazione di sé, dagli idoli del secolo e che ci dispone ad affidare la nostra vita nelle mani del Padre.

    Questo significa vivere il sacerdozio battesimale nel difficile cammino quotidiano, lungo il quale abbiamo bisogno, ogni momento, dio ricuperare il senso della nostra vocazione, il significato del nostro compito, il valore profondo della nostra esperienza di vita, il filo rosso del nostro progetto esistenziale.

    Questo, in definitiva, vuol dire ogni giorno “sale e luce del mondo” – coscienti che il mondo “ci importa e conta per noi”, pur lontani dal voler possedere e dall’essere posseduti dal mondo - ; e diventare segno di speranza per il Regno che deve venire.

    A questa visione ho tentato sempre di ispirarmi; questi sono i valori che mi hanno aiutato nell’impegno a cui mi sono dedicata e che mi sono sforzata di assimilare nella mia esperienza di vita cristiana.

    Sono cresciuta in una famiglia che mi ha trasmesso tali valori: la mia famiglia era numerosa, vivevamo in un ambiente sereno ed eravamo fiduciosi nella vita e desiderosi di impegnarci nello studio e nel lavoro, perché i nostri genitori ce ne davano l’esempio.

    Fin da piccola ho imparato a pregare perché pregavo con mia madre e i miei fratelli: ne sentivo il bisogno e lo facevo con tutta me stessa.

    Poi ho incontrato l’Azione Cattolica, la dott.ssa Ezia Fiorentino mi ha coinvolta e mi sono dedicata appieno ad essa. L’incontro con altri giovani della mia età, l’approfondimento della parola di Dio, l’aiuto di tanti sacerdoti hanno dato luce alla mia vita. Mi sono dedicata all’Azione Cattolica giovanile per molti anni, raggiungendo anche incarichi importanti mentre completavo, lavorando, la mia formazione scolastica e professionale.

    E’ il mio spirito che si è nutrito in quegli anni; la gioia di essere un’operatrice di pace e di collaborazione fraterna con altri amici mi ha regalato un senso di completezza e di fiducia in me e negli altri.

    Quale è stata l’occasione concreta che mi ha spinto a cercare altri campi per il mio impegno? Dopo la laurea avevo trovato un lavoro soddisfacente e fu a quel punto che due persone impegnate nel volontariato mi chiesero un impegno nell’amministrazione della Provincia.

    Fino a quel momento era stato lo spirito che avevo coltivato nella mia vita di Azione Cattolica. Forse avevo visto quell’esperienza come un modo per diventare io più buona, più cristiana, per essere una vera battezzata. In quel momento le persone che mi interpellarono mi mostrarono concretamente che nel mondo esistevano la sofferenza, il dolore, la solitudine e la paura. Ho visto in quel momento tanti corpi oltre che tante anime che avevano bisogno di aiuto.

    Bambini ammalati, handicappati, bambini abbandonati, famiglie distrutte, madri nella solitudine e nel dolore. Non ho esitato e mi sono buttata a operare per queste persone nel bisogni. La mia esperienza nella amministrazione provinciale di Milano me ne ha dato l’opportunità e i numeri.

    Maria Luisa Cassanmagnago *

    * Già assessore provinciale, deputato nazionale, parlamentare europeo.

     

    Letto 1872 volte Ultima modifica il Giovedì, 24 Aprile 2014 09:36
    Fausto Ferrari

    Religioso Marista
    Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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