Vita nello Spirito

Spiritualità (302)

Area Spiritualità, riservata alla mistica, ai rapporti tra spiritualità, cultura e psicologia, alla spiritualità della vita religiosa e alla spiritualità familiare

di Luigi Alici «E chi è il mio prossimo?» (Luca 10,29). Così dottore della legge, che aveva il monopo­lio della lettera e forse aveva smarrito lo spirito sfida il Maestro, quasi a voler dire: «Da dove cominciare concretamente, ad applicare la legge per conseguire la vita eterna?». Il Maestro risponde con una storia inquietante e straordinaria: «Un uo­mo scendeva da Gerusalemme a Gerico...».
Venerdì, 28 Settembre 2007 22:51

La collera (Luciano Manicardi)

di Luciano Manicardi Accidia, Avarizia, Gola, Invidia, Ira, Lussuria, Superbia. Identificati come “abiti del male” da Aristotele, come “opposizione della volontà dell’uomo alla volontà divina” nel Medioevo, i “vizi capitali” ci ricordano lo spessore della nostra umanità e la bellezza di poterla realizzare sapientemente, nella comunione con Cristo risorto. Davanti alla collera si apre uno spazio attento ed equilibrato, aperto al dialogo e al perdono.Il primo omicidio, secondo la Bibbia, nasce proprio da una collera repressa, taciuta, rimossa. “Caino fu molto irritato”.È santa la collera che si accende di fronte all’ingiustizia, all’oppressione, alla violenza perpetrata dai prepotenti. 
di Gianfranco Ravasi (abstract)
di François Thual * La Chiesa cattolica ha evoluto negli ultimi cinquanta anni. Tentiamo una proiezione: che cosa diventerà fra cinquanta anni? È vero, la Chiesa ha evoluto, ma non sono stati affrontati due punti essenziali e non lo saranno nel prossimo mezzo secolo. Da una parte, la mondializzazione del cattolicesimo, che è presente, in gradi diversi, fin dalla fine del XIX secolo, su tutti i continenti. Dall'altra parte, il sistema di funzionamento interno della Chiesa, la sua organizzazione come “monarchia centralizzata elettiva”, che neppure cambierà nella misura in cui dipende dalla sua ecclesiologia, cioè dalle sue concezioni teologiche dogmatiche…
Riflessioni sul corpo in un libro di Mario Antonelli di Marcello Neri La pastorale ha sempre avuto un certo “pudore” quando trattava il tema della corporeità. Il testo intende ridare ad essa il giusto posto nel contesto dell’annuncio cristiano.
Forum mondiale di teologia e liberazione di Ugo Bozzoli In che condizioni versa oggi la teologia della liberazione? 250 teologi, professionali e non, si sono incontrati a Nairobi per tastarle il polso e valutarne l’impatto che ha oggi sul mondo contemporaneo.
Sabato, 04 Agosto 2007 21:10

La superbia (Luciano Manicardi)

di Luciano Manicardi «Inizio di ogni peccato è La superbia» (Siracide 10,15 secondo La Vulgata). Questo versetto biblico ha contribuito alla tradizione per cui La superbia è all’origine di ogni male ed è, almeno a partire da Gregorio Magno, al primo posto nella lista dei vizi capitali. Primo anche perché sentito come peccato contro Dio che echeggia il “voler diventare come Dio” presente nel racconto delle origini dell’umanità (Genesi 3,5). La superbia si manifesta in quattro modi: «Quando si pensa che il bene derivi da noi stessi; quando si crede che, se ci viene dato dall’alto, è per i nostri…
Mercoledì, 18 Luglio 2007 00:33

L’invidia (Luciano Manicardi)

di Luciano Manicardi Tra i vizi capitali un posto particolare occupa l’invidia. La tradizione cristiana, fondandosi sul testo di Sap 2,24: “per l’invidia del diavolo la morte entrò nel mondo”, ne colse l’estrema pericolosità. Il primo atto di invidia, del diavolo nei confronti dell’uomo, ebbe effetti devastanti, e si rivelò contagioso: l’uomo, da invidiato divenne invidioso e la storia biblica è piena di casi di invidia e di figure di invidiosi.
Mercoledì, 18 Luglio 2007 00:26

A passo di danza contro la rassegnazione (g.f.)

(g.f.) «Cerchiamo di cogliere i segni di novità che il Vangelo introduce nella trama del quotidiano»
Domenica, 10 Giugno 2007 19:59

La gola (Luciano Manicardi)

di Luciano Manicardi Il vizio cosiddetto della “gola” dovrebbe piuttosto essere chiamato “voracità” o, secondo il termine greco gastrimarghìa con cui lo definisce Evagrio, “follia del ventre”. Un altro termine utilizzato dai Padri è laimarghìa, “follia della gola” e indica piuttosto la “golosità”. Secondo Doroteo di Gaza la differenza tra i due atteggiamenti consiste nel fatto che l’uno riguarda la quantità di cibo, l’altro la sua qualità: «A volte si è tentati sulla qualità del cibo: uno, ad esempio, non vuole necessariamente mangiare molto, ma desidera cibi delicati. Costui, quando mangia un cibo che gli piace, è talmente dominato dal…
di Piero Pisarra Il governatore d’Egitto si recò un giorno nel deserto di Scete per conoscere abba Mosè, ex brigante divenuto uno dei più famosi eremiti. Avvicinandosi al luogo che gli era stato indicato, incontrò un vecchio al quale chiese dove si trovasse la cella del grande anacoreta. “Che volete da lui?”,replicò l’uomo, “è un pazzo e un eretico”. Senza dargli retta, il governatore proseguì sulla sua strada arrivò alla chiesa più vicina, dove seppe che l’anziano che aveva incontrato altri non era che lo stesso Mosè”.
Venerdì, 25 Maggio 2007 02:30

La spiritualità degli atei (Enzo Bianchi)

E’ vero che oggi l’ateismo militante non è più attestato come negli anni sessanta, ma l’orizzonte agnostico, oggi ancor più esteso di allora, richiede in realtà lo stesso sforzo da parte dei cristiani per tessere un dialogo che si nutra di ricerca comune, di ascolto, di dibattito tra vie diverse.

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