di Frei Betto
Beati coloro che governano perché tutti abbiano pane, pace e gioia, e tramutino le antiche strutture nella moltiplicazione dell’abbondanza.
Beati coloro che governano con il cuore, liberi da machiavelliche e macabre intenzioni, servitori pubblici di aneliti, diritti e utopie.
Beati coloro che governano con l’arte di saper ascoltare e firmano decreti e decisioni senza tingere i fogli di sangue.
Beati coloro che governano cospirando a favore della maggioranza, sottraendo ai potenti privilegi e onori.
Beati coloro che governano per il bene comune, indifferenti alla propria immagine e felici per l’ira dei nemici del popolo.
Beati coloro che governano in équipe e fanno della politica un grande mutirão (lavoro collettivo, ndt) democratico.
Beati coloro che governano lasciandosi governare dalla popolazione, incrollabili di fronte alle pressioni degli oligopòli e delle corporazioni del profitto.
Beati coloro che governano a favore della vita, impedendo violenze e riducendo disuguaglianze.
Beati coloro che governano impregnati di principi evangelici, bocca e azioni in un unico bacio.
Beati coloro che governano a vantaggio dei diritti umani, spogliati della logica perversa che porta il denaro pubblico in una cassa il cui segreto i poveri non scoprono mai.
Beati coloro che governano senza attaccamento al potere, facendo della loro vita un sacramento del servizio al prossimo, soprattutto ai più bisognosi.
Ecco che saranno salvi, in questa vita, dal purgatorio dei mediocri, dall’inferno dei corrotti e dal cielo di coloro che coprono di lodi gli assassini del popolo.