Vita nello Spirito

Leggere o lasciarsi leggere? di Amedeo Cencini Protagonisti della preghiera non siamo noi, ma Dio. È lui che desidera l'incontro con noi, e lui che, ci ha messo in cuore il desiderio di stare con lui, è' lui che ci parla e interpella come nessuno potrebbe.
Domenica, 13 Aprile 2008 19:27

Libera il presente (Maria Nosengo)

Saper dire: «Ti perdono» è il traguardo finale di un percorso fatto di piccoli successi e sofferenza. La «purificazione» del passato,con la conseguente liberazione dalla rabbia e dal risentimento è il premio finale che spetta a chi, nell’oggi,sceglie questa via per gestire i suoi conflitti, verso una vera e matura riconciliazione.
Risposte raccolte da Aurelie Godefroy e Frédéric Lenoir “Per me è naturale entrare in una chiesa, accendere una candela e pregare”. Figura insostituibile dell’intellighentia francese, Philippe Sollers occupa da quarant’anni il primo piano della scena letteraria parigina. Dopo i suoi inizi, celebrati da François Mauriac e Louis Argon, questo osservatore ironico della società non smette di punzecchiare i costumi del suo tempo. Detestato o adulato, questo scrittore provocatore non lascia nessuno indifferente. Il mistero Sollers, come alcuni si compiacciono di designarlo, turba con le sue prese di posizione anticonformiste.
La contemplazione buddista è un’autentica esperienza interiore, che ha come fine illuminare il più profondo dell’essere umano. Non si tratta di un’esperienza di tipo religioso, cioè dell’incontro con”Qualcuno”, ma piuttosto del divenire partecipi,coscientemente, della realtà di ciò che è l’Uno e della sua unione con la dottrina universale. Questa contemplazione, non consiste soltanto nell’adozione di tecniche [somatiche(?)] posturali o psicologiche, ma è piuttosto un fatto vitale (esistenziale). Nello zen, l’esperienza della meditazione guida ad un approfondimento verso il centro del proprio essere, verso quella natura originaria che possiede le caratteristiche dell’assoluto. Lo zen può essere avvicinato alla meditazione mistica cristiana,…
Bilancio e prospettive a 40 anni dalla «Sacrosanctum Concilium»Monachesimo e riforma liturgicaMonastero Trappista di Valserena La comunità monastica di Monte Oliveto Maggiore ha ospitato un evento significativo e bello accogliendo il convegno che si proponeva di fare un bilancio della attuazione della Riforma Liturgica a 40 anni dalla costituzione SC, la prima votata al concilio Vaticano II. Il lavoro del Convegno è stato scandito come ogni giornata monastica dal canto dei salmi in gregoriano, la Messa all’inizio della giornata, celebrata con pacatezza e solennità, cantata con arte rara, pregata dal coro e dagli ospiti, e al termine della giornata raccolti…
I Maristi ed il magnificatdi Franco GioannettiNel cantico del Magnificat ci viene presentato un itinerario che occorre percorrere per vivere la virtù della “povertà” in esso; per le nostre comunità, la “povertà” può divenire infatti missione e testimonianza davanti al mondo. La virtù-povertà è infatti un segno con cui Dio rivela il suo amore verso di noi ed un atteggiamento di vita con cui testimoniamo il suo amore al mondo. Il Magnificat inizia con un dialogo d’amore “L’anima mia magnifica il Signore”, è l’espressione della gratitudine che risponde al Signore il quale “ha fatto di me grandi cose”. In questo…
Il diritto alla diversità, anche nella Chiesadi Marcelo BarrosNell’attuale contesto ecclesiale e teologico della Chiesa cattolica, è stato per molti una bella sorpresa il fatto che il documento di Aparecida non solo abbia contemplato le posizioni teologiche dominanti nella gerarchia ecclesiastica, ma abbia anche trattato con rispetto e considerazione le pastorali sociali e le Comunità ecclesiali di base (…). Non ci sono dubbi che la Conferenza di Aparecida sia stata, almeno riguardo al clima ecclesiale e alla presenza di una certa diversità di posizioni nell’episcopato, più aperta della quarta Conferenza (Santo Domingo, 1992) e questo non poteva non riflettersi in…
Mercoledì, 12 Marzo 2008 00:21

Il mio nome è Nessuno (Marco Galloni)

È possibile, fatte le dovute distinzioni, trovare non poche somiglianze tra l’Odissea e la Bibbia, se non nel genere letterario certamente in alcune delle tematiche affrontate.
Domenica, 09 Marzo 2008 01:40

Religione e spiritualità (Frei Betto)

di Frei Betto Molti, oggi, hanno una spiritualità che prescinde dal credere in qualcosa e dall’appartenere a un gruppo o movimento religioso. Una spiritualità che non s’identifica con la religione per sé, ma è avvertita come connessione attiva e vitale a una forza o a una percezione di un più profondo “sé”. Non di meno, può significare una chiara apertura alla trascendenza.
di Luciano Manicardi Il mistero pasquale della morte e risurrezione d Gesù raggiunge nel profondo il cuore della persona umana. Lo raggiunge come liberazione dalla paura della morte e dono di una vita intensa e capace di bene. Il dono pasquale risana la creatura umana e la sottrae da quell’itinerario distruttivo che dalla non accettazione del limite conduce alla paura della morte, fino alla visione del mondo come oggetto di consumo.
La sequela di Cristo casto, povero, obbediente Segno del primato di Dio,non soltanto serviziodi Sante Bisignano Il decreto Perfectae caritatis va situato nella vita della Chiesa sia nel suo rapporto con il mondo sia nella sua tensione escatologica. Per questo la vita consacrata viene definita, prima che dal concetto di servizio, dal suo essere segno, testimonianza «della trasfigurante presenza di Dio», come ha affermato papa Benedetto XVI.
Quale reciproco apporto potranno dunque offrirsi una teologia e una psicologia, che non siano chiuse in se stesse, e che perciò sappiano farsi aperte e interrogative del Mistero, l'una in ascolto dell'altra, insieme in ascolto dell'Altro?

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