Vita nello Spirito

Il sogno di Dom Helder:il grande giubileo della giustiziadi Marcelo Barros Se dovessi presentarmi direi che io sono uno della "periferia del villaggio globale", anzi della periferia della periferia. Vengo, infatti da una regione-che-non-conta di un Paese, il Brasile, il cui governo, perfettamente ligio alle direttive del Centro, ha già deciso chi deve vivere e arricchirsi e chi deve morire. Faccio parte di una comunità che si sforza di testimoniare e di annunciare che la vita può essere vissuta, pur tra le inevitabili contraddizioni, sotto il segno dell'alleanza, nella custodia e dedizione reciproca dei fratelli e delle sorelle. Come figura…
Non temete chi uccide il corpodi Giovanni VannucciLa parola di Cristo scende nei profondi recessi dell’anima umana, e vi compie la trasformazione dell’uomo, la carne riceve la parola e la parola fa fiorire la carne. Ogni cellula della carne vibra di nuova vita, appare l’uomo nuovo e in lui tutto è annuncio. I due momenti sono essenziali: ascoltare nel silenzio, nell’oscurità del proprio essere la parola; quando nell’uomo tutto si dischiude alla vita della parola allora, e solo allora, può annunciare all’aperto quello che nell’oscura trasformazione del suo essere è stato compiuto dalla parola. Ogni discepolo è chiamato a vivere…
La santità è «vivere con»di Pietro Andrea CavaleriNote 1) M. ZAMBRANO, Persona e democrazia. La storia sacrificale, Bruno Mondatori, Milano 2000, p. 29. 2) Cfr H. ARENDT, Ebraismo e modernità, Feltrinelli, Milano, 1995. 3) Cfr M. CACCIARI, L'Arcipelago, Adelphi, Milano 1997. 4) Cfr G. SALONIA, Dialogare nel tempo della frammentazione, in E. ARMENTA - M. NARO (a cura di), Impense Adlaboravit, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo 1995, pp. 571-586. 5) Cfr H. KOHUT, La guarigione del Sé, Bollati Boringhieri, Torino 1992; La ricerca del Sé, Bollati Boringhieri, Torino 1993, 6) M. SPAGNUOLO LOBB, G. SALONIA, P.A. CAVALERI, Individual and…
La santità è «vivere con»di Pietro Andrea Cavaleri “Quegli aerei che si avventanocontro le altere torri,quel volo a capofitto di vite umanecontro altre vite...La mente vacilla, l’animo e soverchiato, oppresso...Si preparano, forse sono già venuti,tempi in cui sarà richiestoagli uomini di essere altrida come siamo stati. Come?»Mario Luzi 1. Cristo evento relazionale Per comprendere più agevolmente il senso che oggi assume la dimensione relazionale nella vita di ognuno di noi può essere utile, seguendo le riflessioni della filo­sofa spagnola Maria Zambrano, immaginare la storia come una progressiva rivelazione dell'uomo e l'uomo co­me «un essere nascosto che deve rivelarsi a poco…
Spiritualità benedettina e cistercenseAnnotazioni antropologiche sul desiderio a servizio della formazione monastica (1)di Dom Bernardo Olivera, abate o.c.s.oAbate Generale dell’Ordine Cistercense della Stretta OsservanzaINTRODUZIONE Ancora una volta vorrei dare un contributo antropologico nel contesto della nostra formazione monastica. L’uscita di una mezza dozzina di giovani monaci adulti negli ultimi due anni mi ha tatto pensare. In quasi tutti i casi, c’è stato un paio di dati in comune: la scoperta dell’amore umano incarnato in una donna concreta e la relativizzazione totale di tutto ciò che era stato vissuto precedentemente. Sembra che la scoperta dell’amore umano abbia fatto diventare irreale la…
Domenica, 10 Giugno 2007 19:59

La gola (Luciano Manicardi)

di Luciano Manicardi Il vizio cosiddetto della “gola” dovrebbe piuttosto essere chiamato “voracità” o, secondo il termine greco gastrimarghìa con cui lo definisce Evagrio, “follia del ventre”. Un altro termine utilizzato dai Padri è laimarghìa, “follia della gola” e indica piuttosto la “golosità”. Secondo Doroteo di Gaza la differenza tra i due atteggiamenti consiste nel fatto che l’uno riguarda la quantità di cibo, l’altro la sua qualità: «A volte si è tentati sulla qualità del cibo: uno, ad esempio, non vuole necessariamente mangiare molto, ma desidera cibi delicati. Costui, quando mangia un cibo che gli piace, è talmente dominato dal…
di Piero Pisarra Il governatore d’Egitto si recò un giorno nel deserto di Scete per conoscere abba Mosè, ex brigante divenuto uno dei più famosi eremiti. Avvicinandosi al luogo che gli era stato indicato, incontrò un vecchio al quale chiese dove si trovasse la cella del grande anacoreta. “Che volete da lui?”,replicò l’uomo, “è un pazzo e un eretico”. Senza dargli retta, il governatore proseguì sulla sua strada arrivò alla chiesa più vicina, dove seppe che l’anziano che aveva incontrato altri non era che lo stesso Mosè”.
Venerdì, 25 Maggio 2007 02:30

La spiritualità degli atei (Enzo Bianchi)

E’ vero che oggi l’ateismo militante non è più attestato come negli anni sessanta, ma l’orizzonte agnostico, oggi ancor più esteso di allora, richiede in realtà lo stesso sforzo da parte dei cristiani per tessere un dialogo che si nutra di ricerca comune, di ascolto, di dibattito tra vie diverse.
Venerdì, 25 Maggio 2007 01:54

L’infinita coscienza (Giovanni Vannucci)

L’infinita coscienzadi Giovanni Vannucci In un’ora di grande intimità con i discepoli. Gesù domandò loro: «Cosa dice la gente che io sia?». Ed essi risposero: «Per qualcuno tu sei Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri ancora un antico profeta tornato nella vita». «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro prese la parola e disse: «II Cristo di Dio». Gesù proibì loro di dirlo ad alcuno. Quindi disse chi era lui stesso e chi sarebbero stati i suoi seguaci: «II Figlio dell’Uomo deve soffrire, venir riprovato, essere ucciso e risorgere il terzo giorno». Dopo aver descritto la sua…
Lunedì, 23 Aprile 2007 22:04

Il volto divino dell'altro (Marcelo Barros)

Il volto divino dell'altrodi Marcelo BarrosAnno C 28 gennaio 2007 IV Domenica del Tempo Ordinario Ger 1,4-5.17-19 Sal 70 1Cor 12,31-13,13 Lc 4,21-30Un buon modo di accogliere spiritualmente questa parola del Vangelo, oggi, è immaginare che, proprio come coloro che ascoltarono Gesù, anche noi abbiamo difficoltà a comprendere e ad accogliere la sua proposta. Partire da questo presupposto ci evita di cadere nella presunzione di sentirci migliori e ci fa vivere più urgentemente l'urgenza di convertirci. I testi di oggi ci parlano del carattere sovversivo e trasformatore della profezia. Geremia è stato chiamato fin dall'utero materno per piantare ed estirpare,…
L’immagine del religioso e della religiosa del secolo XXI che desidero presentare la sintetizzerei in otto tratti fondamentali, a cui si è giunti dopo le esperienze fatte, gli errori e le esagerazioni commessi e le nuove linee di forza che sono maturate.
Mercoledì, 18 Aprile 2007 01:20

Bernardo di Chiaravalle (Franco Gioannetti)

Bernardo di Chiaravalle (1090-1153)di P. Franco Gioannetti La vita Bernardo di Chiaravalle nacque nel 1090, terzo di una nobile famiglia borgognona. Suo padre era Tescelin le Saur, signore di Fontaine-lès-Dijon e sua madre Aleth di Montbard. Dopo aver goduto di un’ampia formazione culturale presso i canonici di Chatillon, nel 1112 (secondo altri autori nel 1113) entrò nel monastero di Citeaux, che era stato fondato inizialmente nel 1098, come monastero riformato, dai benedettini, e che era noto per il suo straordinario rigore. Bernardo aveva convinto trenta parenti e amici a fare con lui lo stesso passo. Già nell’estate del 1115 fu…

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