Vita nello Spirito

Si può sottolineare che, nella storia, l’evoluzione del culto dell’Eucaristia non è avvenuta in maniera lineare e che se certi periodi sono stati contrassegnati da un fortissimo sviluppo, altri lo sono stati di meno.
Sabato, 31 Luglio 2010 08:44

Ma fate vedere! (Michel Gourgues o.p.)

Il sale, la luce, la città: tre figure una dopo l’altra. Tre immagini utilizzate da Gesù per enunciare una stessa realtà: la fede che irraggia, una qualità di vita che attira, un certo modo di vedere e di vivere la vita che si fa contagioso.
Alla luce dell’unico sacerdozio di Cristo si può affermare che la vita dei cristiani ha una dimensione sacerdotale proprio in quanto culto spirituale ovvero offerta dei propri “corpi” come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio (cf Rm 12,1).
Il ripensamento complessivo della ministerialità ecclesiale comporta ragionevolmente di fuoriuscire da un’impostazione che restringa lo spettro di valutazione alla sola sfera liturgica. Si avverte inoltre l’esigenza che lo sforzo di delineare nuove figure ministeriali si liberi dal presupposto di affidarsi a criteri universali e fissati a priori
Così vedo il sacerdozio dei laici cristiani: l’animazione, in virtù della fede, delle infinite strade del mondo; i fermenti sapidi della sapienza dello spirito, affogati nella pasta a lievitarla, a darle il sapore della verità; o forse ancor più le sinapsi infinitamente protese, con totale flessibilità, al contatto con la vita, sì che essa ritrovi l’indirizzo, per quel tramite sacerdotale, della Fonte della vita.
E’ imbarazzante parlare del prete anche perché tutto quello che si può dire per descrivere il significato cristiano della vita del prete, il suo ruolo nella comunità, tutto può essere usato per ritorcerlo in critica, quando la realizzazione contingente smentisce e mortifica i tratti ideali della vita e della missione del prete e delude le attese della gente.
Vivere il sacerdozio battesimale significa, per ciascuno di noi, testimoniare di “essere inseriti in Cristo”, “uniti al popolo santo e alla stirpe eletta”, abilitati al “sacerdozio profetico, sacerdotale e regale”, “chiamati alla santità come perfezione della carità”.
L’autore di queste righe si sente talvolta obbiettare che predicare la comunione spirituale è ridurre il mistero alla soggettività, e inclinare verso opinioni protestanti. Si può invece rilevare l’obbiettività, alla fine, del rapporto con la Chiesa, che del resto ha insegnato questa dottrina nel concilio di Trento...
Tacere deve significare radicarsi in quel nulla che consente all’uomo di essere ri-creato
Martedì, 29 Giugno 2010 21:56

Mistica russa

La precedente esposizione sui mistici cristiani, anche non cattolici, non ha assolutamente la pretesa di essere esaustiva. E’ semplicemente una panoramica, sufficientemente ampia, riguardante dei mistici di particolare rilievo. Seguono ora delle linee espositive riguardanti tendenze nel vasto campo della mistica cristiana e no.
Venerdì, 04 Giugno 2010 21:29

Guru Nanak (Francisco Josè Luis)

"Né hindù, né musulmano”, questa espressione del fondatore del Sikhismo. nato nel 1469 in un villaggio nel cuore del Pandjab, riassume la sua concezione di una religione che unisca gli uomini animati da una sincera sete del Divino.
Poiché il Giubileo implica un tempo di rivalutazione e giudizio è bene vedere quali elementi il Giubileo giudichi e metta in discussione, nella nostra vita personale e nella realtà delle Chiese. Poiché il nucleo della fede è la mistica o la spiritualità, certamente è in questo ambito di spiritualità che la proposta del Giubileo può aiutare di più a rinnovarci.

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