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Mondo Oggi - Economico (104)

La CRBM esprime la sua insoddisfazione per l'esito finale del Summit dell''Onu sulla Finanza per lo Sviluppo, conclusosi ieri (2 dicembre ndR) a Doha dopo quattro giorni di negoziati molto tesi e contraddittori. "Eppure il vertice si annunciava di fondamentale importanza, soprattutto alla luce della situazione economica e finanziaria internazionale e della gravità dell'attuale crisi" - sottolinea la CRBM che con le altre associazioni della coalizione italiana 'Help local trade' era a Doha per il Forum della società civile parallelo alla Conferenza dell'Onu.
Giovedì, 31 Luglio 2008 00:46

WTO: il ring non serve più

Non poteva avere un esito diverso.La scommessa di Pascal Lamy di siglare un accordo dopo sette logoranti anni di negoziato appariva una missione impossibile; troppi i punti ancora aperti e troppa la distanza fra gli annunci e le proposte concrete. Stanotte, leggendo le dichiarazioni dei ministri accorsi a Ginevra e impegnati in questa maratona da nove giorni, sembra di essere tornati indietro al 24 luglio 2006, quando andò in scena un copione identico a quello odierno. Anche allora occorreva più flessibilità e flessibilità non ci fu; anche allora gli Stati Uniti accusarono India e Cina di essere venute a Ginevra…
Vent’anni a difesa dei cittadini consumatori. Adiconsum, associazione promossa dalla Cisl, li festeggia proprio nel momento in cui molti italiani sono alle prese con l’inasprimento dei mutui per l’acquisto della casa. Fabio Picciolini, segretario nazionale di Adiconsum, chiarisce meccanismi ed effetti, in Italia, della crisi importata dall’America.E ragiona su come evitarne altre. Crisi dei mutui cosiddetti subprime.Negli Stati Uniti migliaia di famiglie sono rimaste senza una casa. Da noi qual è la situazione reale?
Mercoledì, 18 Giugno 2008 10:53

I mutui che rivelano un popolo di indebitati

Le famiglie italiane si trovano ogni giorno di fronte a complesse emergenze sociali ed economiche, che creano un clima di insicurezza. Le istituzioni, non solo finanziarie, non riescono a monitorare queste emergenze se non dopo la loro insorgenza e non approntano gli ammortizzatori sociali, né adottano le misure strutturali che sarebbero di vero e concreto aiuto alle famiglie.
Lespese sanitarie? Salvano la vita. Ma possono impoverire. Il quintoRapporto Ceis Sanità2007, realizzato dal Centrodi ricerca della facoltà di economia dell’universitàdi Roma Tor Vergata, mette in evidenza alcuni dati relativi aglieffetti negativi che le spese sanitarie possono avere sui bilancidelle famiglie italiane. Dal rapporto emerge che è in crescitail rischio di impoverimento di chi deve sostenere spese sanitarie noncoperte dal Servizio sanitario nazionale, in particolare per le cureodontoiatriche e l’assistenza alle persone non autosufficienti. Sonosempre di più, ben 948.253(il 4,1%del totale), le famiglie gravate da spese, definite “catastrofiche”sostenute per la salute. Notevoli le differenze regionali: rischiomassimo in Calabria, dove il…
Mercoledì, 28 Maggio 2008 11:03

Protestano i

DOC-1961. CITTÀ DEL MESSICO-ADISTA“Sin maiz no hay pais”, senza mais non c’è Paese, hanno gridato i 200mila contadini provenienti da tutto il Messico che il 31 gennaio hanno sfilato per il centro della capitale contro il Trattato di Libero Commercio del Nordamerica (Tlcan, più noto in Italia nella sua sigla in inglese, Nafta). Obiettivo della “Marcia del Grano” - promossa da più di 300 organizzazioni contadine,
Mercoledì, 21 Maggio 2008 19:55

Che fine ha fatto il Doha Round?

Nonostante il fallimento di Potsdam (18-21 giugno 2007), i negoziatisono proseguiti fra alti e bassi e negli ultimi mesi si è verificatauna accelerazione, tanto da far prospettare al direttore WTO, PascalLamy, di riunire d'urgenza un incontro ministeriale in questo mese dimaggio.Ma facciamo un passo indietro.
Mercoledì, 07 Maggio 2008 11:35

Sicurezza Alimentare: basta Fame!

Nell'autunno scorso qualcuno aveva iniziato a lanciare l'allarme: lescorte di cerali erano scese ai minimi storici, il prezzo si eraimpennato.Saranno guai, scrisse ad esempio Lester Brown, puntando il dito controgli agro-carburanti, accusati di concorrere all'aggrarsi dellasituazione di crisi alimentare.
Dissipatosi lo stupore diquesta estate, si è potuto pensare che la crisi dei mutui adalto rischio sarebbe stata passeggera, che si sarebbe limitata arivelare le perdite di banche irresponsabili, e che si sarebbe potutopassare ad altro. Non è stato così. Quando lasituazione sembrava raddrizzata alla fine di ottobre 2007, i tassiinterbancari hanno in seguito ricominciato ad esser tesi, rivelandoche la fiducia non era ancora ripristinata. Durante tutto il mese didicembre, le banche centrali hanno dovuto immettere massicciamentenuova liquidità.
La crisi finanziaria dei crediti immobiliari a rischio, partita dagli Stati Uniti questa estate, raggiunge le banche francesi. Quest’ultime avevano finora dichiarato che esse erano risparmiate, non avendo finanziato affatto o molto poco le famiglia statunitensi e investito poco nei profitti finanziari rischiosi, spalleggiate dalle famose “subprimes”. Pensavano anche di rimanere indenni. Non è così, evidentemente, anche se la degradazione dei loro conti sembra non essere paragonabile a quella di creti istituti americani, britannici o tedeschi.
Dopo gli attentatidell’11 settembre, non si era più visto un tale scenario. Lebanche centrali dei più grandi paesi industrializzati hannolanciato, mercoledì 12 dicembre, una vasta operazioneconcertata sui mercati di creditoper tentare di placare le tensionicrescenti causate dalla crisi dei mutui ad alto rischio. La FED, laBCE, la Banca Nazionale Svizzera, la BOE e la Banca del Canada hannoannunciato una serie di misure tecniche destinate ad offrireliquidità – denaro disponibile – a un sistema bancario allimite del soffocamento.
Mercoledì, 02 Aprile 2008 11:56

Avanti tutta

Vienespontaneo domandarsi quali siano state le carte vincenti che hannopermesso alla Cina di emergere dallo status di paese in via disviluppo, diventando così una nazione «pericolosa»per gli altri stati del mondo. Per quale motivo Cina e Africa, untempo entrambe considerate paesi del terzo mondo, adesso sembrano noncondividere più gli stessi problemi che una volta leaccomunavano?

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