Vita nello Spirito

Attenzione

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Spiritualità Marista di Padre Franco GioannettiSeconda parte Continuando il nostro discorso su padre Colin notiamo che la sua costanza ed abnegazione portano il sigillo della fede, dell'umiltà, della dolcezza, aspetti tipici di coloro di cui la Bibbia dice:"Beati coloro che hanno un'anima di povero perché di essi è il Regno dei cieli".Caratteristica del padre era la sua struttura spirituale di base, essa era in parte quella dell'eremita, molto quella del contemplativo, a condizione che noi togliamo dal nostro immaginario la figura del contemplativo legata alla figura del monaco ed alla struttura della clausura. Ci sono situazioni tipiche nella vita del…
Spiritualità Marista     di Padre Franco Gioannetti Prima parte Parlare di spiritualità è impegnativo, parlare delle diverse spiritualità è rischioso perché in questo campo la chiesa cattolica ha conosciuto una proliferazione di spiritualità fino all’attuale spiritualità dei laici che è degenerata in una visione veramente divisa in particelle. Certamente lo Spirito che agisce in tutti chiede agli uni e agli altri di compiere diverse funzioni nell’unico corpo di Cristo e di esplicitare maggiormente, in modo diversificato, alcuni aspetti specifici della inesauribile santità di Cristo; pertanto la stessa spiritualità cristiana ha diverse applicazioni ed evidenziazioni. Ma tutto senza incorrere nell’errore…
Sabato, 26 Giugno 2004 11:27

Premessa

Premessa Il motivo per cui vengono presentati in questa sezione contributi relativi alla spiritualità marista è dato dal fatto che tra i promotori figurano alcuni membri della Società di Maria. I Padri Maristi sono una congregazione religiosa la cui origine risale alla prima metà del 1800, in Francia, nella zona di Lione. La famiglia dei Padri Maristi si chiama Società di Maria. Jean Claude Colin è il fondatore dei Padri Maristi. E’ stato uno dei tanti comuni mortali, forse con qualche problema in più a causa della sua drammatica infanzia e del periodo storico turbolento nel quale è vissuto: il…
Nel linguaggio comune la "crisi" è avvertita come un momento oscuro da superare al più presto, talvolta solo passivamente, aspettando che passi. In realtà essa può costituire un momento fecondo e costruttivo, il tempo forte per generare comprensioni e cambiamenti che un piatto scorrere sulla superficie dell'esistenza non permetterebbe mai di attuare.
Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rm 14,17).
La parola è un respiro che realizza un meraviglioso incontro tra il nostro essere interiore e l'universo che ci circonda. Ma la parola può essere anche suono vuoto. Per riscattarne la dignità occorre il silenzio, non già come assenza di comunicazione, bensì come tempo di ascolto degli echi che la parola suscita dentro di noi.
Il tema della missione non è mai mancato nella storia millenaria del cristianesimo, ma solo con il concilio è stato reso ufficiale, sentendo il bisogno di dedicargli un documento ufficiale ed esplicito.
La nostra fede afferma che la creazione non è un prodotto del caso. Essa è frutto della bontà e della sapienza di Dio.
In un documento dell’Episcopato italiano "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia", è scritto che "comunicare il vangelo è compito fondamentale della Chiesa" e che "la missione ad gentes non è soltanto il punto conclusivo dell’impegno pastorale ma il suo costante orizzonte e il suo paradigma per eccellenza".
Sabato, 26 Giugno 2004 11:20

Separazione difficile (Marie Romanens)

Non vi è nulla di anormale nel sentirsi tristi quando un figlio ci lascia, perché ciò significa che ci si trova a superare una nuova tappa, quella della separazione, che implica inevitabilmente una sensazione di perdita.
La paura di vivere è tale perché si è sempre tentati di fuggire dalla realtà contingente e non si ha mai il tempo per fermarsi un po' a riflettere, per comprendere veramente quello che siamo...
"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui... Andate, dite ai suoi discepoli...". Si legge sconcerto in questo chiaro annuncio di Marco.

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