Vita nello Spirito

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La misericordia e il sacrificiodi Giovanni VannucciLe parole: "Voglio la misericordia, non il sacrificio" (Mt 9,13) segnano un importante passo in avanti della coscienza umana, di cui purtroppo pochissimi, anche dopo duemila anni, si sono resi conto: il passaggio dalla religione del Padre a quella del Figlio. Il Padre sentito come il Sovrano assoluto, il Giudice inappellabile, che promuove i buoni e, demonizza i peccatori. La coscienza bisognosa di sacrifici espiatori, di capri sui quali riversare i peccati propri e quelli comunitari, la coscienza solare, creatrice e apportatrice di vita. L'albero da frutto dona con trasporto i suoi frutti, e…
Martedì, 06 Settembre 2005 23:11

La meditazione cristiana (Lorena Bartoli)

Il 15 ottobre 1989, la Congre gazione per la Dottrina della Fede pubblicava un documento intitolato "Alcuni aspetti della meditazio ne cristiana" in cui venivano of ferte delle linee guida per una cor retta impostazione di "una giusta via della preghiera" .
Il dodicesimo gradino si ha quando il monaco non solo nel cuore, ma anche con lo stesso atteggiamento del corpo, manifesta sempre l’umiltà a chi lo vede.
La musica e la morte Commento a Blok di Vladimir Zelinskij I La presenza di Blok dentro di me prende le mosse da una fortuita nota puškiniana, dall'eco di un “nome lieto” (1) o dal ritmo che casualmente si ridesta nella memoria e nel respiro. L'armonia, in ciò che ha di fondamentale, sembra essere elastica e inscindibile, e ciò che in essa è più arcano è sempre ciò che è poi più vicino. Il destino e il motivo di un poeta possono rifrangersi nelle risonanze di un altro, come se riemergessero dalle profondità dell'armonia. Spesso tento di sorprenderli in qualche…
Quello che è vicino resta sem pre vicino e, proprio per questo, è reale, esiste. Quello che è lon tano, proprio perché è tale, ci ap pare spesso irreale e insignificante. È terribilmente più fastidioso un vicino di casa che batte sul muro di notte, della notizia di un terre moto o di un'alluvione in qualche Paese lontano.
Giovedì, 25 Agosto 2005 02:46

Non passare oltre (Timothy Radcliffe op)

«Amerai il prossimo tuo come te stesso.Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico»
...il giusto mio servo giustificherà molti
Una terapia d'amoreper una terra sofferentedi Marcelo Barros L'ONU ha stabilito il 22 aprile come Giorno della Terra. E' il compleanno della Terra. La Terra "nacque" da una esplosione cosmica 4,45 milioni di anni fa. Allora, perché dedichiamo un giorno di venerazione in questi tempi? Perché il nostro pianeta soffre. Proprio l'ONU è garante di questa situazione: se la gente continua a vivere in questo modo da predatori, la vita sulla terra nei prossimi 25 anni sarà sotto rischio. Tutto indica che saranno solo alcuni animali molto resistenti a restare con vita. E' questo il tempo di salvare la Terra?…
Il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello ?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il guardiano di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!» (Gn. 4, 9-10)
Domenica, 07 Agosto 2005 21:47

La luce e le tenebre (Giovanni Vannucci)

La luce e le tenebre di Giovanni Vannucci Le parole: "Dio ha così amato il mondo da inviare il Figlio unigenito, non perché giudichi il mondo ma perché sia salvo" (Gv 3, 16-17); "La luce venne nel mondo e gli uomini amarono più le tenebre che la luce" (Gv 1, 5-11), rivelano l'immenso amore di Dio e la tragica presenza nella coscienza umana di una possibilità di rifiuto. Amore sconfinato da una parte, possibilità di non accoglierlo dall'altra: tra questi due poli si svolge la dolorosa vicenda dell'umanità; la via della liberazione è nell'accettare la luce riaccesa dal Figlio nel…
L'undicesimo grado dell'umiltà è quello nel quale il monaco, quando parla, si esprime pacatamente e senza ridere, con umiltà e gravità, e pronuncia poche parole e assennate, senza alzare la voce…
Martedì, 26 Luglio 2005 20:16

Un rapporto che fa crescere

Un rapporto che fa crescere· Gesù instaura con i suoi discepoli un rapporto particolare · Essere «discepoli» è infatti un’elezione: è Lui, il Maestro, che ci sceglie · Seguire Gesù significa un’adesione permanente e strettissime alla sua persona · I discepoli di Gesù si distinguono da questo: l’amore come unico criterio delle loro scelte di vita.È l'osservazione che Giovanni fa dopo che Gesù ha dato «inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea» dove aveva cambiato l'acqua in vino manifestando la sua gloria. Il primo dei segni - è questo il termine più vicino all'originale greco piuttosto che miracoli -…

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