I Dossier

Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:58

Rete fede e giustizia. Europa - Africa AEFJN

AEFJN è un organismo internazionale di 41 Congregazioni religiose e missionarie di donne e uomini che lavorano in Africa e in Europa per promuovere rapporti più giusti ed equi tra i popoli dell’Africa e quelli del Nord. L’organismo fu fondato nel 1988 e il suo segretariato fu aperto a Bruxelles all’inizio del 1989. AEFJN comprende una rete di base assai estesa di religiose e religiosi sia in Africa che in Europa. La sensibilità e la conoscenza dei problemi africani propri alla rete garantiscono che le sue scelte, riguardanti temi da discutere e relativi interventi operativi, siano portate avanti in consultazione…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:55

La pace non si ammaina

di Don Mario BanderaPassata la buriana della guerra del Golfo, sconfitto Saddam, conquistati i punti strategici di Bassora, Mossul e Baghdad, occupati i pozzi petroliferi dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti, anche il circo massmediatico internazionale, accorso come le mosche sulle piaghe purulenti di una "sporca guerra preventiva", fa dietro front e tutto rientra nel grigio anonimato del tran tran dell'informazione soporifera dei giorni feriali. Restano sul terreno le migliaia di morti innocenti e senza volto, falcidati da una potenza di fuoco tanto impressionante quanto imperturbabile di fronte ai lutti e tragedie causati dall'arroganza.
a cura di CEM Mondialità Si tratta di un adattamento, curato da CEM Mondialità, della guida che Educators for Social Responsability ha messo a punto attraverso alcune domande chiave riguardo a come comunicare coi bambini sui temi difficili nel mondo ed in particolare sulla guerra e la violenza. Il parlarne non spaventerà di più i bambini? No, se li ascolti e rispondi a ciò che senti in un modo sensibile e premuroso. Per quanto spaventosi possano essere alcuni sentimenti, fa molto più paura pensare che nessuno sia disposto a parlarne. Se col nostro silenzio comunichiamo che questo - o qualsiasi…
di Alberto Bobbio È bene tenere ancora appese alla finestra le bandiere della pace. Perché la guerra non è finita con la marcia trionfale dei carri americani sui boulevard di Baghdad. È bene tenerle ancora in vista, anche perché esse testimoniano che i colori della nostra bandiera non sfumano nei colori della bandiera dei vincitori presunti. La pace non ha vinto, almeno finora. E la guerra resta un dramma, anche. se "questa guerra" rischia di essere archiviata solo come un accapigliamento da salotto. Diciamo subito che i pacifisti non sono stati vinti insieme a Saddam, come qualcuno suggerisce non troppo…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:44

L’ONU che vogliamo

di Antonio Papisca Sviluppo umano e sicurezza globale possono essere garantite da un'ONU rafforzata e democratizzata. La società civile sta sostenendo da anni questo processo. Mentre i potenti della terra continuano ad affidarsi alla ragion di stato e alla guerra. Si parla con insistenza della centralità delle Nazioni Unite: alla buon’ora, viene da dire. Ma occorre usare lungimiranza e prudenza nell’appellarsi a questo principio. Lungimiranza, perché le Nazioni Unite costituiscono lo snodo ineludibile e irrinunciabile della governabilità nell’era della globalizzazione. Prudenza perché l’Organizzazione delle Nazioni Unite non è ancora stata messa nelle condizioni di agire al riparo delle strumentalizzazioni dell’"usa…
Su sollecitazione di Emergency, i giuristi Domenico Gallo, Danilo Zolo e Luigi Ferrajoli hanno approntato un progetto di legge di iniziativa popolare mirata ad un'effettiva applicazione dell'art. 11 della nostra Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra...") e alla sanzione delle sue violazioni. "Il ripudio della guerra - si legge nella presentazione dell'articolato di legge - appartiene in dote al popolo italiano. E al popolo italiano spetta oggi la responsabilità di ripristinarlo, delegittimando le scelte in senso contrario del governo, del Parlamento ed anche della Corte di Cassazione. Per questo, oggi più che mai, è importante (...) che una larga mobilitazione politica…
di Franco La Ferla Avvertenza per il lettore La tesi sviluppata in questo articolo non ha un pieno fondamento scientifico. Mi sembrava di poter affermare che l'evoluzione biologico-culturale dell'umanità fosse segnata soprattutto dalla cooperazione fra gli uomini, contro il conflitto e la violenza dell'uomo sull'uomo (homo homini lupus); che cioè fosse stata la solidarietà a generare l'affrancamento dalla vita raminga di caverna in caverna e a rendere l'Homo sapiens sapiens capace del buono e del nobile che ci circonda, quando invece la violenza lo avrebbe solo fatto riparare, solitario e ramingo, nelle caverne stesse.
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:31

La nonviolenza cammina sulle gambe degli uomini

di Giuseppe De Rosa Pacifismi organizzati come mai. Eppure la storia resta una catena di oppressioni e aggressioni. Gli esseri umani non sono spontaneamente inclinati alla pace. Che va anzitutto chiesta a Dio. E cercata nella conversione dei cuori. Ciò che maggiormente impressiona oggi quando si riflette sulla pace, è la contraddizione tra il gran parlare che si fa, della pace e la situazione attuale del mondo, che non è di pace. Mai, infatti, il pacifismo, nelle sue molteplici forme, è stato tanto diffuso nella storia umana, e mai è stato tanto gridato nelle piazze da movimenti pacifisti organizzati. Eppure,…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:26

Bandiere: arcobaleno di pace

a cura di Arnaldo De Vidi La Bandiera Da Devoto-Oli: Bandiera. Drappo di varia forma o dimensione, di uno o più colori variamente disposti (...) simbolo di una nazione, di un'associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone raccolte per svolgere azione concorde. Bandiera è nome comune che, oltre ad indicare la bandiera propriamente detta - un drappo di forma rettangolare posto orizzontalmente, attaccato ad un'asta nel suo lato più corto - può indicare anche una "fiamma", un gonfalone, un pavese, un vessillo. un labaro, un’insegna, un gagliardetto, una orifiamma.... tutte bandiere di forme particolari. È bene…
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:23

Tamburi di guerra

di Noris e Franco Rosada Attacchi terroristici, stragi col gas, lo stillicidio degli attentati e delle ritorsioni in medio oriente. Sul fronte interno, la crisi FIAT, sintomo di un’economia in frenata con tutte le ripercussioni che comporta per l’occupazione, e un’inflazione che cogliamo più alta di quanto dichiarato.
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:21

Lo sfogo

di Gaetano Taverna Guerra, pace. Ci risiamo. Il ciclo ha ripreso il suo corso storico così altalenante e così imprevedibile. Le coscienze si stanno svegliando, le due parole, guerra e pace, si ripetono con maggior frequenza in tutti i contesti dove la pubblica opinione viene esternata, o almeno si tenta di esternare. Ma non sono tutte queste voci, le polemiche, gli articoli sul giornale, i reportages, le interviste, le dichiarazioni, e quant’altro, a preoccuparmi e a farmi sentire a disagio di fronte ad inquietanti e probabili scenari di guerra.
Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:11

Esame di coscienza in tre punti

di Raimon Panikkar La domanda a cui non riesco a sottrarmi è: ma se le religioni sono così buone, perché mai il mondo va come va? Sono cosciente che il problema è delicato e che non possiamo attribuire tutta la responsabilità alla religione. Credo tuttavia che attribuire tutto alla malvagità umana e accontentarsi di messianismi escatologici non sia sufficiente. Questo mi porta a fare un breve esame di coscienza, in tre punti: la prassi; la teoria; e infine l'appello dello Spirito (la conversione).

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