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Mercoledì, 25 Agosto 2004 23:26

Bandiere: arcobaleno di pace

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a cura di Arnaldo De Vidi

La Bandiera

Da Devoto-Oli: Bandiera. Drappo di varia forma o dimensione, di uno o più colori variamente disposti (...) simbolo di una nazione, di un'associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone raccolte per svolgere azione concorde.

Bandiera è nome comune che, oltre ad indicare la bandiera propriamente detta - un drappo di forma rettangolare posto orizzontalmente, attaccato ad un'asta nel suo lato più corto - può indicare anche una "fiamma", un gonfalone, un pavese, un vessillo. un labaro, un’insegna, un gagliardetto, una orifiamma.... tutte bandiere di forme particolari.

È bene tenere presente che la bandiera è un simbolo "forte". Serve ad identificarsi ed essere identificati. Non si limita a ricordare una patria, ma la incarna. Non rappresenta un ideale, ma lo è. L’ultima battaglia è sempre attorno alla bandiera, per la quale sì è disposti a morire.

Ricordo un episodio della conquista della terra: un gruppo di "campesinos semterra" brasiliani che voleva occupare pacificamente un latifondo. L’esercito federale li attaccò con la cavalleria e una flotta di elicotteri provocando numerosi feriti. Ma più ferì i campesinos col gesto di conquistare e trafugare la loro bandiera per issare al suo posto la bandiera nazionale del Brasile, quasi a riparare un'usurpazione sacrilega. I campesinos rimasero affranti al constatare che la loro legittima rivendicazione della terra era stata giudicata un tradimento, come se essi fossero nemici della Patria. Per loro la bandiera era quella nazionale! La bandiera del movimento, seppur importante, non era antagonista a quella nazionale: simboleggiava solo la loro azione concorde.

Si pensi anche alla saga giapponese di Kagemusha, che Akira Kurosawa ha portato sugli schermi: il grande capo è morto e viene sostituito con un sosia poi destinato al sacrificio in epica battaglia. Il film - Kagemusha. L'ombra del guerriero - rende bene l'energia che la bandiera conferisce ai combattenti. Possiamo aggiungere che la bandiera è sempre tenuta alta per rendersi visibili agli occhi "partigiani" di Dio, oppure per dichiarare che essa è sacra, un dono di Dio come gli ideali che essa rappresenta.

Un po' di storia

La bandiera nel senso più ampio di insegna, è nata probabilmente 6mila anni fa in Egitto. Subito dopo la troviamo anche presso gli assiri e i babilonesi. Non manca neppure nel mondo cinese antico.

Tra le bandiere più famose ricordiamo il simbolo della croce che Costantino ha unito sia alle insegne della fanteria sia ai vessilli della cavalleria, sia al simbolo dell'aquila delle legioni.

Ricordiamo le bandiere delle dodici tribù di Israele. Ricordiamo quelle arabe: bianche degli omayyadi, nere degli abbasidi, verdi degli alidi, cui si aggiunsero le rosse degli ottomani.

Più vicino a noi come non ricordare il tricolore sventolato dalla rivoluzione francese? E la bandiera del comunismo, con l'emblema della falce e del martello nelle bandiere delle repubbliche socialiste sovietiche e dei partiti comunisti?

I paesi nordici si rifanno al Dannebrog, una bandiera rossa con grande croce bianca che i danesi hanno ricevuto dal Cielo e che ha dato loro la vittoria mettendo in fuga gli estoni. Il Dannebrog è ritenuto la più antica bandiera del mondo ed è stata adottata/adattata da tutti i Paesi nordeuropei.

Interessante è anche l'origine della bandiera pontificia - bianca e gialla - che lo stato del Vaticano ha "ereditato" da Goffredo di Buglione, il conquistatore di Gerusalemme alla prima crociata.

(da Cem - mondialità, giugno 2003)

 

 

 

 

Letto 1910 volte Ultima modifica il Domenica, 18 Settembre 2011 18:59
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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