I Dossier

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Giovedì, 14 Ottobre 2004 01:29

Quale cultura di speranza oggi?

Relazione di Paolo Flores d'Arcais

La speranza dal punto di vista del disincanto

Il tema della "speranza" dovrebbe ovviamente essere affrontato con speranza, soprattutto in un ambiente come questo dove la quasi totalità dei presenti, immagino, è formata da credenti. Insieme alla fede e alla carità la speranza è una delle supreme virtù per il credente, una virtù teologale. Tuttavia la filosofia oggi ha anche l'obbligo, diciamo, non più della verità e forse neppure della ricerca della verità, bensì di una critica costante che tenti di andare fino ai fondamenti e che quindi rimetta in discussione sempre tutto. Per questo credo che non sia possibile parlare semplicemente della "speranza" con speranza, ma che si tratti di rimetterla radicalmente in discussione.

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Sabato, 09 Ottobre 2004 19:19

Rabindranath Tagore. Una scuola per il mondo

di Stefano Curci

La vita

Nato nel 1861 a Calcutta da famiglia aristocratica, Rabindranath Tagore si è rivelato presto un poeta precoce e sensibile, tanto da essere nominato, dopo gli studi in Europa, vicepresidente dell'Accademia di Lettere del Bengala. Nel 1901 si dedica alla scuola di Santiniketon con l'obiettivo di insegnare ai giovani secondo il cuore, nella gioia, nella libertà e a contatto con la natura. Anche in seguito a gravi lutti familiari, le poesie di Tagore si caratterizzano sempre più per temi filosofici e religiosi. Nel 1913 ottiene il Premio Nobel per la letteratura e utilizza il ricavato per trasformare Santiniketon in una sorta di Università Internazionale, luogo di incontro dei popoli più diversi: il progetto si concretizzerà otto anni dopo. Nell’ultima parte delta sua vita Tagore compie viaggi in tutto il mondo, fino alla morte, che lo coglie il 7 agosto 1941.

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Sabato, 09 Ottobre 2004 19:11

Un impegno sempre attuale: educare alla pace

a cura di Antonio Nanni

Stiamo diventando preda del fatalismo e non ce ne accorgiamo. Abbiamo perso fiducia anche nell’ONU e non ne percepiamo la gravità. Il mito della Forza torna a farsi strada e non riusciamo a trovare le forme per arginarlo. Giovanni Paolo II viene a rilanciare l'impegno per la pace riproponendo la riforma dell'ONU e una svolta da realizzare sul piano del diritto internazionale.

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Mercoledì, 06 Ottobre 2004 23:30

Il principio speranza

di Remo Bodei

 

1.

Il punto di partenza di Bloch è che tutti abitiamo questo continente della speranza, che è assai affollato, però è così inesplorato, dice lui, come l'Antartide, per questo "Il principio speranza" di Bloch è una grande mappa di tutti i territori della speranza; e la speranza Bloch la concepisce contro Heidegger, contro il principio della angoscia, se vogliamo chiamarlo così, in quanto, secondo Bloch, non bisogna prendere il mondo così com'è; la speranza ci mostra il mondo in movimento, in evoluzione.

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Mercoledì, 08 Settembre 2004 22:54

Il perdono alla prova

di Charles M. Sennott

Al centro della fede cristiana e importante per molte altre fedi è un tema che non ha ricevuto molta attenzione nemmeno in questo momento della nostra storia, in cui la lotta religiosa "lo scontro tra civiltà come alcuni lo chiamano, sta dando forma al dibattito corrente. È una parola cui non viene data molta attenzione nei discorsi dei politici sul bene e sul male nella guerra al terrorismo. È una parola che non abbiamo sentito nei discorsi del presidente Bush che dichiaravano la guerra in Iraq o nelle conferenze stampa di Donald Rumsfeld al Pentagono. È una parola che non si trova nel lessico dei diplomatici presso le Nazioni Unite. È una parola che molti dei miei amici giornalisti liquiderebbero come semplicistica e in fin dei conti irrilevante. La parola è perdono.

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Giovedì, 02 Settembre 2004 22:36

Affinché la vita abbia l'ultima parola

Fr. Claudio, P. Dario, P. Manuel e P. Mosè

A Roma "due signore e una bambina procedono come noi - ci racconta Leo -. Le due sono stanche e vorrebbero imboccare una qualche traversa per recuperare la via di casa, la bambina vuole continuare. La mamma incomincia, ripetutamente, a far notare la situazione. Forse è meglio andare, dice, c'è sempre più gente. Potremmo passare di lì o di là, insiste, di qua non riusciamo più a muoverci. E poi, continua, non vedi che c'è sempre più gente e ne arriva sempre di più. La bimba non batte ciglio e risponde: Meglio se c'è più gente. Mi vedo vecchio e felice mentre bevo una bibita fresca in un mondo migliore costruito da quella bimba e da tutti i bambini come lei".

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di Mao Valpiana

Il sito dell'associazione americana Peaceful Tomorrows (per un domani di pace), un gruppo fondato da 80 famiglie di vittime dell'11 settembre 2001 che cercano un'alternativa non-violenta alla guerra contro il terrorismo internazionale (www.peacefultomorrows.org) ospita nella sua pagina iniziale una significativa citazione di Martin Luther King. "Il passato è profetico nella misura in cui afferma che le guerre sono poveri scalpelli per scolpire domani di pace. Un giorno dovremo accorgerci che la pace non è solo un obiettivo lontano da raggiungere, ma è il mezzo per raggiungere quell'obiettivo. Dobbiamo perseguire fini di pace con mezzi di pace. Per quanto tempo ancora dovremo continuare i nostri giochi di morte e di guerra prima di ascoltare l'appello doloroso degli innumerevoli morti e mutilati delle guerre passate?".

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Domenica, 29 Agosto 2004 22:05

Johan Galtung. Scienziato della pace

Nota biografica

Johan Galtung è uno dei fondatori dei moderni studi sulla pace. Nato a Oslo nel 1930, è stato testimone dell'occupazione nazista in Norvegia e della deportazione di suo padre in un campo di concentramento. Perciò ha deciso di farsi interprete dei principi della nonviolenza del Mahatma Gandhi, e quindi dell'obiezione di coscienza, scelta che gli è costata sei mesi di carcere.

Rettore dell’Université nuovelle transnationale di Parigi, la sua fama internazionale è legata alla fondazione nel 1959 dell'International Peace Research Institute di Oslo. I suoi studi si sono concretizzati in una cattedra specifica, quella di Ricerca sulla pace e i conflitti all'università di Oslo. Inoltre, ha lavorato come consigliere presso le Nazioni Unite, si è occupato di problemi dello sviluppo presso l'Iued di Ginevra. Professore onorario e membro di varie università e istituti, ha dato vita al Journal of PeaceResearch e al Bullettin af Peace Proposals.

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Domenica, 29 Agosto 2004 22:02

Parole di pace, dottrina di guerra

di Massimo Toschi

Per comprendere la posizione di Giovanni Paolo II bisogna saper distinguere tra impianto dottrinale e gesti profetici che contengono sempre un elemento di novità e di freschezza evangelica.

Sul piano della dottrina è necessario prendere atto che, con il Pontificato del papa polacco, c'è una ripresa esplicita della teologia della guerra-giusta. Già la discussione sulla deterrenza all'inizio degli anni '80 e poi la formulazione della teologia dell’ingerenza umanitaria rappresentano passi significativi in questa direzione, ma con il capitolo sulla legittima difesa e sulla guerra giusta nel catechismo della Chiesa universale si ha una piena legittimazione dottrinale di questa ripresa.

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Domenica, 29 Agosto 2004 21:57

Commento al brano di Isaia 2, 1-5

Comunità S. Egidio

Il profeta Isaia ci parla di un mondo in cui regna la pace, in cui tutti i popoli vanno "verso il monte del Signore". E oggi siamo riuniti per pregare insieme per la pace in tutte le terre. La preghiera ci raccoglie e ci sostiene in una via di pace.

La nostra domanda di pace non viene dal desiderio egoista di preservare il nostro benessere:

come se, succeda quello che succeda, volessimo comunque restare fuori dal problemi e dalle difficoltà di chi vive situazioni di guerra e di violenza. Non c'è un desiderio egoistico di tirarci fuori dalle responsabilità di un aiuto, di una solidarietà, di una vicinanza. La nostra domanda di pace viene dal constatare che tanti, troppi, conflitti sono ancora aperti. E non si fa niente o molto poco per chiuderli, per trasformare "le spade in vomeri" e "le lance in falci", come dice il passaggio del profeta Isaia. Sono i conflitti che si svolgono in tanti Paesi di questo mondo.

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