Il 15 febbraio 2003 eravamo circa 110.000.000, uomini, donne e bambini, giovani e anziani, nel mondo, a manifestare per la pace ripudiando per sempre ogni sorta di violenza.
Ti sei mai chiesto perché la pace ci stia tanto a cuore, a noi come a tante persone? Le risposte sono tante, per noi una conta più delle altre.
Gesù di Nazaret congedandosi dai suoi apostoli, prima d'essere arrestato disse: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore" (Gv 14,27). La Pace! Ecco il regalo più prezioso che Gesù viene a mettere ogni giorno nelle nostre mani, nelle tue mani. E allora non sorprendiamoci del fatto che Gesù, appena risorto, la prima parola che pronuncia è "Pace a voi" (Gv 20,21). Se questa era ed è la missione di Gesù, mi spiegate come facciamo a celebrare la sua Resurrezione se nel nostro pianeta, che è casa nostra, ci sono persone, uomini, donne, bambini, giovani e vecchi coinvolti in una quarantina di conflitti armati? Come possiamo sconfiggere la morte se continuiamo a fomentarla e progettarla con diabolica efficacia? Come: possiamo sconfiggerla se- io e te non ci impegniamo con piccoli, ma efficaci, gesti di Pace?
Per fortuna Dio non ha aspettato che il mondo fosse perfetto per venirci incontro: un giorno disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati" (Mt 9,12) e Lui, fedele a questo, ha toccato il lebbroso e l'ha guarito, ha mangiato con i peccatori, che l'hanno riconosciuto come salvatore. Dio non si è stancato di noi e ci chiede di non stancarci del nostro mondo.
Siamo chiamati ad accogliere con responsabilità la pace che ci è stata donata. Non possiamo rimanere ammuffiti in disparte: è sempre il momento in cui creare le condizioni affinché la Vita abbia il sopravvento sulla morte. Incominciamo a metterci in moto con più decisione e rafforziamo il nostro cammino.
Il Popolo della Pace - quindi anche tu - sa oramai che veramente la pace è nelle nostre mani, e che non solo è possibile e raggiungibile, ma che è divenuta indispensabile, una realtà innegoziabile per te, per me, per tutti quanti. Lasciamoci scuotere dal Dio che ci interpella; è il momento in cui a noi giovani è chiesto di assumere responsabilità in questo mondo per renderlo vivibile ad ogni persona Preghiamo e adoperiamoci a livello personale coinvolgiamo anche le nostre comunità affinché la Vita abbia sempre l’ultima parola. Allora sì, si celebrerà la Resurrezione di Gesù Cristo.