Affermare la continuità tra LG I e LG II non significa svuotare l’idea di popolo di Dio della sua forza innovativa. Significa però superare l'affermazione che solo nella sua versione “democratica" tale idea abbia carattere di novità.
Il rapporto dicotomico tra scienze naturali e scienze dello spirito, che storicamente è stato al centro di divisioni e di malintesi non è più così forte. Le scienze fisiche non sono più in grado di mettere in crisi i mondi religiosi e le loro acquisizioni. Tutto si sta modificando e trasformando entro le scienze stesse.
L’uomo, vertice e sintesi della creazione, ha ricevuto da Dio il compito di perfezionarla e indirizzarla fino a lui, suo fine e Signore. Per questo ha ricevuto una somiglianza particolare con Dio nell’intelligenza e nella libera volontà, segno di sovranità. Solo un amore libero infatti può essere gradito a Dio.
Se le religioni sono potenzialmente strumentalizzate in nome dell’ideologia, nello stesso tempo bisogna riconoscere loro un potere simbolico che ha garantito nella storia umana uno spazio di libertà e di dignità di fronte all’umiliazione, alla disperazione e ad ogni forma di repressione.
Il problema della creazione e come concepirla in questi ultimi anni è ritornata più volte nelle pagine dei giornali e delle riviste anche scientifiche per le ostilità mosse negli Stati Uniti contro il darwinismo, dapprima dai cosiddetti creazionisti e poi dai sostenitori del «Progetto Intelligente».
Tutto ciò che esiste è creatura, e Dio l’ha chiamata all’essere per farla partecipe della sua perfezione e del suo amore. Le prime pagine della Bibbia evocano in un linguaggio semplice e immaginoso, ma profondo, le origini dell’universo e dell’uomo da parte di Dio solo.
Durante il periodo del modernismo la discussione sulla continuità tra la predicazione di Gesù e la nascita della Chiesa poneva in crisi l’origine divina della Chiesa stessa. Oggi, in un contesto di dialogo tra le scienze, polemiche e accuse sono fuori luogo.
Il cristiano sa che all’origine di tutto ciò che esiste c’è Dio, uno, vivo e vero, onnipotente, eterno, misericordioso, perfettissimo nell’intelligenza, nella volontà e in ogni attribuzione.
Dopo una lunga pausa, determinata da un serio incidente in montagna, nell’ottobre del 2005, riprendo la collaborazione con p. Franco e colleghi, ricominciando da un tema, che anche personalmente mi ha coinvolto in modo diretto, concreto e non teorico.
Padre hindu e madre cattolica, Raimon Panikkar è prete e teologo "sui generis", che ha attraversato tutte le grandi tradizioni religiose senza per questo smarrire la sua identità e la fedeltà alla Chiesa di Roma: un mistico che è anche profeta del dialogo tra le fedi.
Missione speranza sfida per l'Europa di Gian Paolo Salvini* Siamo condannati a porci le domande fondamentali sulla vita e sulla morte: è la grazia di questo nostro tempo presente. «Discernere l’oggi di Dio in Europa. La missione in un ‘epoca di cambiamenti»: questo il titolo della relazione che padre Gian Paolo Salvini, direttore de La Civiltà Cattolica, ha tenuto a Pacognano Don Bosco (Na) il 12 febbraio 2008. Il suo intervento - di cui qui riportiamo ampi stralci, ripresi dalla registrazione audio dei lavori - ha introdotto il Forum degli istituti missionari italiani che aveva per tema «Profezie dell’ad gentes…
Salvezza in Cristo e vita cristiana I documenti della sapienza cristiana La sapienza cristiana non è frutto di ricerca umana né di speculazione di Dio. «Dopo aver parlato molte volte e in varie maniere anticamente ai padri per mezzo dei profeti, scrive l’apostolo Paolo, negli ultimi tempi Dio ha parlato a noi nel suo Figlio Gesù Cristo».
Salvezza in Cristo e vita cristiana La sapienza del cristiano L’uomo ha bisogno di sapere per vivere. Per questo, dopo avere soddisfatto con le conoscenze tecniche le esigenze materiali della propria vita, continua a interrogarsi sull’enigma del suo essere e sulle sue aspirazioni all’infinito immerse nel mondo del finito. Qual è il fine e il senso della vita? Perché la presenza del bene e del male? Quale l’origine e il significato del dolore e della morte? Se esista una via per raggiungere la vera felicità, e se agli interrogativi assillanti dello spirito non si dia altra risposta che il silenzio…
L’esigenza di pensare il ministero a partire dalla comune chiamata al culto spirituale, che rende possibile pensare il popolo del NT come il popolo “sacerdotale”, il popolo che esprime il culto della nuova e definitiva alleanza che si è compiuto nell’unico mediatore che è Gesù Cristo.
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