Formazione Religiosa

Teologia (245)

Salvezza in Cristo e vita cristianadi Pietro RossanoL’EVENTO CRISTIANO La storia dopo Gesù24. Nella Chiesa della prima ora ogni cristiano era un araldo e un testimone di Cristo. Nel volgere di pochi anni la fede in Cristo dalla Palestina si diffuse tra le genti dell’Asia, dell’Europa e dell’Africa che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo, e incominciò a penetrare nell’interno dei continenti. L’apostolo Pietro lavorò in Siria e a Roma, dove morì martire; Paolo percorse il mondo greco-romano, Giovanni e Tommaso annunciarono il Vangelo nelle regioni occidentali dell’ Asia, mentre Giacomo organizzava la Chiesa tra gli Ebrei convertiti. Si avveravano…
Martedì, 04 Novembre 2008 23:18

Le donne tacciano (Lilia Sebastiani)

Le donne taccianodi Lilia Sebastiani …Quando vi radunate ognuno può avere un salmo, un insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione. (...) Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine, e uno poi faccia da interprete. Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione,…
Martedì, 21 Ottobre 2008 01:31

La Chiesa, sposa di Cristo (Pierre Grelot)

La Chiesa, sposa di Cristodi Pierre Grelot Gli uomini, istintivamente, hanno sempre visto nel matrimonio qualche cosa di sacro. Il mutuo amore degli sposi, la trasmissione della vita, hanno origine da un ordine misterioso al quale Dio è intimamente legato. Già la rivelazione biblica, eliminando gli errori dei paganesimi antichi, ne indicava la ragione al popolo d’Israele. Creando l’umanità a sua immagine, Dio l’ha fatta uomo e donna e le ha concesso il dono della fecondità (Gen. 1, 27-28). Dio ha dato la donna all’uomo come un aiuto simile a lui; e questo è il motivo per cui, abbandonando la…
Salvezza in Cristo e vita cristianadi Pietro RossanoL’EVENTO CRISTIANOLa storia prima di Gesù Cristo18. Annunciando che Gesù Cristo era il salvatore degli uomini, gli Apostoli erano consapevoli di svelare al mondo un disegno di Dio già annunziato e preparato nel passato, il quale trovava ora il suo culmine in Gesù Cristo. Essi attingevano tale conoscenza dalla Bibbia, che avevano imparato a interpretare alla scuola di Gesù e poi sotto l’illuminazione dello Spirito Santo.
La domanda di Gesù ai discepoli in cammino “verso i villaggi di Cesarea di Filippo”, “chi dice la gente che io sia?” (Mc 8,27), torna ancora una volta alla mente di quanti continuano ad interrogarsi sull’ultima identità del “grande profeta” (Lc 7,16) che ha sconvolto la storia di Israele e delle genti.
La Redazione presenta questo studio-riflessione del teologo Josè Maria Vigil come contributo alla informazione teologica in una prospettiva di ricerca.Credere come Gesù. Verso una rielaborazione dei dogmi cristologici di José Maria Vigil Vedere Il nucleo del problema Il cristianesimo dice che il suo fondatore, Gesù d Nazareth, è Dio stesso, la seconda persona della santissima Trinità, che si è incarnata nell’Umanità per darle a conoscere la verità e portarle la salvezza. Se questo è vero, la religione cristiana è l’unica religione fondata da Dio stesso in persona, e pertanto è la religione assoluta e indiscutibilmente superiore a cui tutta l’Umanità…
Claude Geffré è unteologo francese, docente emerito di teologia fondamentale dell'Institute Catholique di Parigi.
Perché una teologia pluralista in Asia di Tissa Balasuriya (...) Cristologia esclusivista La teologia tradizionale cristiana su Gesù Cristo può essere chiamata cristologia esclusivista, poiché limita la salvezza ai cristiani, considerandola possibile soltanto per mezzo di Gesù Cristo, il necessario, unico e universale salvatore di tutta l'umanità. Una teologia esclusivista normalmente afferma che le altre religioni, per quanto possano presentare alcuni elementi di verità, non mostrano “la verità", né mostrano una verità capace di condurre alla salvezza i propri seguaci. Per varie ragioni, questa cristologia esclusivista non è una teologia accettabile per la grande popolazione asiatica, che presenta molti e…
Il dualismo tra corpo e anima, peccato del cristianesimo di Wanda Deifelt Il parlare di Dio, o teologia, avviene a partire dall'esperienza. La teologia femminista ha da molto tempo posto l'accento sul fatto che possiamo parlare della divinità solo a partire dall'esperienza, così come questa si relaziona alla condizione umana e alla sua finitezza, ai suoi aneliti e alle sue speranze (...). Il XX secolo ha presentato nuove sfide e possibilità a questo parlare di Dio che, in gran misura, differisce dalla descrizione tradizionale di ciò che significa fare teologia. La sfida - venuta specialmente dalle teologie della liberazione, nera,…
Anche Ninive è la città in cui Dio prende dimoradi Pierangelo Sequeri Per trovarsi nel punto d’incontro fra il cristianesimo e la città, bisogna anzitutto sentirsi concittadini, nella città dell’’uomo. Si tratta di sentire lo spazio e il tempo del mondo come spazio e tempo nostro, a pieno titolo. Un cristiano non è un sopravvissuto, nel mondo che cambia (sempre cambia il mondo), in transito da un mondo che era il suo e ora non lo è più. Al quale vorrebbe ritornare, ma non può. Sembra banale. Invece è uno dei nodi dell’inconscio ecclesiastico più difficili da elaborare. Bisogna anzitutto…
I volti di GesùPrima parte di Bruno Secondin     I - Chiarimenti Dobbiamo chiarire fin dall’inizio che bisogna evitare di percorrere la storia allo scopo di individuare quali siano le spiritualità criostocentriche, per distinguerle da quelle che non lo sono. Non c’è dubbio che non vi può essere una spiritualità cristiana allo stesso tempo anche «cristocentrica», se il Cristo non occupa cioè il centro. Per quanto teocentrica essa sia, per essere autenticamente cristiana, dovrà essere un’esperienza di discepolato (= sequela) dietro a lui in maniera radicale. Qualunque teocentrismo dovrà essere ancorato al Dio di Gesù Cristo. Il nostro discorso…
Salvezza in Cristo e vita cristianadi Pietro RossanoL’EVENTO CRISTIANOI discepoli di Gesù 12. Mentre viveva in singolare intimità di preghiera e di colloquio con Dio suo Padre, Gesù manifestò sempre una profonda solidarietà verso gli uomini. Ebbe rapporti di benevolenza e di salvezza con tutti, uomini e donne, giusti e peccatori, poveri e ricchi, connazionali e stranieri; se dimostrò preferenze, queste furono per i sofferenti, i disperati, gli umili. Ebbe per la persona umana un rispetto quale nessuno mai prima aveva manifestato; una grande e sana libertà regnò sempre attorno a lui. 13. La folla si assiepava sui suoi passi…

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