Se lo Spirito Santo ha suscitato questa Pentecoste, saprà anche renderla sempre più viva nel mondo, non “nonostante noi” come verrebbe da dire qualche volta, bensì "anche attraverso di noi". Ed è l'impegno di tutti.
Il fatto di svincolare questi elementi dallo stato della perfezione e di descriverli come mezzi abituali della vita teologale costituisce un elemento di novità che traduce nella concretezza del vissuto cristiano il principio dell’universale chiamata alla santità.
Di sintropia ha parlato domenica 13 maggio 2012, nel corso di una conferenza organizzata dalla sezione romana dell’associazione Teilhard de Chardin, il professor Ulisse Di Corpo, tra i massimi esperti in materia.
Interrogativi e riflessioni sulla "verità" della religione nell'epoca attuale. Al pari delle grandi epoche del passato, la nostra travagliata era, il postmoderno, è in grado di offrirci un aiuto per cogliere un aspetto "nostro" dell 'unico mistero di Dio?
Viva era la coscienza che i cristiani, più che seguire un codice di precetti morali atemporali, vivevano una storia aperta al futuro, scandita da tempi che non ripetevano il passato, ma aprivano a dimensioni nuove, suscitate dallo Spirito.
Affermare che il Figlio di Dio è diventato uno di noi, veramente e concretamente, significa affermare che la storia umana ha ricevuto un surplus di qualità, di verità, di bontà, che nessuna forza umana può garantire.
Chi appartiene alla Chiesa? Per rispondere alla domanda, la Lumen gentium distingue tre modalità: quella dei cattolici, «pienamente incorporati» alla Chiesa; quella dei cristiani non cattolici, con i quali la Chiesa «sa di essere per più ragioni congiunta»; quella dei non cristiani, che sono «in vari modi ordinati al popolo di Dio».
Parificando ogni fede, la secolarizzazione in fondo giustifica un umanesimo autosufficiente cho può fare a meno di, Dio. Gesù sarebbe uno fra i tanti salvatori. Il cristiano invece sperimenta con la propria esperienza quel che è ed è stato Gesù, e che in lui Dio vuol salvare tutti gli uomini.
L’inizio della storia della salvezza non è una cosa senza interesse. L’aver indicato che esso coincide con la creazione, ci dà l’opportunità di considerare lo svolgimento della salvezza come un tutto organico.
Nel suo commento all' Epistola ai Romani il teologo protestante Barth è mosso dalla convinzione che l'esistenza sia segnata da un'insuperabile differenza ontologica tra la creatura ed il suo creatore e dal bisogno di rimettere al centro dell'esperienza umana la dimensione religiosa (ridimensionando radicalmente le pretese del razionalismo filosofico e teologico).
Questo intervento analizza il testo della Lumen gentium, che ha per oggetto la definizione del sacerdozio comune dei fedeli, incorporati nella Chiesa con il battesimo e chiamati a professare la fede.
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