Formazione Religiosa

Teologia (245)

Il suo rapporto con gli uomini è ispirato a un tempo dal senso della solidarietà con la società in cui vive, e dalla coscienza della fede e dei doni spirituali ricevuti, senza merito personale, da Dio.
La comunità apostolica attende dunque il Signore perché il mondo non è cambiato visibilmente; si vive male; i pericoli incombono ed i nemici, chiunque essi siano, non sono vinti.
Ricorrendo il venticinquesimo anniversario della morte di padre Pellegrino, arcivescovo di Torino dal 1965 al 1977, ricordiamo questa figura straordinaria della Chiesa Italiana pubblicando il testo dell'ultima sua intervista prima della malattia, apparsa sulla rivista «Il Regno» del 15 aprile 1981.
La preghiera è la prima risposta dell’uomo, e in particolare del cristiano ai doni ricevuti da Dio, e lo accompagna spontaneamente in tutta la vita.
Nel NT vengono ripresi i temi fondamentali della escatologia, ma sono tutti concentrati nella persona di Gesù.
Mercoledì, 21 Settembre 2011 21:26

Beata Trinità (Gilles Emery, o. p.)

La visione del Padre è il fine di tutti i nostri desideri e delle nostre azioni, così da non poter poi desiderare nient’altro.
La vita di figlio di Dio viene comunicata e alimentata invisibilmente nel cristiano che viene incontro personalmente al cristiano in momenti privilegiati della sua vita, grazie a segni o riti sacri che la Chiesa chiama sacramenti.
Mercoledì, 14 Settembre 2011 20:09

La salvezza dei non cristiani (Dario Vitali)

Già il solo fatto che la possibilità di salvezza data agli uomini non sia assoluta, e possa essere compromessa dalla mancata scelta, o dalla scelta contraria a Dio, fonda non solo la necessità, ma l'urgenza dell'annuncio cristiano.
Domenica, 11 Settembre 2011 12:52

Chiesa 2011: mettersi in cammino è necessario

Un memorandum sottoscritto da 230 teologi tedeschi (e da altri 20 nel mondo).
O accettiamo l'era dell'interpretazione o ci perdiamo per la strada dell'unico. Sembra ovvio oggi che esistano molte interpretazioni legittime e prospettive accreditate nella ricezione della Bibbia.
Il cristiano conosce tuttavia e apprezza particolarmente due stati: la vita matrimoniale e familiare, e la vita consacrata a Dio e al prossimo nel celibato.
Parlare di "popolo di Dio" non è più di moda. Finita l’era del dopo Concilio con le battaglie tra teologi progressisti e tradizionalisti, forse è il caso di tornare a rileggere il testo della Lumen gentium. Per non rischiare di parlare un giorno di un sogno mai diventato realtà.

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