Gli stati di vita cristiana
16. Il cristiano non si distingue per una particolare condizione esterna di vita; fin dalle origini l’apostolo Paolo invitava quelli che si convertivano al cristianesimo a rimanere nella condizione in cui si trovavano prima. Qualunque forma e professione di vita, purché conforme ai dettami della coscienza morale, trova cittadinanza nella Chiesa, nella quale, come in un corpo unitario e differenziato, c’è diversità di funzioni e di servizi disposti da Dio per il bene comune. Ma restando nello stato in cui si trova nel mondo, il cristiano dà la testimonianza della sua fede, speranza e carità, contribuendo così quasi dall’interno, a guisa di anima, di fermento o di sale, alla santificazione della società e della cultura, mediante l’esercizio esemplare del proprio ufficio, e sotto la guida dello spirito evangelico.
17. Il cristiano conosce tuttavia e apprezza particolarmente due stati: la vita matrimoniale e familiare, e la vita consacrata a Dio e al prossimo nel celibato.
18. Il matrimonio è proposto alla maggioranza dei fedeli come una via disposta da Dio e santificata da Cristo. “Per questo l’uomo lascia suo padre e sua madre,dice Dio nella Bibbia, e aderisce alla sua donna, e i due formeranno una cosa sola”. Si tratta di una unione totale, fedele e indissolubile, consacrata da un sacramento, nel quale l’impegno reciproco della fedeltà umana viene santificato da Cristo. Il matrimonio fonda la famiglia cristiana; gli sposi accolgono con gioia e con senso di responsabilità, ma senza egoismo, i figli che Dio concede loro di avere, e li educano nella fede e nella carità, nell’amore della vita, nella libertà, e nel senso critico. I figli, dono di Dio, sono una nuova consacrazione del matrimonio, rinnovano il vincolo dell’ unione e approfondiscono la fedeltà degli sposi, i quali contribuiscono così all’accrescimento del popolo di Dio sopra la terra.
19. Non tutti però sono chiamati al matrimonio: alcuni sperimentano la vocazione di conservare il celibato per donarsi interamente a Dio sul modello di Cristo, e dedicarsi al servizio spirituale e corporale degli altri. Sono in questo stato regolarmente i sacerdoti, i religiosi e numerosi laici, uomini e donne, i quali si impegnano particolarmente a vivere secondo il modello di Cristo e a darne testimonianza in mezzo ai loro fratelli.
20. Sia la via del matrimonio cristiano sia quella del celibato esigono sacrifici; ma ai discepoli sgomenti davanti alla severità e grandezza dell’ideale Gesù rispose: «Quello che non è possibile agli uomini è possibile a Dio»; e san Paolo spiegava: «Ognuno ha il suo dono da Dio, chi in un modo, chi nell’altro».
Pietro Rossano
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