Formazione Religiosa

Lunedì, 05 Aprile 2010 21:37

La sapienza cristiana. I documenti della sapienza cristiana (Pietro Rossano)

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L’uomo, vertice e sintesi della creazione, ha ricevuto da Dio il compito di perfezionarla e indirizzarla fino a lui, suo fine e Signore. Per questo ha ricevuto una somiglianza particolare con Dio nell’intelligenza e nella libera volontà, segno di sovranità. Solo un amore libero infatti può essere gradito a Dio.

Salvezza in Cristo e vita cristiana


I documenti della sapienza cristiana

La grandezza e la miseria dell’uomo

11. L’uomo, vertice e sintesi della creazione, ha ricevuto da Dio il compito di perfezionarla e indirizzarla fino a lui, suo fine e Signore. Per questo ha ricevuto una somiglianza particolare con Dio nell’intelligenza e nella libera volontà, segno di sovranità. Solo un amore libero infatti può essere gradito a Dio. È un mistero oscuro che la libertà, segno della massima somiglianza creata con Dio, possa innalzarsi consapevolmente contro di lui, con la stessa facilità con cui gli si può sottomettere. Ma l’esperienza insegna- che ciò è possibile, e la rivelazione attesta che così è avvenuto fin dall’inizio dell’ umanità.

I progenitori degli uomini, creati dall’amore di Dio e per raggiungere Dio, si ribellarono contro di lui, per egoismo e orgoglio, erigendo se stessi a fine e norma del loro volere. Tale il significato del racconto simbolico della caduta dei primi uomini, Adamo ed Eva, che si legge nelle prime pagine della Bibbia. Fu una grande tragedia che turbò l’ordine del creato e della storia.

12. L’umanità intera si trovò coinvolta nella caduta dei suoi capostipiti. L’uomo restò come spogliato e turbato, sia nel contatto con l’universo, sia soprattutto nell’ordine interiore della sua persona. Il primo peccato ha gettato il seme della rivolta nello spirito umano e ha reso acuta la tensione tra i sensi e la volontà; è sua conseguenza il disordine nel mondo, e soprattutto la morte fisica dell’uomo: «Per colpa di un uomo il peccato entrò nel mondo, e per il peccato la morte» afferma l’apostolo Paolo. Per la medesima ragione l’angelo ribelle, Satana,[1] che aveva indotto i progenitori alla colpa, è divenuto «il principe di questo mondo», come l’ha definito Gesù.

13. Ciò non significa che l’uomo e il mondo come tali siano diventati cattivi in se stessi; essi rimangono sempre creatura di Dio e perciò fondamentalmente «buoni». Si legge nella Bibbia: «Tu hai creato all’ essere tutte le cose e formi per la salvezza tutti i popoli della terra». Anche dopo la colpa di origine la natura dell’uomo rimane capace di bene, libera di accettare o rifiutare i determinismi, a volte dolorosi, nei quali si trova, e conserva un’insanabile nostalgia di Dio, anche se inconscia, e di vita immortale con lui. Ciò è all’origine della ricerca religiosa di tutti i popoli e dell’inquietudine radicale del cuore umano, sempre insoddisfatto finché non riposi in Dio. La violenza, la droga, le ideologie utopiche rappresentano spesso il surrogato velenoso della sete di Dio che sta alle radici dell’uomo.



[1] La ribellione degli Angeli, o degli esseri spirituali, a Dio, analoga a quella dei primi uomini, è presupposta ma non narrata dalla Bibbia

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Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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