Secondo il filosofo francese Jean-Paul Sartre, lo sguardo dell'altro ferisce, è pericoloso, uccide. «Attraverso lo sguardo altrui, io mi vivo come fissato in mezzo al mondo, come in pericolo, come irrimediabile ». Lo sguardo rappresenta una minaccia, fa sperimentare la vergogna, è «distruzione di ogni obbiettività per me ».