Formazione Religiosa

Martedì, 25 Marzo 2008 23:58

La credulità dei non credenti (Faustino Ferrari)

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Mi capita spesso di incontrare persone che si dichiarano non credenti. E c’è un aspetto che sorprende. Ben presto, parlando, emergono elementi che mi lasciano stupito...

Mi capita spesso di incontrare persone che si dichiarano non credenti. E c’è un aspetto che sorprende. Ben presto, parlando, emergono elementi che mi lasciano stupito. Là dove ci si aspetta un minimo di coerenza in queste dichiarazioni di non credenza, emerge invece una propensione per gli oroscopi - o per altri aspetti che sbrigativamente indico come superstiziosi (il non rovesciare il sale, il non aprire l’ombrello in casa, il fare attenzione al gatto nero, ecc. perché portano male). Sugli oroscopi poi, con queste persone, chi non è afferrato rischia di fare la figura del deficiente: «Ma come, non conosci i segni zodiacali? Come fai? Io non è che ci credo fino in fondo, però qualcosa di vero ci deve essere». I lontani astri, la luna e le stelle sono ritenuti avere un’influenza sulla nostra vita, sulle nostre scelte: gli amori, il lavoro, la salute… Guai a mettere in dubbio queste credenze. Siamo di fronte ad una sorte di inevitabile compensazione?

Con ciò non voglio affermare che questa sia la condizione di tutti i non credenti. Il mio massimo rispetto per chi vive coscientemente e coerentemente questa scelta. Tuttavia alcuni di loro pagano un prezzo elevato al non essere credenti: sembrano condannati a diventare estremamente creduloni. E, pare, senza rendersene conto!

Faustino Ferrari

 

Letto 2868 volte Ultima modifica il Domenica, 15 Gennaio 2017 21:18
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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