Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Henri Le Saux (che assunse il nome indiano dì Abhishiktananda) morì nel 1973, dopo aver vissuto una vita in gran parte nascosta, alla ricerca continua di punti di contatto sia tra la spiritualità indiana e cristiana, sia tra l'antica tradizione monastica indiana e la tradizione dei padri cristiani del deserto, da un lato e l'odierna ricerca di nuove forme di vita religiosa dall'altro.
Cosa capiterebbe se i genitori, puniti per le violenze dei loro figli, chiamassero in correità alcuni nostri politici? O se ai candidati alle prossime elezioni regionali si richiedesse una preparazione morale e professionale, con esame finale?
Il modello operativo del santo perfetto e di una formazione che tende alla perfezione è quello che potremmo definire della «canalizzazione», raffigurabile come una freccia che prende una direzione precisa verso un punto preciso, la perfezione, appunto, escludendo tutto il resto.
Nel racconto lucano delle origini cristiane il primo evento, quello che separa il tempo di Gesù dal tempo della Chiesa, è l'ascensione. Separa e congiunge, dal momento che il Signore risorto e innalzato alla destra di Dio ha effuso lo Spirito Santo che suscita la missione e l'annuncio della salvezza a tutti i popoli della terra.
L'evento dell' effusione dello Spirito è posto da Luca al termine di una lunga e significativa fase preparatoria. Esso era stato preannunciato all'inizio del vangelo quando il Battista aveva contrapposto al proprio battesimo con acqua, il battesimo in Spirito Santo e fuoco, opera del «più forte» che stava per venire.
L’ultima frase dell’Ave Maria è una semplice invocazione. Chiediamo quel che desideriamo: “prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”. Preghiamo già adesso anche per quell’ora in cui forse non ne avremo più la possibilità, non saremo forse più in grado di pregare.
Da un punto di vista biblico tutto il tempo diventa kairos – diventa la pienezza del tempo. O, per dirla con altre parole, diventa per l’uomo un momento di perenne opportunità per incontrarsi con Dio. E per questo incontro non c’è la necessità di recarsi da qualche parte, in un determinato luogo.
Il matrimonio è innanzitutto e soprattutto una parte della realtà della creazione e come tale viene riconosciuta e stimata dalla sacra Scrittura dei due Testamenti. Nella comunione liberamente decisa di due persone e nel loro reciproco amore e fedeltà si realizza la volontà del Creatore, come essa appare nel secondo racconto della creazione in Gn 2,24.
La tradizione morale ci ha passato uno strumento di valutazione che continua a resistere nel tempo, ed è il famoso "giusto mezzo", cioè un comportamento che evita ogni eccesso, ma anche ogni difetto. Genera l'uomo equilibrato, che sa scegliere e sa realizzare la giusta misura in tutti i fatti della vita.
L'antico Giudaismo possedeva due luoghi per la preghiera pubblica: il tempio di Gerusalemme e le sinagoghe. Le sinagoghe erano molte e servivano al culto festivo, all'insegnamento, ai servizi fraterni e anche al ruolo giudiziale. Il tempio era invece unico per tutto Israele.