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Martedì, 22 Marzo 2005 23:13

La Chiesa Ortodossa Copta (Mervyn Duffy)

La fondazione della chiesa in Egitto è strettamente unita alla figura di S. Marco Evangelista che, secondo la tradizione, fu martirizzato ad Alessandria nel 63 d.C. L'Egitto divenne presto una nazione cristiana ed in Alessandria nacque un centro estremamente importante di riflessione teologica. Inoltre, i monaci del deserto egiziano fornirono i primi modelli per la tradizione monastica cristiana, e nutrirono molto presto la spiritualita’ con i detti dei “padri del deserto”.

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Un teologo analfabeta
 in missione agli inferi

di Anna Maria Cànopi osb


 

Silvano del Monte Athos, nato nel 1866 e morto nel 1938 ha vissuto un’esperienza che solo un’anima immersa nel mistero di Dio può sopportare. Per questo gli si rivolgono tutti coloro che sperimentano l’assenza di speranza. E oggi sono una moltitudine.


Nel monastero di san Panteleimon sull’Athos, immerso nel silenzio notturno pregno di lacrime e preghiera, un piccolo monaco russo Silvano, lotta contro le tentazioni diaboliche.
Signore – grida – insegnami cosa devo fare perché la mia anima diventi umile. La risposta sorprendente: Tieni il tuo spirito agli inferi e non disperare.

Da quel momento Silvano si consegna al crogiolo della prova, obbediente a Cristo, e lo Spirito Santo lo investe pienamente, trasformandolo in un'incessante preghiera per tutti i disperati. Pur essendo quasi analfabeta, diventa un vero teologo della divina Misericordia, un testimone dell'amore senza frontiere che abbraccia anche i "nemici" e tutti i miserabili di questo mondo orgoglioso e disperato.

Spinto dal desiderio di salvezza per tutti gli uomini, si unisce al sacrificio di Gesù per versare il proprio sangue in un continuo martirio consumato nell'anima, nascosto al mondo e noto solo a Dio.

Silvano considera come gli uomini perseguano la volontà propria andando su strade di rovina: Essi - dice - sperano di trovare la felicità senza il Signore, non sapendo che solo il Signore è la nostra vera gioia.

Abituato a contemplare la natura, vede il mondo delle anime quasi fosse un giardino coltivato dal divino Agricoltore: Come il sole ravviva i fiori del campo e il vento li culla, così Dio riscalda l’anima infondendovi la vita.

Poiché la santificazione avviene ad opera dello Spirito Santo, è questo il dono che Silvano implora per tutti, mentre egli stesso ne già stato ricolmato fin dalla giovinezza e il suo volto, trasfigurato dalla fiamma divina, splende di spirituale bellezza.

Premuroso di trasmettere agli altri il segreto della felicità che egli ha trovato pur stando agli inferi, là dove si patisce l'assenza di Dio, sollecita tutti al pentimento e alla docilità: Perché uno conosca il Signore non ha bisogno di essere ricco o sapiente, ma deve essere obbediente, sobrio, avere uno spirito umile e amare il prossimo.

L'autorevolezza spirituale dovuta alla sua santità attira allo starec Silvano una moltitudine di persone tribolate; ed egli si prodiga senza misura nel ministero della consolazione, consolazione che egli stesso riceve da Dio proprio accettando di tenere la sua anima agli inferi senza disperare.

 


Dopo aver avuto, all'inizio del suo cammino, la grazia straordinaria di vedere per un istante il Signore nella gloria, Silvano paragona il proprio dolore di non vederlo più a quello di Adamo allontanato dal Paradiso e lo esprime facendosi solidale con ogni uomo peccatore e disperato: La bellezza dei boschi e dei parti non mi dà riposo. Il canto degli uccelli non lenisce il mio dolore. Nulla, più nulla mi dà gioia. L’anima mia è affranta da un dolore troppo grande...Dove sei Signore? Dove sei, mia Luce? Dove si è nascosta la bellezza del tuo volto?

Questo dolore e questa struggente nostalgia sono assopiti nel cuore di ogni uomo. Quando si risvegliano nel cuore di un santo, il mondo riceve il battesimo delle lacrime e, lavato, è restituito più bello a Colui che l'ha creato e sempre lo rinnova col suo Amore.

Il 24 settembre 1938, mentre sul Monte Athos si spegneva lo starec Silvano, cominciavano a divampare i sinistri fuochi della Seconda guerra mondiale, frutto di odio e sete di potere...

Dov'era l'amore ai nemici per cui egli aveva tanto pregato e sofferto? E dov'è oggi? Osiamo credere nel cuore di chi, nonostante tutto, ha ancora il coraggio di pregare con le stesse parole dell'umile monaco:

Consolatore buono, con le lacrime agli occhi ti supplico: conforta le anime angosciate; fa’ conoscere a tutti i popoli la tua voce che annunzia: “Vi sono rimessi i peccati”.

Sì, o Misericordioso, tu solo puoi compiere meraviglie e non vi è meraviglia più grande di questa: amare e perdonare.

(da Luoghi dell'infinito, n. 72 marzo 2004)

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La divinizzazione che rimane come aspirazione nell'uomo può diventare una parola vuota, un'illusione crudele perché l'uomo si ritrova ad essere "secondo" l'immagine di ciò che ha creato, diventa a-logikós, folle e perverso perché adora ciò che non ha consistenza di vita eterna, adora la visibilità della vita creata.

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Ci chiediamo in questa seconda tappa perché proprio l'incarnazione faccia da sfondo al compimento della somiglianza dell'uomo con Dio.

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Domenica, 30 Gennaio 2005 16:05

La Chiesa Apostolica Armena (Mervyn Duffy)

Le Chiese dell'oriente cristiano

II. Chiesa Apostolica Armena
di Mervyn Duffy

 

L'Armenia antica è situata nella Turchia orientale attuale e nelle zone di frontiera della Russia e dell'Iran. Questo paese è stata la prima nazione ad adottare il cristianesimo come propria religione quando il re Tiridate III è stato convertito alla fede cristiana da San Gregorio Illuminatore all'inizio del quarto secolo. Una cattedrale fu costruita ad Etchmiadzin che da allora è il centro della Chiesa Armena. Ampiamente si crede che il monaco San Mesrope abbia inventato l'alfabeto armeno intorno all'anno 404, permettendo così di tradurre la Bibbia in armeno.

Nel 506 uno Sinodo armeno ha rifiutato gli insegnamenti cristologici del Concilio di Calcedonia (451), al quale nessun vescovo armeno aveva partecipato. In quel tempo la chiesa armena era interessata alle tendenze nestoriane della chiesa vicina presente nell'impero persiano.

A lungo vulnerabile stato cuscinetto tra i due imperi ostili tra loro, quello romano e quello persiano l’antico regno armeno fu distrutto nell'undicesimo secolo e molti armeni fuggirono allora in Cilicia (nel centro sud dell’Asia minore), dove si costituì un nuovo regno armeno. Qui gli armeni ebbero molti contatti con i crociati latini. Anche questo nuovo regno cessò di esistere nel quattordicesimo secolo e la gente armena fu dispersa, ma sopravvisse nonostante la dominazione straniera, concentrando la propria identità sulla lingua e sull’appartenenza alla chiesa.

Verso la fine del diciannovesimo ed all’inizio del 20esimo secolo, gli armeni in Turchia dovettero molto soffrire a causa di una serie di massacri che condussero molti alla morte ed anche a delle espulsioni. Si crede che complessivamente siano morti tra un milione e mezzo e due milioni di persone Molti dei superstiti fuggirono nei paesi limitrofi ed a Costantinopoli.

Oggi la chiesa apostolica armena è concentrata nella Repubblica Armena che ha dichiarato la propria indipendenza il 23 settembre 1991. Etchmiadzin è la residenza del Catholicos armeno vicina alla capitale Yerevan. Il crollo del comunismo sovietico ha costituito l’occasione per una rinascita di questa chiesa antica nel suo territorio originario. Nuove diocesi e parrocchie stanno aprendosi, nuove organizzazioni vengono fatte nascere, vengono pubblicati periodici di carattere religioso e si sta introducendo l'istruzione religiosa nelle scuole. Nel 2001 è stato celebrato il 1700mo anniversario dell'accettazione del cristianesimo come religione di stato dell'Armenia ed è stata consacrata la nuova grande cattedrale in Yerevan. Ma la chiesa sta avvertendo la mancanza di un clero sufficiente e si sente minacciata dall’ attività di altri gruppi religiosi che ora sono liberi di agire nel paese. Nel 1997, fu valutato che circa il 10% della popolazione appartiene a delle sette che sono in rapida crescita. Per questo il governo sta agendo per limitare l'attività di quei gruppi religiosi che non appartengono alla Chiesa Apostolica Armena.

La liturgia armena include degli elementi di quelle: Siriaca, Gerosolimitana, Bizantina Essendosi la tradizione liturgica armena formata nei secoli V-VII la prima fondamentale influenza è stata Siriaca e di Gerusalemme, una influenza successiva è stata quella bizantina e poi nel medio-evo è subentrata anche una certa influenza latina dalla quale sono stati mutuati alcuni usi liturgici.

Anche se il Catholicos armeno di Etchmiadzin è riconosciuto da tutti gli Ortodossi Armeni come il capo spirituale della loro Chiesa, altre tre giurisdizioni armene sono sopravvissute attraverso i secoli. I due Catholicosati sono in completa comunione ma amministrativamente indipendenti, mentre due Patriarcati sono dipendenti nel campo spirituale da Etchmiadzin. Il Catholicosato di Etchmiadzin ha giurisdizione diretta sugli armeni della vecchia URSS e su quelli della diaspora, che comprende l'Iraq, l'India, l'Egitto, la Siria, il Sudan, l'Etiopia, Europa, l'Australia e le Americhe e comprende circa 6.000.000 di fedeli.

Il Patriarcato di Gerusalemme ha la Sede presso il monastero di S.Giacomo in Gerusalemme ed è responsabile dei Luoghi Santi che appartengono alla chiesa armena. comprende circa 10.000 fedeli in Israele, in Giordania e nel Territorio Autonomo Palestinese, ne è Patriarca Torkom II Manoogian (nato nel 1919, eletto nel 1990).

Il Patriarcato di Costantinopoli ha giurisdizione sulla Turchia e sull'isola greca di Creta. Nel 1914 questo patriarcato comprendeva 12 arcidiocesi, 27 diocesi e sei monasteri con circa 1.350.000 fedeli. Oggi rimane il solo Patriarcato, circa 82.000 fedeli. Il patriarca Mesrope II Mutafyan nato nel 1956 ed eletto nel 1998.

Il Catholicosato di Cilicia ha la sede ad Antelias, nel Libano ed ha giurisdizione sul Libano, sulla Siria, Cipro, Iran, Siria e Grecia e comprende circa 800.000 fedeli. Cilicia ha avuto una storia di tensioni con Etchmiadzin ed ambedue hanno giurisdizioni separate in America del Nord, in Grecia ed in Siria.

Nel 1997 le delegazioni dei due Catholicosati si sono incontrate ad Etchmiadzin nel tentativo di superare le differenze e rinforzare l'unità della chiesa armena. Gli sforzi per delineare una costituzione comune per la chiesa armena che normalizzerebbe i rapporti fra Etchmiadzin e Cilicia sono in corso. Catholicos è Aram I Keshishian (nato nel 1947 ed eletto nel 1995).

La Chiesa Apostolica Armena attualmente ha quattro seminari: il Seminario Kevorkian ad Etchmiadzin, il Seminario del Catholicosato di Cilicia a Bikfaya nel Libano, il Seminario di S. Giacomo a Gerusalemme, Il Seminario di S. Nersess a New Rochelle, New York, che è associato al Seminario Ortodosso di S. Vladimir vicino a Crestwood, New York.

Il Catholicosato di Etchmiadzin ha dei vescovi nella diaspora. Gli Armeni nel Regno Unito dove hanno tre parrocchie, sono sotto la guida pastorale dello Arcivescovo Yeghishe Gizirian, (Chiesa di S.Sarkis, Giardini di Iverna, Londra W8 6TP). L’Arcivescovo Aghan Baliozian è primate dell'Australia e della Nuova Zelanda (Chiesa della Santa Resurrezione, 10 Marquarie street, PO Box 694, Chatswood NSW 2067). Ci sono parrocchie a Sydney e Melbourne. Nel Nord America, la Diocesi dell’Est degli U.S.A. (Cattedrale di S. Vartan, 630 Second Avenue , New York, New York 10016) è guidata dall’Arcivescovo Khajag Barsamian, mentre l’Arcivescovo Vatche Hovsepian di Los Angeles è primate della Diocesi occidentale degli U.S.A. (1201 North Vine Street, Hollywood,California 90038) Complessivamente ci sono 65 parrocchie negli U.S.A. La diocesi del Canada (615 Stuart Avenue, Montréal, Québec H2V 3H2), ha cinque parrocchie, ed è sotto la cura pastorale del Vescovo Hovnan Derderian.

Il Catholicosato di Cilicia inoltre ha due diocesi negli Stati Uniti: La Prelatura degli Stati Uniti dell’Est e del Canada, sotto la guida del Vescovo Oshagan Choloyan (138 East 39th Street New York, New York 10016) e la Prelatura occidentale guidata dal Vescovo Moushegh Mardirossian (4401 Russell Avenue, Los Angeles, California 90027). Complessivamente ci sono 33 parrocchie negli U.S.A.. e quattro nel Canada.
TERRITORIO:
L'Armenia e la grande diaspora
GUIDA: Catholicos Karekin I° ( nato nel 1932 ed eletto nel 1995)
TITOLO: Patriarca supremo e Catholicos di tutti i armeni
RESIDENZA: Etchmiadzin, Armenia

MEMBRI: 6.000.000
WEB SITE: http://www.etchmiadzin.com

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Le Chiese dell'oriente cristiano
I. La chiesa assira dell’est o d’oriente
di Mervyn Duffy




Non è conosciuto esattamente  il tempo in cui il cristianesimo  ha messo le  radici nella Mesopotamia superiore, ma una presenza cristiana certamente vi era già  presente   a meta’ del II secolo. Nel terzo secolo, la zona fu conquistata dai persiani. Anche se ciò doveva farne una chiesa multi-etnica la gente assira tradizionalmente ha svolto un ruolo centrale nella relativa vita ecclesiale. La relativa posizione geografica l’ha condotta  ad essere conosciuta semplicemente come "la chiesa dell'est."

Intorno all'anno 300, i vescovi  sono stati organizzati in una struttura ecclesiastica sotto la direzione di un Catholicos, il vescovo del capitale reale persiana a Seleucia-Ctesifonte.  Questi successivamente ricevette anche il titolo  aggiunto di Patriarca.

Nel quinto secolo, la chiesa dell'est ha gravitato verso la forma  Antiochena di  Cristologia che era stata formulata da Teodoro di Mopsuestia e da  Nestorio  rompendo così la comunione con la chiesa nell'impero romano. Ciò fu dovuta in parte all'influsso significativo dei cristiani nestoriani della Persia ed avvenne dopo la condanna del cristologia di Nestorio  durante il Concilio di Efeso nel 431 ed in seguito all'espulsione dei nestoriani dall'impero romano ad opera dell’Imperatore Zenone (474-491). In più, i cristiani persiani presero le distanze dalla chiesa ufficiale dell'impero romano, perchè con esso la Persia era frequentemente alla guerra. In questo modo potettero vivere e professare la loro fede cristiana evitando di essere sospettati di essere dei collaboratori dell’impero romano

I Sinodi assiri del V secolo stabilirono delle norme ecclesiastiche, ad esempio il celibato non era obbligatorio per nessun membro del clero, neanche per i vescovi, per cui molti vescovi e patriarchi sono stati sposati finche’ nel VI secolo fu presa la decisione di ordinare vescovi soltanto i monaci che erano ovviamente celibatari. Ai preti tuttavia fu sempre permesso sposarsi anche dopo l’ordinazione.

La Chiesa assira dell’est è sempre stata una minoranza nella Persia zoroastriana, ma per molti secoli e’ stata fiorente  anche negli studi grazie alla famosa scuola di Nisibi. Ha avuto anche una grande  espansione missionaria  che l’ha portata fino in India, in Cina, in Tibet, in Mongolia
Ciò è continuato anche dopo la conquista della  Mesopotamia da parte degli arabi nel VII secolo  Il Patriarcato fu spostato a Bagdad dopo il 766. 

Nel 1318 vi erano ancora circa 30 sedi metropolitane con circa  200 diocesi suffraganee. Ma durante le invasioni di Tamerlano verso la fine del quattordicesimo secolo, questi cristiani furono quasi distrutti e nel  sedicesimo secolo erano  ridotti ad una piccola comunità di assiri in  quella che  ora è la Turchia orientale.  un ulteriore indebolimento di questa chiesa derivò anche dalla nascita della chiesa cattolica caldea .

Durante la prima guerra mondiale,  gli assiri  soffrirono molto a causa delle deportazioni e dei grandi massacri operati dai Turchi che li sospettavano di simpatie e di collaborazione con il nemico britannico Circa un terzo della popolazione assira fu sterminato. La maggior parte dei superstiti  fuggì  verso il sud in Iraq, sperando di essere protetta dai britannici. Ma nel 1933, terminato il mandato   britannico in Iraq, un disaccordo fra le truppe dell'Iraq e gli assiri si concluse con un altro massacro e con una dispersione ulteriore della Comunità. Le autorità irachene allora privarono il patriarca assiro  Mar Simon XXIII della sua cittadinanza e lo espulsero, così che dovette andare in esilio a San Francisco, California,  U.S.A.

Nel 1964 una disputa nacque  all'interno della chiesa, a causa della decisione di Mar Simon  di adottare il calendario gregoriano. Ma il problema reale era la persona di Mar Simon e l’antica pratica secolare con cui era stato scelto. Dal 1450, l'ufficio del patriarca e qualche altra sede vescovile erano diventato ereditarie  per alcune famiglie, solitamente trasmettendo la carica da zio a nipote Ciò aveva prodotto spesso dei pastori incompetenti essendo stati spesso scelti in eta’ troppo giovanile: Mar Simon stesso era stato scelto all'età di 12 anni. I dissidenti inoltre  sostenevano che fosse indispensabile che il Patriarca vivesse in Iraq con la sua comunita’

Gli oppositori di Mar Simon erano sostenuti  da Mar Thomas Darmo, il metropolita assiro dell'India. Questi nel 1968 si recò dall'India a Bagdad e vi ordinò tre nuovi vescovi. In tale occasione il Sinodo lo elesse Patriarca contro Mar Simon. Mar Thomas Darmo morì durante l’anno  seguente ed il suo successore fu Mar Addai di Bagdad.

Ma nel 1973  Mar Simon  si dimise dall’ufficio patriarcale e si sposò. Poichè  non fu possibile trovare un accordo sulla persona del successore, i vescovi assiri in comunione con lui tentarono di persuaderlo a riprendere il suo ufficio malgrado la sua unione coniugale. Ma durante queste trattative, il 6 novembre 1975, Mar Simon fu assassinato a San Jose, in California. Il vescovo di Teheran, Iran,  fu scelto come patriarca nel 1976  e prese il nome di Mar Dinkha IV.  Risiede  negli Stati Uniti.


L’elezione di Mar Dinkha ha indicato chiaramente che l’epoca della dinastia patriarcale si è infine conclusa. Ciò ha rimosso il motivo principale dello scisma  fra i due gruppi e, anche se la ferita non è ancora completamente rimarginata, le riunioni recenti fra i vescovi delle  due parti sembrano realizzare  progressi notevoli verso la soluzione della disputa. Attualmente la parte di Mar Dinkha ha undici vescovi e la parte di Mar Addai ne ha cinque .

Nel luglio 1994, in Australia, il Santo Sinodo Assiro prese un certo numero di decisioni importanti riguardo alla vita della Chiesa.  I vescovi hanno creato una commissione per le relazioni intraecclesiali e sullo sviluppo di formazione sotto la guida  del vescovo Bawai Soro per prepararsi  ai dialoghi teologici con  le altre chiese e per sviluppare la programmazione nella formazione religiosa. Il Sinodo ha inoltre stabilito ufficialmente la residenza del patriarca a Morton Grove, Illinois, USA.

Una pietra miliare nei rapporti con la chiesa cattolica è stata posta  il giorno 11 novembre 1994, quando Mar Dinkha IV e papa Giovanni Paolo II hanno firmato una dichiarazione comune di cristologia in Vaticano.
La dichiarazione afferma che i cattolici e gli assiri  "sono uniti oggi nella confessione della stessa fede nel Figlio di Dio..." e prevede una vasta cooperazione pastorale fra le due chiese, particolarmente negli ambiti della catechesi e nella formazione dei  futuri preti. Il papa ed il patriarca inoltre hanno istituito un comitato misto per il dialogo teologico e lo hanno incaricato di studiare il possibile superamento degli ostacoli che ancora impediscono la comunione completa. Il comitato ha iniziato i suoi incontri annuali nel 1995.

Questo dialogo teologico internazionale tra Chiesa Assira e Chiesa Cattolica ha prodotto  un miglioramento dei rapporti fra la Chiesa Assira dell'est e le relative controparti cattoliche, in particolare con la Chiesa Cattolica Caldea. Nel novembre 1996  Mar Dinkha IV ed il patriarca caldeo Raphael I Bidawid, recentemente scomparso, si sono incontrati  a  Southfield, nel Michigan ed hanno firmato una dichiarazione congiunta per lavorare verso una reintegrazione di rapporti e per un impegno di cooperazione pastorale, quali la progettazione di un catechismo comune, la creazione di un seminario comune nella zona di Chicago-Detroit, la conservazione della lingua aramaica ed altri programmi pastorali comuni di cooperazione fra le parrocchie e fra le diocesi  nel mondo. E’ stato ad esempio deciso  che i fedeli assiri possono partecipare alle liturgie
caldee e viceversa  nei casi in cui, gli uni o gli altri,  mancassero di sacerdoti del proprio rito.


Il 15 agosto 1997, i due patriarchi si sono ancora incontrati a Roselle,  nell’Illinois  ed hanno ratificato "Un Decreto Sinodale congiunto per la Promozione dell'Unità," che è stata firmato dai membri di entrambi i Sinodi. Il Decreto ha ridefinito le aree della cooperazione pastorale previste nella dichiarazione patriarcale congiunta, ha stabilito che Assiri e Caldei debbono riconoscere vicendevolmente come legittime le diverse prassi delle due chiese, hanno formalmente istituito  una “Commissione  Assiro Caldea per l’Unità," e dichiarato di riconoscere reciprocamente la successione apostolica, i sacramenti e la testimonianza cristiana dell'altro. Il testo  ha inoltre espresso le preoccupazioni fondamentali di entrambe le parti nel dialogo. Entrambe le chiese hanno desiderato conservare la lingua e la cultura aramaica,  Ma gli Assiri ritengono di voler conservare pienamente la loro libertà e l’autogoverno mentre i Caldei hanno affermato la necessità di  stabilire la piena comunione con Roma.

Nel 1997 è stato annunciato che la chiesa Assira dell’est e la della chiesa Ortodossa Siriaca avevano deciso di creare un dialogo teologico bilaterale, e come gesto  per promuovere  rapporti migliori con le chiese ortodosse orientali, il Santo Sinodo Assiro ha deciso nel  1997 di rimuovere dalla sua liturgia tutti gli anatemi  diretti contro altri cristiani.

Anche se gli Assiri accettano soltanto i primi due consigli ecumenici, le discussioni ecumeniche recenti  tenute sotto gli auspici della fondazione Pro Oriente  hanno concluso che in sostanza la fede della chiesa Assira è in accordo con l'insegnamento cristologico del Concilio di Calcedonia (451).

La chiesa  aderisce ufficialmente alla terminologia cristologica antiochena , secondo cui in Cristo ci sono  due nature e due qnoma ( un termine siriano che non ha l’equivalente nel greco ) in una persona.  Il  sinodo dei  vescovi assiri ha chiesto di non chiamare nestoriana la loro chiesa, poiché questo termine è stato usato in passato in senso offensivo.

Il rito siriaco orientale della Chiesa Assira sembra essere uno sviluppo indipendente dell’antica liturgia siriaca  di Emessa e conservare anche degli elementi di un rito persiano antico che è andato perduto. I servizi liturgici sono celebrati principalmente  in siriaco.

In America del Nord, il Patriarca risiede nella zona di Chicago a Morton Grove, nell’Illinois. Mar Aprim Khamis è vescovo degli Stati Uniti orientali ed inoltre amministra le parrocchie degli Stati Uniti occidentali. Mar Bawai Soro  mantiene  la supervisione episcopale di due parrocchie anglofone situate a Seattle, Washington ed a Sacramento, in California.

Complessivamente ci sono 16 parrocchie nel paese. Mar Emmanuel Joseph è vescovo del Canada, dove sono quattro parrocchie e due missioni . Gli Assiri, in Australia ed in Nuova Zelanda,  hanno tre parrocchie e due missioni, che fanno riferimento a  Mar Meelis Zaia.  Vi è inoltre una parrocchia assira  a Londra sotto la giurisdizione di Mar Odisho Oraha, che risiede in Svezia.

NAZIONI IN CUI E’ PRESENTE IL RITO ASSIRO: Iraq, Iran, Siria, Libano, America del Nord, Australia, India

PATRIARCA: Mar Dinkha IV (nato 1935, scelto 1976)
Titolo: Catholicos-Patriarca della Chiesa dell'Est
Residenza: Morton Grove, Illinois, U.S.A.
Cristiani assiri: 400.000

WEB SITE: http://www.cired.org

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Giovedì, 02 Dicembre 2004 00:17

Introduzione (Mervyn Duffy)

Le Chiese dell'oriente cristiano

Introduzione
di Mervyn Duffy


Molti cristiani occidentali sono meravigliati  dalla complessità dell'est cristiano, che in effetti appare come un conglomerato, poco chiaro, di chiese nazionali e di giurisdizioni etniche, questa perplessità ovviamente riguarda una mentalità occidentale e cattolico-romana. Lo scopo di questa esposizione è quello di  fornire una descrizione  delle chiese orientali a delle persone ne’ specialiste, ne’ competenti nel settore.

Ogni chiesa sarà considerata nel suo contesto storico, geografico, dottrinale e liturgico.  Con un particolare riguardo per i territori anglofobi, perché negli anni, vicissitudini complesse hanno portato molti cristiani di rito orientale ad emigrare.

La parola chiave che sarà usata in questo libro per parlare delle chiese sarà quella di “COMUNIONE”. Descriveremo cioè essenzialmente i gruppi di chiese che sono in completa comunione tra loro.

Questo metodo prenderà in considerazione  quattro distinte COMUNIONI di cristiani orientali separati:
(1) La chiesa Assira dell'est, che non è  in   comunione con  altre chiese;

(2) Le sei chiese ortodosse orientali, che, anche se ciascuna è indipendente, sono in comunione  completa tra loro;

(3) La chiesa ortodossa, che è una comunione di chiese nazionali o regionali, che riconoscono il patriarca di Costantinopoli come punto di unità e che gode di determinati diritti e privilegi; 

(4) Le chiese cattoliche orientali, che sono  in comunione con la chiesa di Roma e con il suo Vescovo, il Papa. L'ordine in cui queste quattro comunioni sono elencate non è di particolare importanza; riflette soltanto la sequenza cronologica in cui sono emerse come entità distinte.
Unica eccezione  al principio della comunione per la classificazione delle chiese è  costituita dalle chiese ortodosse di condizione irregolare. Le abbiamo incluse come sottocategoria della chiesa ortodossa, ma non sono in comunione completa con essa. Tutte sono di origine ortodossa, ma oggi l'ortodossia le considera come non completamente scismatiche ma anche come non canoniche.

Questa presentazione non è e non vuole essere di parte quindi non prende posizione sui  problemi sospesi e non chiariti tra le varie chiese.

Ad esempio abbiamo elencato le chiese nell'ordine riconosciuto dal Patriarcato di Costantinopoli e dalla maggior parte delle altre chiese ortodosse ed abbiamo aggiunto la chiesa ortodossa d’ America, che è stata riconosciuta come autocefala dal Patriarcato di Mosca ma non da quello di Costantinopoli I quattro patriarcati antichi sono seguiti dai cinque patriarcati di origine più recente e poi  dalle altre chiese autocefale che non hanno il rango di patriarcato.

Una parola deve dirsi circa la condizione della Chiesa Ortodossa d’America (OCA), che abbiamo incluso fra le chiese ortodosse autocefale. Ma Costantinopoli e la maggior parte delle altre chiese ortodosse non riconoscono l'OCA come autocefala. perciò non può partecipare ad attività come i dialoghi internazionali con altre chiese cristiane. Tuttavia, funziona come chiesa autocefala e la  sua ammissione al congresso permanente americano dei vescovi ortodossi canonici indica che ha raggiunto un qualche livello di legittimità tra altre chiese ortodosse negli Stati Uniti.  Abbiamo incluso questa chiesa fra le chiese ortodosse autocefale, con una descrizione della polemica circa la situazione, ma senza prendere posizione.

Le statistiche  dei membri  di queste chiese devono essere trattate con grande attenzione. Molte chiese orientali esistono in zone dove nessun censimento è stato effettuato o dove   una indagine statistica sui membri di quella chiesa potrebbe avere implicazioni politiche esplosive.
Alcuni dati statistici sono stati tratti dai dati in possesso del Consiglio Mondiale delle Chiese, altri dalla Enciclopedia  “Cristiani nel Mondo”, altri dall’Annuario Pontificio .
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Mercoledì, 01 Dicembre 2004 01:33

2. Divinizzazione e incarnazione (Michelina Tenace)

L'incarnazione, la presenza di Dio fra gli uomini non finisce con la vicenda terrena di Cristo. "Divinizzazione" è una parola con la quale i Padri della Chiesa hanno espresso la loro convinzione che «se Dio si è fatto uomo è perché l'uomo diventasse Dio».

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Domenica, 21 Novembre 2004 20:59

I Cristiani d'Oriente

I Cristiani d'Oriente



EGITTO
65 milioni di abitanti
da 6 a 8 milioni di cristiani (dall'8 al 10%)
 Copti da 5 a 6 milioni
 Altre comunità: ortodossi, cattolici e protestanti

INDIA
960 milioni di abitanti
 Cattolici: da 15 a 16 milioni (cattolici latini, siro-malabaresi 3 milioni, siro-malankaresi 300.000)
 Protestanti: 6 milioni (angucani, battisti, luterani, metodisti e pietisti)
 Altre comunità: ortodossi

IRAQ
21 milioni di abitanti
1 milione di cristiani (circa 5 %)
 Quattro chiese siriache *
 Assiro-caldei (nestoriani e giacobiti)*
 Armeni*

IRAN
70 milioni di abitanti
150.000 cristiani (0,3 %)
 Armeni 120.000
 Assiro-caldei 20.000
 Protestanti 8.500
 Ortodossi*

ISRAELE
5,5 milioni di abitanti
da 105.OOOa 120.000 cristiani (2,1%)
 Cattolici*
 Siriaci*
 Greci ortodossi*
 Copti*
 Armeni*

GIORDANIA
4 milioni di abitanti
125.000 cristiani (3%)
 Ortodossi: da 60.000 a 65.000 (patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme)
 Latini (30.0000 35.000)
 Melchiti 15.000
 Protestanti 7.000

LIBANO
3,5 milioni di abitanti
da 1.3000.000 a 1.500.000 cristiani (40% circa)
 Maroniti 875.000
 Greci ortodossi 245.000
 Greci cattolici 175.000
 Armeni 140.000
 Assiro-caldei 10.000

PAKISTAN
150 milioni di abitanti
3 milioni di cristiani (2%)
 Cattolici e protestanti*

TERRITORI DELL'AUTONOMIA PALESTINESE
2 milioni di abitanti
da 60.000 a 80.000 cristiani (3%)

SIRIA
15 milioni di abitanti
Da 700.000 a 1.300.000 cristiani (8% circa)
 Greci ortodossi 240.000
 Melchiti 80.000
 Nestoriani 15.000
 Caldei 9.000
 Giacobiti o Siro ortodossi*
 Siro cattolici 28.000
 Maroniti 23.000
 Cattolici e protestanti 17.000
 Armeni 80.000


N.B.: *dati non disponibili

Pubblicato in Chiese Cristiane

Pnêuma (in greco), ruah (in ebraico), spirito, è l'organo della comunione con il trascendente. Se già è difficile parlare della Santissima Trinità, quanto più dello Spirito Santo in sé.

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