“Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola.
Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. Così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio.
Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese di Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio».
Numeri 15, 38 - 41
“Metterai fiocchi alle quattro estremità del mantello con cui ti copri.”
Deuteronomio 22,12
di Maryline Guitton
Festa ebraica con le caratteristiche del carnevale, Purim ricorda l’eroismo di Esther la Nascosta - questo è il significato del suo nome. Sposa del re di Persia Assuero e nipote di Mardocheo, membro del consiglio dei saggi (ebrei) visse alla corte reale, senza rivelare la sua appartenenza al popolo ebraico. Questo, fino al giorno in cui il primo visir Haman concepì il progetto di sterminare la comunità ebraica della Persia e della Media. Ester venne a conoscenza di questo progetto, grazie allo zio. Il 14 adar (sesto mese dell’anno ebraico), Ester ottenne dal suo sposo che il suo popolo fosse risparmiato e che Haman fosse giustiziato. Il fatto è raccontato nel Libro di Ester, che è anche chiamato "Megillah" che significa "rotolo". Il termine purim etimologicamente significa "estrazione a sorte", in ricordo del fatto che la data della strage era stata estratta a sorte dallo stesso Haman.
di Sergio Mercanzin
Fa risalire la sua origine all'apostolo Tommaso. È una delle chiese più antiche e venerabili. Lingua liturgica è il siriaco orientale, la più vicina alla lingua che parlava Gesù.
450.000 fedeli circa (Iraq, Iran, India, Libano, Siria, ecc.). Nel medioevo arrivava a 70 milioni di fedeli.
È sempre stata una chiesa missionaria: India, Asia Centrale, Cina.
Dal 1976 è patriarca Mar Dinka IV, nato in Iraq, vescovo in Iran, residente negli Usa.
Chiesa nestoriana (non ha accettato le definizioni del concilio di Efeso 431 sull'unica persona di Cristo, seguendo invece Nestorio, patriarca di Costantinopoli che affermava la duplicità delle persone in Cristo).
di Donato Giordano O.S.B.
Sin dall'antichità, la data del giorno in cui celebrare la Pasqua, cioè il giorno della risurrezione del Signore dalla morte, è stata causa di gravi divergenze tra le varie comunità cristiane, ognuna delle quali seguiva una diversa tradizione, fondata su una differente interpretazione del dato scritturistico.
Non basta conoscere i momenti storici che hanno portato alla separazione tra la Chiesa di Roma e quella ortodossa e sapere che il contrasto e la divisione nacquero fondamentalmente da motivi politici e culturali...
di Sergio Mercanzin
"Spagna e Russia, due nazioni incinte di Dio". L'affermazione è dello scrittore di origine romena E. M. Cioran, nella sua opera Lacrime e santi, pubblicata nel 1937 (l'anno in cui arrivò a Parigi per restarvi).
di Michele Driga
Basato su un'antica tradizione giudaica, l'anno liturgico nella Chiesa Ortodossa comincia il primo settembre e si chiude il 31 agosto, avendo come punto centrale la Santa Pasqua.
L'anno liturgico non è soltanto una commemorazione dell'intera attività del Signore, ma anche una realtà religiosa, la continuazione della vita di Cristo nella Chiesa per la nostra salvezza. Il Salvatore è l'eterno vivente nella sua Chiesa e continua ad essere la vita di tutti "perché, come dice San Paolo, quelli che vivono non vivano più per se stessi ma per Colui che è morto e risuscitato per loro" (2 Cor. 5, 15).
di Andrej Sinjavskij
Come si addice alle epoche e culture profondamente religiose, nell'antica Russia centro di tutta la vita culturale era il tempio, fondamentale punto d'incontro tra terra e cielo, uomo e Dio. Nel tempio si intrecciavano in un solo nodo i vari generi artistici, confluivano le più svariate forme della cultura e ideologia cristiane nonché della vita popolare del tempo e se ne realizzava la somma enciclopedica più esauriente dell'epoca. Questa universalità del tempio si traduce direttamente nella sua forma fisica.
Conversazione dell'archimandrita Zinon con Irina Jazykova
Padre Zinon è considerato il più grande iconografo vivente.
La conversazione si è svolta nel novembre 1995nel monastero della Trasfigurazione di Mirož (Pskov), sede della sua scuola ikonografica.
di Egon Sendler
Oggi l'immagine invade tutti i campi della vita, informa il nostro pensiero e condiziona le nostre scelte. Ma questo dilagare di immagini è segno di una pienezza o manifestazione di una mancanza? L'uomo non può accontentarsi di immagini puramente terrene. Egli sente l'esigenza di suggerire un'altra dimensione e di tradurre i valori spirituali. Questa tendenza si manifesta nell'arte profana, ma si nota in modo più netto nell'arte religiosa Essa è particolarmente forte in Occidente, dove l'immagine si limita spesso alla descrizione dei fatti senza riflettere sufficientemente il mistero. Così si spiegherebbe perché l'uomo di oggi, nella ricerca dello Spirito, si senta sempre più attratto dalle immagini dell'Oriente cristiano: dalle icone.