Questo sottolinea l’idea che è alla base del Libro di Ester: Dio conduce gli avvenimenti attraverso la Provvidenza. Un’altra caratteristica essenziale del testo sacro, è costituita dal fatto che la Megillah è il solo libro della Bibbia nel quale sono permesse le illustrazioni, poiché il nome di Dio non vi è menzionato. Dio, apparentemente assente, agisce in segreto.
Si tratta della più allegra fra le feste del calendario ebraico perchè ricorda la gravità del rischio corso e la felice soluzione.
Prima di iniziare i festeggiamenti, uomini, donne e bambini si recano in sinagoga ed ascoltano la lettura del libro di Ester. Ogni volta che viene pronunciato il nome di Haman, i fedeli si abbandonano ad un vero e proprio baccano, poiché Haman è la personificazione stessa della crudeltà e i bambini agitano delle raganelle. Gli Ebrei dell’Europa dell’Est scrivevano il nome di Haman sotto le suole delle loro scarpe e strusciavano i piedi, fino a che la scritta si cancellasse.
In occasione della festa del Purim, è usanza fare un’offerta in denaro in favore dei bisognosi e si partecipa ad un pasto abbondante e innaffiato di buon vino, il seoudsah pourim. I bambini si travestono e le maschere che hanno maggior successo sono quelle dei "cattivi".
Il cibo ha una funzione molto importante, perché le fasi principali dell’avvenimento commemorato, si sono svolte proprio durante il pasto. Vengono offerti a amici e vicini dei regali commestibili. La maggior parte dei dolci di Pourim ricordano in maniera originale Ester e Haman. Dolci che hanno la forma del Megillah, contengono frutta secca, la quale viene consumata in ricordo di Ester che secondo la tradizione non si era cibata che di semi e acqua, durante il suo soggiorno a palazzo, per mangiare kacher, senza svelare la sua religione. Alimenti bianchi di colore, simboleggiano la sua purezza; dolci in forma di tasca, di orecchio, di baffo o di dito, alludono al personaggio di Haman. Pasticcini ripieni all’interno, anch’essi, servono a completare il quadro di Purim, cioè il simbolo del segreto che deve rimanere celato.
Secondo il comandamento talmudico che impone di recitare una benedizione speciale quando una persona è sfuggita miracolosamente ad un pericolo (Ber. 54a) la comunità ebraica nel corso della sua storia ha celebrato una moltitudine di "secondi Purim" o "Purim speciali", i quali portano spesso il nome della città ove si è svolto l’avvenimento ricordato: Purim di Algeri, di Roma, di Narbonne, di Saragozza… Alcuni sono celebrati da secoli, altri sono di recente istituzione, come il Purim di Hitler, personaggio considerato alla stessa stregua di Haman. La Jewish Enciclopedia ha recensito centosette Purim istituiti durante il corso della storia, dei quali una trentina sarebbero ancora celebrati.
(Tradotto e adattato da M.Grazia Hamerl da Actualité des Religions n°47)