Formazione Religiosa

Bibbia (350)

I Padri della Chiesa non hanno elaborato una catechesi sistematica fondata sui dieci comandamenti e bisogna attendere sant’Agostino per leggere un commentario al Decalogo che sarà ripreso e ampliato dai teologi del Medioevo, come san Tommaso D’Aquino o san Bonaventura. In realtà il Decalogo è citato spesso presso i Padri greci o latini per la sua seconda parte, che concerne il prossimo, o anche in modo indiretto quando riportano il Discorso della montagna (Mt 5,21-27).
Gesù per il credente assume proporzioni più ampie di quelle segnalate in questa ricostruzione, solo che il suo di più (la "filiazione divina" e la sua attuale condizione di gloria) non è oggetto di ricerca storica ma proposta e adesione di fede.
Con la Samaritana Gesù parla, si relaziona, agisce a partire dalla forte coscienza interiore di sé e del suo essere. Da qui scaturiscono spontaneamente e senza pose parole "vere", gesti e scelte che tessono relazione, superamenti di blocchi e paure.
Luca mette in risalto l'amore compassionevole e misericordioso verso gli umili, i poveri, i sofferenti, i lontani, i peccatori. Gesù è l'icona vivente della misericordia del Padre.
Venerdì, 23 Ottobre 2015 10:24

Straniero... a chi? (Donatella Scaiola)

In modo forse per qualcuno disorientante, la Scrittura affronta un tema, in questo caso, quello dell'essere straniero, sempre in modo complesso. Abbiamo infatti visto che questa condizione può essere un valore, un problema, una risorsa, contiene in sé delle ambiguità, ecc. Questo modo di procedere dovrebbe, da una parte, scoraggiare un atto di lettura ingenuo...
Quante letture esistono della Bibbia? Una sola o infinite? Nella visione fondamentalista, vi è una sola lettura possibile. L’approccio «pluralista » prevede invece una lettura secondo significali diversi ma non reciprocamente esclusivi.
Domenica, 17 Maggio 2015 17:08

Tra fede e incomprensione (Marco Vironda)

Solo chi riconosce Gesù e chi Egli sia può seguirlo, e solo chi lo segue fino alla fine può riconoscere veramente chi Egli sia: è il paradosso dell’insegnamento di Marco.
E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona”.
La parabola guarda indietro, ma pure sollecita ad affondare lo sguardo verso il futuro, un invito a vivere con speranza l'invito al banchetto della grazia e della vita che il Signore ci rivolge ogni giorno, in attesa di partecipare per sempre al banchetto dell'Amore.
Sabato, 27 Settembre 2014 21:45

34. Apocalittica giudaica (Rinaldo Fabris)

Nella letteratura “apocalittica” il mondo e la storia sono considerati come l’ambito in cui scontrano il bene e il male, angeli e demoni, materia e spirito, oppressi e oppressori.
Indipendentemente dall'esatto rapporto con fatti storici, il racconto biblico stabilisce tra la liberazione dall'Egitto, l'Alleanza stabilita dalla Legge e il dono della Terra, legami che rischiarano il significato della Legge in generale e delle Dieci Parole in particolare.
Proprio per ottenere l'obiettivo di incoraggiamento e di rafforzamento della fede, l'Apocalisse, in quanto «rivelazione di Gesù Cristo» è fondamentalmente celebrazione della Pasqua, inno liturgico e annuncio della risurrezione avvenuta.

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