Vita nello Spirito

Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Si può sottolineare che, nella storia, l’evoluzione del culto dell’Eucaristia non è avvenuta in maniera lineare e che se certi periodi sono stati contrassegnati da un fortissimo sviluppo, altri lo sono stati di meno.

Sabato, 31 Luglio 2010 08:44

Ma fate vedere! (Michel Gourgues o.p.)

Il sale, la luce, la città: tre figure una dopo l’altra. Tre immagini utilizzate da Gesù per enunciare una stessa realtà: la fede che irraggia, una qualità di vita che attira, un certo modo di vedere e di vivere la vita che si fa contagioso.

Sabato, 31 Luglio 2010 08:35

Il Salterio (Donatella Scaiola)

Il libro dei Salmi viene chiamato in ebraico sefer rhillfm, «libro delle lodi», dalla radice ebraica hll, che significa appunto «lodare», da cui proviene il nostro «alleluia». Il nome ebraico del libro, dunque, ci dà un'indicazione relativa al contenuto: i salmi sono fondamentalmente lodi.

A testimonianza della potenza della Parola a suscitare la fede e a far nascere la Chiesa Luca dispone nel suo libro 6 discorsi missionari, assegnandone 3 a ciascuno delle grandi figure apostoliche del suo scritto: Pietro e Paolo. Il discorso riferito in At 2 è e il primo di Pietro e in assoluto la prima predica dei tempi cristiani.

Qual è la differenza tra ebraismo e giudaismo? L'uso di una differente terminologia è indice di una consapevole periodizzazione.

Divideremo il nostro argomento in tre sezioni. Nella prima seguiremo da vicino le indicazioni di Giovanni Miegge tenendo presente il suo volumetto Religious Liberty. Nella seconda esamineremo la dichiarazione del Concilio Vaticano II ed infine tracceremo alcune caratteristiche prospettive del problema, che mettono in rilievo il lento processo di maturazione della libertà religiosa.

I testi coranici costituiscono già un insieme ordinato, simile alla forma nella quale li conosciamo oggi? Difficile saperlo, in quanto non si dispone di alcun manoscritto dell’epoca. Ma è poco probabile, perché la stessa tradizione musulmana racconta che il Libro santo dell’islam è stato anche il risultato di una raccolta organizzata dopo la morte del Profeta.

Alla luce dell’unico sacerdozio di Cristo si può affermare che la vita dei cristiani ha una dimensione sacerdotale proprio in quanto culto spirituale ovvero offerta dei propri “corpi” come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio (cf Rm 12,1).

Il ripensamento complessivo della ministerialità ecclesiale comporta ragionevolmente di fuoriuscire da un’impostazione che restringa lo spettro di valutazione alla sola sfera liturgica. Si avverte inoltre l’esigenza che lo sforzo di delineare nuove figure ministeriali si liberi dal presupposto di affidarsi a criteri universali e fissati a priori

Così vedo il sacerdozio dei laici cristiani: l’animazione, in virtù della fede, delle infinite strade del mondo; i fermenti sapidi della sapienza dello spirito, affogati nella pasta a lievitarla, a darle il sapore della verità; o forse ancor più le sinapsi infinitamente protese, con totale flessibilità, al contatto con la vita, sì che essa ritrovi l’indirizzo, per quel tramite sacerdotale, della Fonte della vita.

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