Federico Garcìa Lorca è considerato uno dei più popolari poeti di lingua spagnola e uno dei principali rappresentanti del teatro moderno. La sua poesia è centrata soprattutto sui temi del destino e della morte, affondando le proprie radici nella cultura andalusa.
È questa fede e speranza nel mondo che trova forse la sua più gloriosa e efficace espressione nelle poche parole con cui il vangelo annunciò la “lieta novella” dell’avvento: “Un bambino è nato fra noi”.
Il papa eletto si trova di fronte ai drammi dell’uomo contemporaneo. Manca la fede in quest’uomo perché rifiuta di essere la guida della Chiesa di Roma? È da infedeli fare i conti con i propri limiti?
Il film si riferisce al periodo che precede il rapimento e poi l’esecuzione dei sette monaci trappisti di Tibhirine, durante la primavera del 1996, quando il cerchio si stringeva poco a poco intorno ai religiosi francesi.
Il 'Giornale d’un curato di campagna' è il romanzo più profondamente cristiano e più intensamente umano che mi è stato possibile leggere. Cristiano nel senso che qui tutte le possibilità della fiction sono messe al servizio della maniera con cui Bernanos vive il messaggio cristiano e umano...
Céline è una giovane ragazza che aspira ad una vita radicalmente votata a Dio. Sta vivendo un periodo di prova presso un monastero, ove vorrebbe prendere l’abito col nome di Hadewijch. Si sottopone a continue privazioni sia per quanto riguarda il cibo che la cura di sé.
Il tema iconografico sovente si riduce ad un problema di storia dell'arte, specificatamente dell'arte religiosa bizantina, ovvero di un fenomeno artistico che sopravvisse a se stesso ed è tuttora osservabile specialmente nel suo rampollo russo.
Colui che fu innanzi tutto il ”frate Giovanni”, predicò, con l’aiuto del suo pennello, la povertà assoluta e l’ascetismo, conformi alle virtù dell’ordine domenicano, un’arte novatrice, tutta centrata in Cristo.
Le icone del venerabile Andrej Rublëv contengono una forza di spiritualità e di grazia tale da costringere incessantemente a contemplarle, a meditarle, a comunicare interiormente e spiritualmente con esse. Quando consideriamo gli eventi o i personaggi biblici raffigurati nell'iconografia di Andrej Rublëv, vi scorgiamo un duplice strato: la presentazione che ne dà la Bibbia e la rappresentazione che ne fornisce l'iconografo.
Ad oltre 50 anni dalla pubblicazione riteniamo utile riproporre un breve testo dello scrittore tedesco Heinrich Böll, premio Nobel per la letteratura, riguardante il rapporto tra la fede cristiana e letteratura.
È possibile, fatte le dovute distinzioni, trovare non poche somiglianze tra l’Odissea e la Bibbia, se non nel genere letterario certamente in alcune delle tematiche affrontate.
L’aspetto degno dell’arte dell’agiografo sta nel fatto d’ottenere (se l’ottiene) di narrare tramite la sua iconografia la verità evangelica nel mondo, non semplicemente di raffigurare il mondo senza l’influenza in esso della Grazia Divina.
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