La musica e la morte Commento a Blok (Seconda parte)di Vladimir Zelinskij V Cosa sappiamo noi, oggi, della teologia della lingua? Pur professando la fede nel Verbo di Dio, accogliamo il discorso nostro quotidiano con indifferenza, come uno scambio di segni convenzionali. Abbiamo soggiogato la lingua alla vanità e alla schiavitù, ne abbiamo fatto espressione del nostro umano, terreno patire e affannarci. “Ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo” (Mt. 15, 18). Il mondo è profanato innanzitutto dal discorso umano, quando è usato per l'inganno, l'appropriazione, l'asservimento e la discordia. Il pathos dell'omicidio s'incarna nel…