Ogni gesto non è mai innocuo: genera un modo di percepire e percepirsi, perché tutto è simbolo, che significa e agisce in profondità nelle persone; tutto parla, dal modo si stare in piedi alle vesti del celebrante. La liturgia ha una forma e una forza: attenti a qualche ingenuità.
Gli scritti neotestamentari non hanno ancora alcuna chiara affermazione su una celebrazione annuale del mistero pasquale, anche se alcuni testi lasciano supporre che già la comunità primitiva celebrasse la festa ebraica di pasqua con senso cristiano (cfr. 1Cor 5,7 s.).
Da numerosi testi delle messe di natale è evidente che anche natale viene celebrato come una festa della nostra redenzione, anche se qui è in primo piano l’incarnazione. In effetti, ripetutamente si fa riferimento anche al mistero pasquale.
Per l’ulteriore sviluppo della domenica fu di grande importanza la legge dell’imperatore Costantino del 3 marzo 321. Essa dichiara «il venerabile giorno del sole» giorno di riposo per tutti i giudici, gli abitanti delle città e coloro che esercitano una professione
Nell'edizione italiana del Messale del 1983 sono riportate, in appendice, altre preghiere eucaristiche: la V/A, V/B, V/C, V/D, proposte dal Sinodo Svizzero negli anni '70 e da allora adottate in alcuni altri paesi tra cui l'Italia.
Questa preghiera ecaristica è stata elaborata nell'ambito della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II. Le fonti liturgiche della preghiera sono: l'anafora di san Marco evangelista; l'anafora di Giacomo il Minore e l'anafora di san Basilio di Cesarea. In particolare attinge alla prima fonte per quanto riguarda i temi della lode a Dio, della Creazione e dell'amore di Dio per il peccatore...
Questa preghiera eucaristica può essere definita "nuova", in quanto non adotta come modelli testi liturgici antichi. Chiamata anche "canone di Paolo VI", dal nome del papa che l'ha approvata (si ritiene che ne sia stato estensore materiale in massima parte il liturgista Cipriano Vagaggini).
Profeticamente, il giorno dopo la emanazione nel luglio del 2007, il card. Ruini aveva visto bene «il rischio che un motu proprio emanato per unire maggiormente la comunità cristiana fosse invece utilizzato per dividerla».
Per introdurre il nostro tema, ci sembra necessario fare anzitutto riferimento a due testi che collocano la liturgia all'interno dell'itinerario dell'iniziazione cristiana come una sua componente.
Con la preghiera eucaristica, cioè la preghiera di azione di grazie e di santificazione, ha inizio il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione. Il significato di questa preghiera è che tutta l’assemblea si unisce insieme con Cristo nel magnificare le meraviglie di Dio e nell’offrire il sacrificio.
Celebrare e presiedere l'eucaristia. Rispetto ai riti iniziali, sovrabbondanti, quelli che concludono la celebrazione si presentano alquanto striminziti.
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