Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
di Renzo Bertalot
Ci proponiamo di affrontare il tema del nostro incontro evidenziando tre momenti significativi. Innanzi tutto seguiremo le tappe del N.T. nell’individuare la figura di Gesù come fondamento della nostra vita cristiana. Si tratta di condividere con la comunità primitiva il formarsi e l’esprimersi della fede nel Signore Gesù Cristo.
di Renzo Bertalot
Ci proponiamo di richiamare rapidamente i precedenti dell'assemblea di Graz che hanno per contesto il "processo conciliare" del movimento ecumenico al XX secolo. La prospettiva nella quale ci poniamo riguarda in modo particolare il tema del rapporto con le altre religioni o "fedi viventi". In seguito ci soffermeremo, sempre tenendo presente questa prospettiva, sui documenti ai Graz per raccogliere insieme le indicazioni che ci impegneranno nelle prossime assemblee ecumeniche. Infine tracceremo alcune linee di riflessione per incoraggiare la ricerca e il dialogo.
di Renzo Bertalot
Ci troviamo, oggi, di fronte ad una vasta gamma di ecclesiologie confessionali cristiane. Sorge pertanto spontanea la domanda sul punto iniziale e determinante di tale divergenze. Bisogna inoltre chiedersi se sia in gioco la sostanza o la forma della Chiesa.
Intervento di Renzo Bertalot
L’incontro delle chiese nel dialogo ha marcato fortemente il nostro secolo e possiamo parlarne come di un momento caratterizzante, se non addirittura di un dono particolare del Signore al nostro cristianesimo attuale.
di Jean-Paul Guetny
Per le religioni abramitiche l’ospitalità è un dovere sacro: colui che viene accolto, rappresenta Dio. Come lo straniero, non si sa da dove Egli viene, "Egli chiede di essere accolto incondizionatamente, è portatore di un messaggio mai prima ascoltato né sperato…".
Leggere la realtà islamica dall’interno, analizzando elementi costitutivi e costanti storiche.
L’islam delle confraternite, soprattutto sufita, non è una religione in sé, ma è piuttosto la sua dimensione mistica. I suoi fedeli seguono infatti le stesse regole valide per qualsiasi mussulmano osservante, i cinque pilastri dell’islam.
Un paio di settimane fa i responsabili di alcune televisioni hanno pensato che il signor Adel Smith fosse persona degna e rappresentativa dei musulmani e lo hanno invitato in trasmissioni in cui venivano affrontati temi legati all'islam. Cosa dice Smith non mi interessa in questa riflessione, ciò che mi lasci a perplessa e amareggiata è il comportamento dei giornalisti: il sedicente studioso Smith fa sempre le stesse affermazioni provocatorie, da più di una decina d'anni: invitandolo la rissa è assicurata!
Uno studioso tedesco di lingue antiche rilegge il libro sacro dell'islam. Sostiene che è nato ad opera di cristiani di lingua siro-aramaica, per evangelizzare gli arabi. E lo traduce in modo nuovo.
Le comunità sud-asiatiche, di ogni appartenenza religiosa, approvano in generale la pratica dei matrimoni combinati. Il sistema ha probabilmente dei vantaggi, se i desideri dei futuri sposi sono rispettati e le considerazioni sulla dote non ne fanno una trasazione commerciale-due grandi “si”. E' l'aspetto negativo dei matrimoni combinati che, varie volte in questi ultimi anni, è stato sulla prima pagina dei giornali britannici e americani. Gli uomini delle famiglie d'origine pakistana (per esempio), inquieti nel vedere le loro figlie mescolarsi agli studenti in un edificio scolastico misto o preoccupati per le voci circolanti sull' “amico” di una figlia, di una sorella o di una nipote, regolano il problema e preservano “l'onore” della famiglia mandando la ragazza a sposarsi in Pakistan, generalmente contro la sua volontà e con perfetto sconosciuto.