Il problema che si pone oggi è come comprendere il patrimonio islamico e poter dare applicazione pratica ai suoi ideali, così da produrre modelli viventi ed efficaci che liberino la religione dalla prigionia delle tradizioni che hanno acquisito una nota di sacralità.
La fissazione per iscritto delle parole della Rivelazione che il Profeta ricevette ha conosciuto una storia sulla quale, nonostante le apparenze, la luce è lungi dall'essere fatta, sia per gli autori musulmani classici, sia per gli studiosi contemporanei.
Islam: il Paradiso nel Corano. Viaggio nell’allegoria della beatitudine. Un Eden dove scorrono latte e miele... Da prendere alla lettera? No: Dio parla per parabole.
Abdullahi Ahmed An-Na’im è docente di diritto negli Stati Uniti e studioso della religione islamica. Egli invita a riformare la sharia partendo dal Corano stesso. E invita a individuare nel libro sacro i passaggi che condannano la violenza e il fanatismo, promovendo la convivenza. Necessario demistificare lo SI, che non è altro che una organizzazione criminale.
Molti artisti musulmani, per la loro fede in Dio, ci hanno dimostrato come la poetica dell'ascolto, il rispetto del genius loci e della dignità umana, la meditazione, l'insegnamento e le azioni per la pace, possono essere tradotti in espressione artistiche e creative che provocano profonde emozioni e ammirazione. Questi caratteristiche sono comuni a quelle di artisti di altre fedi.
Gli insegnamenti coranici occupano uno spazio essenziale nella cultura musulmana. Continuamente letto e riletto, il suo testo fornisce spesso gli argomenti decisivi di tesi politiche o di dotte controversie, a meno che non vi si cerchi il riflesso di una personale posizione mistica. La diversità di queste letture è dovuta probabilmente alla potenzialità metaforica della lingua araba il cui abbondante vocabolario e la ricchezza lessicale permettono di suggerire più interpretazioni dello stesso passaggio.
Il Corano si rifà sempre a "Dio clemente e misericordioso" ed invita alla prudenza, alla moderazione, alla generosità, al perdono. I piaceri corporali e terreni non sono negati: devono essere perseguiti da ogni individuo con equità e legalità.
Per il maestro sufi Faouzi Skali la conoscenza profonda dei testi sacri è il primo antidoto all’estremismo religioso.
Nella prova del digiuno è più importante il significato spirituale rispetto a quello materiale, per il fatto che l'uomo obbedisce a un ordine divino. Egli impara a tenere sotto controllo i suoi desideri fisici e supera la sua natura umana.