Atti 15:
il cosiddetto "Concilio di Gerusalemme"
di Don Filippo Morlacchi
"Il" nodo irrisolto della storiografia paolina
Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Il ritorno e la costituzione dei presbiteri
Perché Paolo e Barnaba, giunti a Derbe, non tornano ad Antiochia per la via più facile (cioè le "Porte cilicie", un valico assai più facile, e poi Tarso, e da lì, agevolmente, Antiochia)? Perché le comunità fondate non avevano ancora una struttura istituzionale. Ritornano dunque nei luoghi già avangelizzati e costituiscono degli anziani (presbiteri, sacerdoti), forse con l’imposizione delle mani (cheirotonésantes, 14,23). È l’inizio delle comunità cristiane strutturate, relativamente autonome dagli apostoli. Tornati ad Antiochia, narrano come Dio "aveva aperto ai pagani la porta della fede" (14,28). Proprio questa apertura schiuderà nuovi scenari e nuovi problemi; ne scaturirà la "disputa di Antiochia" ed il "concilio di Gerusalemme" (At 15).
Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Iconio; Listra e l'equivoco licaonio; Derbe
Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Antochia di Pisidia
Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
L'invio in missione: Cipro
Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Antefatti
Si collauda la "coppia Barnaba- Saulo": vengono mandati insieme a portare aiuti alla Chiesa madre di Gerusalemme ("viaggio delle collette": At 11,30). Barnaba, figura di spicco nella prima evangelizzazione, era un Giudeo, un Levita; con origini a Cipro, anche se faceva parte della chiesa di Gerusalemme fin dall'inizio. Marco ("Giovanni, detto Marco"), di Gerusalemme, era suo cugino (Col 4,10). Presentò Paolo, appena convertito, agli apostoli quando tutti pensavano che fosse una spia (At 9,27). Paolo gli si affiancò agli inizi del suo ministero.
Persecuzione a Gerusalemme: Erode Agrippa (il nonno era Erode il Grande, quello della nascita di Gesù; lo zio era Erode Antipa, quello della morte di Gesù) scatena una persecuzione "anticristiana" per favorire i giudei. Nel 44 viene ucciso Giacomo il maggiore (At 12,2). Pietro viene imprigionato, ma è liberato miracolosamente da un angelo (At 12,7ss). Si rifugia a casa di Giovanni-Marco, cugino di Barnaba.
Morto improvvisamente Erode (At 12,23), Barnaba e Saulo tornano ad Antiochia portando con sé Giovanni-Marco.
La figura di Saulo - Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Proposta di cronologia paolina
Per la datazione della vita di Paolo ci si serve si alcuni riferimenti sicuri:
25-30 Saulo lascia Tarso e va a studiare a Gerusalemme da Gamaliele
33-35 Martirio di Stefano
34-35 Conversione di Paolo a Damasco; si ritira in Arabia (Gal 1,15-17)
37-38 Primo viaggio di Paolo a Gerusalemme per 15 giorni, al fine di vedere Cefa e Giacomo (Gal 1,18-21)
39 Fuga da Damasco
41 Visione di Paolo (2Cor 12,2)
43? Martirio di Giacomo fratello di Giovanni
46 Il primo viaggio missionario di Paolo (fino al 49) insieme a Barnaba [At 13-14]: Cipro, Perge, Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, Derbe.
49 Concilio a Gerusalemme. Paolo vi partecipa; poi torna ad Antiochia con Barnaba.
49 (inverno) Incidente di Antiochia tra Paolo da una parte e Pietro e Barnaba dall’altra (Gal 2,11-21)
50 Il secondo viaggio missionario (fino al 52) [At 15,36 - 18,22]: Paolo litiga con Barnaba, e porta con sé Sila (Silvano): Derbe, Listra, Iconio, Antiochia di Pisidia. Visione: "passa in Macedonia!". Samotracia, Neapoli, Filippi, Tessalonica, Atene, Corinto.
50/51 1 e 2 Tessalonicesi
52 (estate-autunno) A Corinto Paolo è condotto davanti a Gallione, proconsole d’Acaia. Poi Antiochia, Efeso, Cesarea, Gerusalemme.
53 L'inizio del terzo viaggio missionario [At 18,23 – 21,14]. Efeso (per via di terra, passando per la Galazia)
54-56 Soggiorno di Paolo ad Efeso
54 1 Corinzi
55 2 Corinzi
56 Galati; Romani
57 Partenza per Troade, Asso, Mitilene, Mileto (discorso agli anziani di Efeso).
58 Paolo va a Gerusalemme; viene arrestato.
58/59 Paolo prigioniero a Cesarea (fino al 60)
60 Appello a Cesare presso il nuovo procuratore Festo e partenza per Roma
62 (?) Arrivo a Roma
62 Paolo prigioniero a Roma
62 Efesini, Filippesi, Colossesi, Filemone
62? Martirio di Giacomo fratello di Gesù
64 Paolo liberato da prigione?
66 Martirio di Paolo e Pietro a Roma?
La figura di Saulo - Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Paolo, il giudaismo farisaico e il mondo greco
Alcuni autori hanno voluto vedere un contrasto insanabile tra Saulo, lo zelante fariseo, e Paolo, il seguace di Cristo. È più conforme ai dati storici leggere la storia di Paolo – senza trascurare la straordinarietà dell’esperienza di Damasco – nella continuità tra la sua fede giudaica e la sua appartenenza cristiana. In questa linea, testo di riferimento è oggi F. Rossi de Gasperis, Paolo di Tarso evangelo di Gesù, Lipa, Roma 1998. Ecco le conclusioni del lavoro (pp. 112ss):
[Secondo molti autori] l’apostolo sarebbe stato un uomo dilaniato e schiaffeggiato dalla sua doppia identità: Saulo-Paolo (cfr 2Cor 12,7-8). Senza cedere a semplicismi affrettati, e senza entrare nell’analisi dei contenuti delle lettere paoline, ma concentrandoci unicamente sulla sua persona, abbiamo cercato di mostrare qui che la vicenda spirituale e teologica di Paolo è forse molto più lineare di quanto non venga più spesso presentata. E ciò anche riconoscendo in lui una psicologia complessa e tempestosa.
Senza confonderlo con il giudaismo rabbinico, che gli è posteriore [e che, dopo la distruzione del tempio nel 70, dopo il Sinodo di Javne e la distruzione di Gerusalemme nel 135 si è arroccato su posizioni più rigidamente conservatrici a proposito dell’osservanza della legge, ndr], ci è sembrato che il giudaismo farisaico prerabbinico, che era il suo, abbia preparato, almeno inizialmente, Saulo – una volta che gli si fosse imposta la risurrezione gloriosa e la signoria messianica di Gesù, il Natzoreo, - ad aprirsi alla buona notizia e alla missione universale dell’evangelo. Di tale evangelo, del Gesù storico, risorto, Messia e Signore, Paolo è stato e rimane uno dei testimoni, degli araldi e dei teologi più considerevoli.
Giudeo della diaspora ellenistica che si sente a suo agio nella lingua e nel mondo greco (cfr At 21,37-39) e, insieme, ebreo da ebrei, educato e formato a Gerusalemme come un fariseo appassionato della Torah, Paolo, dopo l’evento di Damasco, è cresciuto in ogni cosa, in perfetta coerenza e trasfigurata continuità con la sua fede e la sua morale di "fariseo discepolo del suo Messia e Signore", fino alla piena maturità della statura di Cristo in lui (cfr Ef 4,11-16). Lungi dal riconoscerlo come un uomo spiritualmente dilaniato tra due poli opposto, ci sembra di poterlo ammirare […] come un uomo pienamente integrato e compiuto nella sua identità di fariseo divenuto, più che mai, se stesso nella sequela di discepolo supremamente innamorato del suo Maestro (cfr Fil 3,13-14; Rm 1,1-4). Lungi dall’aver "inventato una nuova religione", Paolo ci appare oggi come un testimone straordinario della continuità trasfigurata tra l’Alleanza antica – dei Padri e del Sinai – e la nuova, iniziatasi con il ritorno dall’esilio babilonese e cominciata a compiersi in Gesù al tempo degli apostoli e degli evangelisti, tra un giudaismo diasporico e insieme palestinese del primo secolo e la fede in Gesù, che egli condivide con tutto coloro che hanno creduto alle manifestazioni del Messia risorto e alla predicazione della Chiesa di Gerusalemme.
La figura di Saulo - Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Paolo è il nome greco di Saulo, nome che prese durante il suo primo viaggio missionario (At 13,9). Era della tribù di Beniamino, e un fariseo zelante. Nacque a Tarso, cittadino romano, ma fu educato a Gerusalemme sotto Gamaliele (Rm 11,1; Fil 3,5-6; Gal 1,14; At 23,6; 16,37; 21,39; 26,5; 22,3).
Atti 10-11: l'apertura di Pietro ai pagani
di Don Filippo Morlacchi
Schema sintetico
I | II | III | IV | V | VI | VII |
Visione di Cornelio a Cesarea | Visione di Pietro a Joppe | Arrivo dei messaggeri di Cornelio a Joppe | Incontro di Pietro e Cornelio a cesarea | Discorso di Pietro a Cesarea | Discesa dello Spirito e battesimo | Discorso di Pietro a Gerusalemme |
10,1-8 | 9-16 | 17-23 | 24-33 | 34-43 | 44-48 | 11,1-18 |