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Mercoledì, 01 Giugno 2011 10:26

Teologia dell'Antico Testamento. Conclusione

L’uso dell’A.T. nel N. è certo un problema teologico, ma non un problema della teologia dell’A.T. Mi sembra che il teologo dell’A.T. dovrebbe abdicare alla propria libertà se accettasse questo problema.

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In questo capitolo parleremo di un certo numero di argomenti che, in genere, vengono trattati sotto il titolo  di “messianismo”.  Io non userò questo termine, perché non sono d’accordo con i presupposti che il suo uso implicherebbe.

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Il fatto che la politica e la società dovessero essere formalmente religiose non era tipico soltanto di Israele, anche se speriamo di riuscire a dimostrare che Israele aveva un modo suo proprio di associare la religione alla politica e alla società.

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Giovedì, 04 Novembre 2010 21:53

Teologia dell'Antico Testamento. Cap. 5. La sapienza

La letteratura sapienziale è uno dei più antiche generi letterari conosciuti. Esempi di letteratura sapienziale risalgono al terzo millennio a.C. per quanto riguarda l’Egitto, e fino al secondo millennio a.C. per quanto riguarda la Mesopotamia. La letteratura sapienziale è anche uno dei generi più profani della letteratura antica; i riferimenti agli dèi e alla religione sono rari

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Mercoledì, 01 Settembre 2010 20:16

Teologia dell'Antico Testamento. Cap. 4 La natura

Bisogna studiare l’esperienza israelitica di Dio, innanzitutto nella storia; gli Israeliti però fecero l’esperienza di Dio anche nella natura, e in questo caso subirono l’influsso delle credenze di altri popoli in misura molto maggiore che nel precedente.

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Mercoledì, 02 Giugno 2010 18:59

Teologia dell'Antico Testamento. Cap. 3 La storia

Le tre religioni storiche sperimentano Dio nella storia, invece che nella natura.  Il termine storia viene usato in due sensi: sia come avvenimento sia come documento di avvenimenti; per esperienza di Dio nella storia intendiamo esperienza di Dio negli avvenimenti; ma parlando di teologia della storia nell’A.T. intendiamo la teologia del documento degli avvenimenti.

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La teologia dell’ispirazione quindi non appartiene alla teologia dell’A.T. se non per la parte che concerne l’ispirazione del profeta. Appartiene invece alla teologia del N.T.

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È necessario esaminare le diversità delle caratteristiche dei singoli profeti per riassumere l’esperienza di Jahweh da parte di Israele testimoniata dalla parola dei profeti.

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I problemi dell’ispirazione profetica sono stati generalmente trattati in modo univoco per tutti i profeti. Forse dovremmo ammettere la possibilità che il problema sia trattato separatamente per ciascun profeta; il materiale fornito dall’A.T. non è tale da permettere al teologo di formare un concetto generale di “ispirazione profetica” che sia valido per ciascuno dei profeti.

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I libri profetici sono considerati dalla maggior parte dei critici moderni il punto più alto della rivelazione, dell’esperienza religiosa di Israele e della Teologia dell’Antico Testamento. Eppure è difficile delineare le origini della rivelazione profetica. Ciò che si conosce della profezia più antica indica che il punto più alto della rivelazione biblica proviene da origini umili e persino poco dignitose.

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