Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
La mistica affonda le sue radici proprio nella meditazione teologica. Senza dubbio essa, nel processo di sviluppo soprattutto dalla fine del II secolo dell'Egira in poi, ha subito l'influsso gnostico e filosofico di altre culture. Ciò nonostante, principalmente grazie alla ricchezza spirituale caratteristica dell'Islam, ha potuto sempre conservare il proprio aspetto originario. Nella mistica islamica si possono individuare due aspetti, uno teorico e un altro pratico.
Vivere quest'anno all'insegna del messaggio paolino è, per noi monaci e monache, occasione preziosa per riaccostarci al testo della nostra Regola, interrogando san Benedetto circa la sua sintonia con il grande san Paolo che è, per lui, l'Apostolo per antonomasia.
Ormai sembra un ritornello: per Paolo l'uomo ha senso solo in riferimento alla novità costituita da Cristo. Senza di lui la condizione umana è la schiavitù; la partecipazione alla Pasqua di Cristo è la libertà.
Se la preghiera si trova al centro della fede ortodossa, il monachesimo costituisce il nucleo della vita spirituale della Chiesa. La parola stessa “ortodossia” significa glorificazione (di Dio) “buona e giusta”. Perciò il monachesimo è visto prima di tutto come un modo diretto, più chiaro e ovvio di dedicare la propria vita a Dio, di trovare un porto sicuro per la propria anima e di riempirla con la celebrazione ininterrotta, con la supplica e la lode.
In questa prima scheda ci soffermiamo su quattro brevi testi dell' Antico Testamento che ci permettono di avviare la riflessione sullo Spirito Santo, il suo progressivo rivelarsi e la sua azione. Iniziamo da alcuni brani del libro di Isaia e da un testo di Ezechiele.
Tra le opere di misericordia il "dar da mangiare agli affamati". Nella Scrittura li si dice beati non perché hanno fame ma perché saranno saziati. L'accesso al cibo non è solo un bisogno elementare, ma un diritto fondamentale di ogni persona umana.
Si vous refusez d'être parmi vos frères perdus, d'être incarné comme eux, d'être exposé aux mêmes périls, aux mêmes pièges, aux mêmes trahisons, aux mêmes désespoirs, - si vous refusez d'être dans le lieu même qui a été touché par le péché - , vous n'êtes pas à la suite de Jésus-Christ qui a été envoyé à cet endroit par le Père.
La théologie ne naît pas de la connaissance froide et abstraite d’une réalité objectivée, qui est là en face de nous, mais d’un contact personnel et rapproché avec Dieu, qui nous comble et nous enveloppe de son être et de son action. Parler de théologie comme science ce n’est pas pour dire qu’elle vient d’une mesure rigoureusement aseptique des qualités de Dieu vu en lui même, mais que c’est le fruit de cet embrassement vivifiant de l’amour divin.
Quisiera desarrollar esta idea en tres puntos, muy sencillos: I. La constatación de que la «teología», como suele entenderse, tiene una vida vegetativa y es irrelevante para la vida humana. II. Aventurar una hipótesis sobre el Por qué? III. Preguntarme sobre su posible resurrección.
Although Christ proclaims, “Blessed are the peacemakers, for they shall be called the children of God,” too often we see the children of the Church embroiled in destructive conflict and controversy. Has there ever been a parish council free from conflict?