Sotto area: “Meditazione”
Tema: “Contributi sulla Meditazione”
D) IL COMANDAMENTO DELL’AMORE
- I grandi maestri, al termine della vita, hanno lasciato un messaggio riassuntivo del loro insegnamento. Budda lascia una dottrina di annientamento e di liberazione. Famoso il suo detto: “spegnere in noi ogni desiderio”. Socrate esorta a cercare la verità, la salvezza nell’uomo, nella sua coscienza, capace di discernere la verità e giungere al bene. Gesù li supera tutti. Il suo messaggio per la liberazione dell’uomo è ben più che una dottrina: è una vita che si comunica; ed è ben più che uno sforzo umano: è l’amore di Dio che entra nell’uomo e lo invade. San Giovanni lo esprime così nella sua prima lettera: ‘Dio è amore. Chi vive nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1 Gv)
Sotto area: “Meditazione”
Tema: “Contributi sulla Meditazione”
C) Incontro con il Vangelo di Luca:
GESÙ E I POVERI
Nell’incontro precedente dicevamo che i segni del Regno di Dio che viene, i segni che mostrano il volto inimmaginabile di Dio... sono quelli che Gesù manifesta tra malati, poveri e peccatori. I gesti e le parole che Gesù rivolge loro, raccontano il cuore di Dio, del suo Abbà. Oggi fisseremo la nostra attenzione sull’incontro di Gesù con i poveri e quindi sul rapporto di ciascuno di noi con i beni della vita.
C) Incontro con il Vangelo di Luca:
GESÙ E I MALATI
Il nostro itinerario nel Vangelo di Luca è iniziato con un incontro assolutamente particolare, quello tra Gesù e il Battista. Riprendiamo un passaggio molto importante. Il Battista si trova in carcere e sente le prime notizie che riguardano Gesù e la sua attività. Esse suscitano la perplessità di Giovanni, che manda a chiedere dai suoi seguaci: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?»
C) Incontro con il Vangelo di Luca:
Gesù e i discepoli
Nel nostro itinerario attraverso il Vangelo di Luca, il primo personaggio che ci ha raccontato il suo incontro con Gesù, è stato Giovanni il Battista. Proprio da qui il Signore ha mosso i primi passi della sua vita pubblica ed ha manifestato al mondo la verità del Regno di Dio: la cura appassionata per la vita degli uomini.
A modo di sintesi raccogliamo la solenne proclamazione nella sinagoga di Nazaret:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Lc 4,18-19
C) Incontro con il Vangelo di Luca
Gesù e il Battista
Percorsi formativi “Città dei Ragazzi”
don Gasparino
Per accostare la Parola di Dio si può cominciare in molti modi, attraverso diversi approcci... Noi cercheremo di avere un “incontro immediato” con le pagine sacre. Rivolgiamo la nostra attenzione direttamente al Vangelo e concentriamo lo sguardo a quello che in sostanza è il cuore della nostra fede cristiana.
Gesù di Nazaret: chi è, ciò che ha fatto e detto.
B) IMPARIAMO A PREGARE - IV
B) A te grido Signore,
non restare in silenzio,
mio Dio
Questa supplica accorata del salmo 27 è una delle tante preghiere di domanda di cui è intessuto il libro dei salmi. In diverse forme, lungo tutta la Bibbia noi troviamo questo grido di supplica che, in mille situazioni di estremo bisogno, si innalza Dio.
Possiamo citare qualche esempio:
> Genesi 32 - Giacobbe grida a Dio per la paura di Esau
> Esodo 32,7-14 - Mosè supplica il perdono per il popolo
> 1 Samuele 1 - Anna piange e prega per poter avere un figlio
> Ester 4,1 7ss - Mardocheo ed Ester pregano nella loro angoscia.A volte è tutto il popolo che, nella prova, implora l’intervento di Dio, altre volte è un profeta... o un re a nome del popolo, altre ancora è un uomo, una donna senza particolari missioni. Ma sempre la supplica nasce da situazioni concrete di dolore, possiamo dire da cuori che sanguinano o che tremano di paura.
B) IMPARIAMO A PREGARE - III
B) -3- UN’ALLEANZA DI AMORE
PER PREGARE DA FIGLI
Il mese scorso ci siamo fermati a riflettere sul ruolo del silenzio nella preghiera e su come gestire le distrazioni. Abbiamo visto che al centro del silenzio non c’è il vuoto, lo zero del pensiero e delle emozioni, ma una comunione. Noi dunque cerchiamo e stimiamo il silenzio per entrare in un’alleanza, per vivere un incontro.
Questo incontro con il Signore che avviene sul terreno sacro della Parola di Dio e della nostra vita può realizzarsi solo grazie al dono dello Spirito Santo che dimora e opera in noi. E’ lui il segreto della preghiera. E’ lui la nostra fiducia su cui possiamo sempre contare. E’ difficile che esageriamo il ruolo dello Spirito Santo nella nostra preghiera e nella nostra vita. Piuttosto siamo un po’ tutti portati a trascurare la presenza del suo mistero che vive in noi. Eppure dobbiamo renderci conto che senza lo Spirito non possiamo muovere un solo passo verso la nostra alleanza con Gesù e con il Padre.
Tema: “Contributi sulla Meditazione”
B) IMPARIAMO A PREGARE- II
DAL SILENZIO DEL CUORE
UN GRIDO DI FIDUCIA
“Credo che attualmente, nella Chiesa cattolica e anche in altre Chiese, si attraversi una crisi di interiorità e di vuoto spirituale. Ho l’impressione che molti uomini non raggiungano più il loro spazio interiore.., per incontrarsi con se stessi, per fare chiarezza e mettere ordine nella vita. Si ha paura del silenzio! Dappertutto occorre una musica di sottofondo... eppure il silenzio è il respiro della persona, per ascoltare e per vivere”.
(J.M.R. Tillard)
Questa lunga citazione è di un teologo domenicano che ha speso la sua vita per il dialogo tra le Chiese cristiane.
Meditazione e Preghiera
a cura del Centro di Spiritualità
“Città dei Ragazzi”
di P. Andrea Gasparino
B) IMPARIAMO A PREGARE
Percorsi formativi “Città dei Ragazzi
B) -1- VUOI SCOPRIRE LA PREGHIERA?
Possiamo iniziare il nostro cammino di preghiera con una domanda che ci ferisce: perché tanti cristiani non pregano... o non pregano più? Uno dei motivi è certamente questo: nessuno li ha aiutati a scoprire la bellezza e la serietà della preghiera vera. Nessuno ha insegnato loro un cammino dosato per i primi passi, né li ha sostenuti nell’approfondire successivamente il cammino. E così la preghiera è diventata per qualcuno una recita di formule più o meno vuote, per altri una specie di magia per situazioni di emergenza... per altri ancora una pratica adatta solo ai bambini del catechismo. Di qui all’abbandono della preghiera il passo è breve.
Eppure la sete di preghiera, la sete di una comunione profonda e assoluta, è presente nel cuore di ogni persona.