L’uso dell’A.T. nel N. è certo un problema teologico, ma non un problema della teologia dell’A.T. Mi sembra che il teologo dell’A.T. dovrebbe abdicare alla propria libertà se accettasse questo problema.
In questo capitolo parleremo di un certo numero di argomenti che, in genere, vengono trattati sotto il titolo di “messianismo”. Io non userò questo termine, perché non sono d’accordo con i presupposti che il suo uso implicherebbe.
Il fatto che la politica e la società dovessero essere formalmente religiose non era tipico soltanto di Israele, anche se speriamo di riuscire a dimostrare che Israele aveva un modo suo proprio di associare la religione alla politica e alla società.
La letteratura sapienziale è uno dei più antiche generi letterari conosciuti. Esempi di letteratura sapienziale risalgono al terzo millennio a.C. per quanto riguarda l’Egitto, e fino al secondo millennio a.C. per quanto riguarda la Mesopotamia. La letteratura sapienziale è anche uno dei generi più profani della letteratura antica; i riferimenti agli dèi e alla religione sono rari
Bisogna studiare l’esperienza israelitica di Dio, innanzitutto nella storia; gli Israeliti però fecero l’esperienza di Dio anche nella natura, e in questo caso subirono l’influsso delle credenze di altri popoli in misura molto maggiore che nel precedente.
Le tre religioni storiche sperimentano Dio nella storia, invece che nella natura. Il termine storia viene usato in due sensi: sia come avvenimento sia come documento di avvenimenti; per esperienza di Dio nella storia intendiamo esperienza di Dio negli avvenimenti; ma parlando di teologia della storia nell’A.T. intendiamo la teologia del documento degli avvenimenti.
La teologia dell’ispirazione quindi non appartiene alla teologia dell’A.T. se non per la parte che concerne l’ispirazione del profeta. Appartiene invece alla teologia del N.T.
È necessario esaminare le diversità delle caratteristiche dei singoli profeti per riassumere l’esperienza di Jahweh da parte di Israele testimoniata dalla parola dei profeti.
I problemi dell’ispirazione profetica sono stati generalmente trattati in modo univoco per tutti i profeti. Forse dovremmo ammettere la possibilità che il problema sia trattato separatamente per ciascun profeta; il materiale fornito dall’A.T. non è tale da permettere al teologo di formare un concetto generale di “ispirazione profetica” che sia valido per ciascuno dei profeti.
I libri profetici sono considerati dalla maggior parte dei critici moderni il punto più alto della rivelazione, dell’esperienza religiosa di Israele e della Teologia dell’Antico Testamento. Eppure è difficile delineare le origini della rivelazione profetica. Ciò che si conosce della profezia più antica indica che il punto più alto della rivelazione biblica proviene da origini umili e persino poco dignitose.