Che cosa cambierebbe allora se il Magnificat non fosse di Maria ma di Elisabetta? Se dovessimo ammettere che la prima generazione cristiana l’aveva attribuito non alla madre del Cristo, ma alla madre del Battista? È intuibile che ammetterlo sarebbe un danno per i teologi e i devoti impegnati a esaltare l’eccezionalità della figura di Maria...
Le finalità di questi scritti non sono certamente quelle di fornire informazioni storiche (sebbene alcuni elementi possano essere letti anche in questa ottica), ma neppure quelle di divertire con invenzioni fantasiose e bizzarre, come si potrebbe a volte credere: piuttosto, la prospettiva è teologica e dottrinale.
Tat'jana Goriceva (n. 1947) già del «Gruppo 37» di Leningrado è stata anche redattrice di due riviste «femministe», «La donna in Russia» e «Marija». L'articolo è apparso sul n. 1 di «Marija» (1979), il cui titolo si richiama esplicitamente alla Madonna, modello di «femminismo».
Quando ci rivolgiamo a Maria, non possiamo non cogliere infatti quei tratti misericordiosi che hanno segnato il suo cammino e interpellano il nostro.
Proponiamo qui non un trattato di teologia o riflessioni sulla spiritualità mariana, ma un insolito racconto letterario, di un autore russo di origini ebraiche...
Maria, madre di misericordia, ci permette di scoprire l'Eva primitiva, la madre dei viventi. Il parto materno della Chiesa e di Maria ci ricorda la nostra comune origine: siamo i figli di Eva. Ci rimanda all'unica paternità di Dio, nostro Creatore, che ci ha costituito tutti fratelli e sorelle gli uni degli altri.
Tutto ciò che qui si dirà di Maria e di Elisabetta all'interno dell'episodio della Visitazione intende riferirsi non a ciò che realmente accadde, vale a dire al «primo livello», ma a quello che Luca racconta e alle caratteristiche dei due personaggi quali sono delineate da lui.
In maniera sbrigativa alcuni dicono che tutto è stato facile per Maria, a motivo dei privilegi di grazia. La sua fede invece è esemplare per ogni credente, valida e attuale anche per noi oggi: un ascolto della Parola attivo, che tiene aperta un'attesa di cui si aspetta il compimento.
I segni di speranza nella vita di Maria: perché la figura di Maria può essere vista come portatrice di un’idea di speranza.
Una componente base della spiritualità mariologica, un segno di vera conoscenza, esperienza di Maria è dunque la “povertà” spirituale che è in pratica: fede, abbandono, umiltà, confidenza e spirito di collaborazione...