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Sabato, 13 Novembre 2004 16:22

Il linguaggio del corpi nel Cantico dei cantici (Tony Piccin)

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IL LINGUAGGIO DEL CORPO

NEL "CANTICO DEI CANTICI"

Soffermarsi su alcuni versi senza aver presente tutto lo sviluppo poetico di questo libro della Bibbia può far sorridere per la stravaganza delle immagini usate. Perciò cercheremo di capirne alcune, traducendole in linguaggio corrente, posandoci qua e là come farfalle, mantenendo tuttavia il filone narrativo.

Il Cantico non ha alcuna preoccupazione etica, è la descrizione dell’amore tra l’uomo e la donna. Presenta il tentativo della donna di farsi amare dall’uomo e quello dell’uomo di dimostrare alla donna il suo amore forte ed impulsivo.

(Ct 1,1) "Cantico dei Cantici": significa "Il più bel canto". Davvero non c’è canto più bello, più esaltante, più forte di quello dell’"amore". Per esso la vita continua da millenni nel mondo.

: significa "Il più bel canto". Davvero non c’è canto più bello, più esaltante, più forte di quello dell’"amore". Per esso la vita continua da millenni nel mondo.

(Ct 1,2) "Mi baci con i baci della sua bocca!". La parola "bacio" significa in ebraico "respiro": baciare l’altro è come trasmettergli la vita. È il gesto con il quale Dio trasmette la vita all’Adaham alle origini del mondo.

. La parola "bacio" significa in ebraico "respiro": baciare l’altro è come trasmettergli la vita. È il gesto con il quale Dio trasmette la vita all’Adaham alle origini del mondo.

(Ct 1,2) "Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi...". Il vino ubriaca, anche l’innamorarsi è una sorta di ubriacatura che permette di essere veraci, immediati, spontanei; di vivere l’esperienza amorosa senza calcolo prima ancora di valutarla con il freddo ragionamento, perché è esaltante.

. Il vino ubriaca, anche l’innamorarsi è una sorta di ubriacatura che permette di essere veraci, immediati, spontanei; di vivere l’esperienza amorosa senza calcolo prima ancora di valutarla con il freddo ragionamento, perché è esaltante.

(Ct 1,4) "A ragione le ragazze ti amano!". Le ragazze rimangono incantate davanti a lui, ma lui ha scelto me. Ecco ciò che fa gioire. Nella cerimonia delle nozze ci esprimiamo proprio in questo modo: "Prendo te", ossia ho posato la mia attenzione su di te, ti ho scelto fra tanti e tante che potevo scegliere.

. Le ragazze rimangono incantate davanti a lui, ma lui ha scelto me. Ecco ciò che fa gioire. Nella cerimonia delle nozze ci esprimiamo proprio in questo modo: "Prendo te", ossia ho posato la mia attenzione su di te, ti ho scelto fra tanti e tante che potevo scegliere.

(Ct 1,5) "Bruna sono, ma bella!". Lei si guarda allo specchio per prepararsi per l’incontro, ma lo specchio le riflette anche dei limiti (specchiandoci nell’altro ci si accorge dei propri lati negativi). Ha la pelle scura (non ci aveva fatto caso prima, la differenza si nota accanto a lui), e questo non è il massimo della bellezza per il mondo orientale. Si tratta non tanto dell’aspetto esteriore, ma della paura di non avere le qualità sufficienti per saper corrispondere all’amore, per essere alla pari.

. Lei si guarda allo specchio per prepararsi per l’incontro, ma lo specchio le riflette anche dei limiti (specchiandoci nell’altro ci si accorge dei propri lati negativi). Ha la pelle scura (non ci aveva fatto caso prima, la differenza si nota accanto a lui), e questo non è il massimo della bellezza per il mondo orientale. Si tratta non tanto dell’aspetto esteriore, ma della paura di non avere le qualità sufficienti per saper corrispondere all’amore, per essere alla pari.

(Ct 1,8) "Segui le orme del gregge...". Vai. Esci. Il termine ebraico esprime il concetto "va’ fuori da te stessa". Per amare occorre uscire e rischiare, non rimanere ripiegati narcisisticamente su se stessi, o timidamente segregati.

. Vai. Esci. Il termine ebraico esprime il concetto "va’ fuori da te stessa". Per amare occorre uscire e rischiare, non rimanere ripiegati narcisisticamente su se stessi, o timidamente segregati.

(Ct 1,12) "Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo...". Sembra esprimere tutta l’affettività dell’incontro, la ricchezza di emozioni: sono uno accanto all’altra, si ammirano, si accarezzano, parlano.

. Sembra esprimere tutta l’affettività dell’incontro, la ricchezza di emozioni: sono uno accanto all’altra, si ammirano, si accarezzano, parlano.

(Ct3,5) "Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme (...) non destate, non scuotete dal sonno l’amata...". Come vorremmo vivere sempre nel sogno, nell’idealizzazione! Ma così non si ama l’altro, si ama solo se stessi.

. Come vorremmo vivere sempre nel sogno, nell’idealizzazione! Ma così non si ama l’altro, si ama solo se stessi.

(Ct5,2) "lo dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa...". Ma allora l’incontro non è ancora avvenuto; quanto fin qui è stato detto è solo fantasia di lei, un’immaginazione così forte da sembrare realtà.

. Ma allora l’incontro non è ancora avvenuto; quanto fin qui è stato detto è solo fantasia di lei, un’immaginazione così forte da sembrare realtà.

(Ct 5,3) "Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli?". Ora appare tutta la contraddizione dell’incontro reale. Nel sogno, nell’immaginazione tutto è scontato, tutto è semplice perché ci siamo costruiti un "altro" ad immagine di noi stessi, secondo i nostri desideri, secondo i nostri bisogni; quando poi ci si trova a tu per tu le parole non escono, i gesti sono impacciati, non siamo disposti ad abbandonare le nostre piccole pigrizie... L’amore bussa e ribussa alla porta, poi si stanca e se ne va. Rimane allora una grande delusione.

. Ora appare tutta la contraddizione dell’incontro reale. Nel sogno, nell’immaginazione tutto è scontato, tutto è semplice perché ci siamo costruiti un "altro" ad immagine di noi stessi, secondo i nostri desideri, secondo i nostri bisogni; quando poi ci si trova a tu per tu le parole non escono, i gesti sono impacciati, non siamo disposti ad abbandonare le nostre piccole pigrizie... L’amore bussa e ribussa alla porta, poi si stanca e se ne va. Rimane allora una grande delusione.

(Ct 5,6) "Ho aperto allora al mio diletto ma il mio diletto già se n’era andato...". Corre allora a cercarlo. Si ricorda delle amiche e le invita ad aiutarla a cercare e quelle le rispondono:

. Corre allora a cercarlo. Si ricorda delle amiche e le invita ad aiutarla a cercare e quelle le rispondono:

(Ct 5,9) "Che ha il tuo diletto di diverso da un altro?". Non preoccuparti tanto, le dicono, ne troverai un altro. Sembra strano, ma solo quando "si perde" qualcuno ci si accorge della sua statura, dei suoi valori. Chi non vive il momento magico dell’innamoramento non può capire che la persona amata è unica al mondo, non perché è la più dotata, ma perché è stata scelta e ci ha scelto.

Non preoccuparti tanto, le dicono, ne troverai un altro. Sembra strano, ma solo quando "si perde" qualcuno ci si accorge della sua statura, dei suoi valori. Chi non vive il momento magico dell’innamoramento non può capire che la persona amata è unica al mondo, non perché è la più dotata, ma perché è stata scelta e ci ha scelto.

(Ct 6,3) "lo sono per il mio diletto e il mio diletto è per me". Il ritrovamento dopo essersi smarriti è ancora più bello perché conquistato.

. Il ritrovamento dopo essersi smarriti è ancora più bello perché conquistato.

(Ct 8,6-7) "Mettimi come sigillo sul tuo cuore...". La grande nemica dell’uomo è la morte ed il contrario di morte non è vita, ma amore.

. La grande nemica dell’uomo è la morte ed il contrario di morte non è vita, ma amore.

Tony Piccin

Letto 3492 volte Ultima modifica il Giovedì, 06 Gennaio 2005 20:52

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