La storia dell’uomo è complessa. Il cuore dell’uomo è fragile. Tutti siamo “chiusi dentro” il peccato. Ma la potenza dell’amore di Dio incontra, come fa Gesù con i discepoli dopo la sua morte, anche la situazione più desolata.
Abbiamo molto bisogno, e molta voglia, di annunciare tutta la potenza dell’amore di Dio. Il momento storico delicato e complesso che la comunità ecclesiale sta attraversando rischia di oscurare nei cuori di molti fratelli la certezza che il Padre vuole bene a tutti i suoi figli. Figli che gli sono carissimi e che Egli ha riscattato al carissimo prezzo della morte di suo Figlio. A motivo di Lui, Gesù, tutti hanno un posto prezioso nel cuore e alla mensa dell’unico Padre.
Il Padre ha una Parola buona per tutti, qualunque sia la condizione storica nella quale ognuno si trova. La storia è complessa. Il cuore dell’uomo è fragile. Ma la Parola di Dio è capace di muoversi e di raggiungere anche la situazione più lontana e desolata. Per la Parola di Dio non c’è “chi è dentro” e “chi è fuori”. Lo si coglie bene dall’annuncio evangelico della visita che il Signore Risorto rende ai suoi la sera di Pasqua.
Dicevamo dunque che per il Vangelo del Signore e per il Signore del Vangelo non c’è “dentro e fuori”. Piuttosto, tutti siamo “chiusi dentro”, perchè ognuno e tutti, chi in un modo chi in un altro, siamo prigionieri del nostro male. Sappiamo bene che Dio ha messo tutti nel peccato per mettere tutti nella sua misericordia. Ed ecco allora questo meraviglioso Signore, capace di entrare “a porte chiuse” - non c’è barriera che Lo possa fermare - che arriva in mezzo a noi, umanità povera, sempre irrimediabilmente “giù di posto”, fuori regola.
Misteriosamente prediletto
Chi infatti è “in regola”? Chi è “senza peccato”? Le regole stabiliscono dei limiti, giustamente. Ma, purtroppo, non sono capaci di salvare la gente. E quindi, inevitabilmente, condannano ed escludono. Le regole ci vogliono, ma bisogna che le avvolgiamo di Vangelo. Il Vangelo infatti è capace di arrivare dappertutto, ammonisce tutti, e promuove in tutti una strada nuova. Ognuno parte da dove si trova, ovviamente! Qualcuno parte da molto lontano! E quindi anche il primo piccolo passo che compie, è un grande passo!
Le regole, lo sappiamo, non tengono conto delle persone. Purtroppo “la legge è uguale per tutti”! Anche il Vangelo è sempre uguale, ma come dice la Bibbia a proposito della manna che scendeva ogni giorno nel deserto per nutrire i nostri padri ebrei, “si adatta al gusto di ciascuno” sicché il Vangelo ognuno lo trova buono e a ognuno fa del bene.
Come è possibile un amore così assolutamente illimitato? Ce lo manifesta Gesù stesso, quando (arrivando in mezzo a noi) ci mostra le ferite della sua Croce: Gesù Cristo è, nella storia religiosa del mondo, l’unico Dio morto per amore della sua gente! Per questo Lui può annunciare e proclamare la pace: “Pace a voi”. E tutti noi possiamo gioire, perchè da questi segni Lo riconosciamo.
Parlandomi della situazione molto difficile di suo figlio, una vicenda che lo mette decisamente “fuori” suo papà mi diceva: «Per me l’importante è che lui sappia con certezza che in ogni modo è figlio di Dio». E io sono d’accordo. Perchè è impossibile sperare che qualcosa in qualcuno possa cambiare, se questo qualcuno non si sente amato. Anzi, misteriosamente, prediletto.
(da Italia Caritas, maggio 2007)