Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
di Thomas Merton
Il peggior servizio che si possa rendere a una persona, interiormente divisa in una dozzina di compartimenti, è quello di delimitarle un ulteriore scomparto, indicandoglielo come il più importante e invitandola a impegnarsi per custodirlo accuratamente separato da tutti gli altri.
di Aloysius Pieris
Questo articolo cerca di decifrare la possibile risposta del cristianesimo asiatico, minoritario, sì, ma seriamente impegnato nella sua riflessione cristiana sulla domanda che dà il titolo a questo contributo.
Naturalmente, bisognerà dividere in due la domanda: quale Cristo e perché? Per prima cosa si dovranno specificare i differenti "Cristo" che rivendicano la fedeltà del mondo asiatico. Concretamente: il Cristo euro-ecclesiastico della Chiesa ufficiale, il Cristo non occidentale dei ricercatori e degli intellettuali e il Cristo asiatico.
L’unzione dei malati è una celebrazione dell’amore e della premura di Cristo per un membro della Chiesa afflitto dalla malattia. Non è semplicemente un’offerta di sollievo e di conforto, ma il conferimento di una grazia che guarisce al livello più profondo delle nostre afflizioni fisiche.
Nel corso dei secoli si è sempre inteso che questo sacramento di perdono e di riconciliazione abbia avuto origine la sera della prima Pasqua.
Di solito la cresima viene conferita durante la celebrazione della Messa, per dimostrare chiaramente che essa rappresenta un’ulteriore fase, oltre a quella del battesimo, dell’unico processo di incorporazione, o di iniziazione di un nuovo membro nella pienezza di vita e di culto del popolo di Dio.
Il significato dell’atto battesimale, attraverso il quale il convertito inizia la nuova vita nella fede cristiana, è oggetto di un’analisi incredibilmente varia e ricca negli scritti della Chiesa apostolica.
Nell’ambito del cristianesimo “sacramenti” sono le azioni liturgico-ecclesiali che rivestono un’importanza fondamentale, che in modo simbolico conferiscono una partecipazione reale alla salvezza che Dio accorda in Gesù Cristo.
don Marino Qualizza
Il discorso ci porterebbe lontano, perciò vogliamo solo accennare alle implicazioni più importanti. Non bisogna dimenticare che le affermazioni di Paolo nascono quasi sempre dalla sua straordinaria esperienza personale e dalla trasformazione formidabile che visse quando incontrò personalmente Cristo. Si può dire che il suo fanatismo anticristiano, altro non era se non la valutazione razionalistica di Cristo e dei cristiani. La follia di cui parla è in primo luogo la sua. Ne può parlare dunque con cognizione di causa. Infatti, il contenuto del Vangelo e la rivelazione di Dio nella croce di Cristo è autentica follia secondo la visione umana. Ne consegue il rifiuto del Vangelo e di Cristo. Paolo ne aveva parlato nel capitolo primo in termini sublimi e con evidente accentuazione polemica. Qualità che non gli faceva difetto.
di Vladimir Zelinskij
Le radici cristiane dell'Europa non sono cose da scoprire. Storicamente non sarebbe difficile mostrare che la maggior parte delle idee, che sono in circolazione sul continente europeo nei nostri giorni, è d'origine cristiana anche se la loro posizione attuale è esplicitamente laica, perfino atea. Non si tratta qui solo della chiarificazione della memoria, ma della sua riscoperta, anzi della sua scelta consapevole. Il dibattito che si sta svolgendo in questi anni in Europa riguarda soprattutto ciò che vogliamo davvero ricordare e come vogliamo interpretare il nostro passato. La prima cosa che si coglie subito è che quel dibattito sulla nostra eredità intellettuale e spirituale ha un senso implicitamente antropologico.
Al trinomio che abbiamo preso in esame manca un filo rosso che lo congiunga con evidenza. Questo filo rosso per tutti i cristiani è Gesù Cristo. È la promessa irrevocabile fatta ad Abramo e ai suoi discendenti futuri.