L’eurodeputata Viktoria Mohacsi
evidenzia che da un paio di mesi la polizia entra negli accampamenti e fa dei
controlli indiscriminati nel cuore della notte. Alcuni vengono prelevati e
tenuti in custodia per 48 ore, subendo maltrattamenti.
Non è con questa modalità che un
Paese democratico ricerca la sicurezza, sottolinea. Se si sospetta che in un
accampamento si possano nascondere dei delinquenti, si procede con le indagini,
il fermo, l’accusa ed il rinvio a giudizio. Ma non è quello che sta succedendo.
La campagna xenofoba lanciata dalla coalizione del governo Berlusconi, sta
alimentando la persecuzione verso tutta la comunità romena.
Ricorda che in febbraio era stata
inviata una lettera aperta a Berlusconi, rimasta inascoltata, per evitare l’insorgenza
della violenza.
Ritiene poi incomprensibile la
norma per ottenere la cittadinanza italiana, che distingue tra sangue e terra.
Si verifica perciò che la terza o quarta generazione di rom nata in Italia da
padri provenienti da Paesi non comunitari, in fuga dalla guerra dei Balcani,
non ha né diritti di cittadinanza né di asilo politico.
La questione è all’esame dell’Agenzia dei Diritti Fondamentali, però, conclude, se
il governo non cessa di alimentare l’odio non si intravede una soluzione.
da www.elpais.com