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Martedì, 21 Novembre 2006 11:24

Il Gesù storico

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Il Gesù storico

È partito il corso di aggiornamento su "Gesù di Nazareth tra storia e fede" organizzato dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Ecclesia Mater" e dall'Ufficio per la Pastorale Scolastica e l'IRC del Vicariato di Roma. Oltre 120 gli iscritti.

Giovedì 26 ottobre, nel corso della lezione inaugurale, mons. Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense, ha sottolineato che «la cristologia costituisce il cuore di ogni teologia perché segna il punto iniziale di ogni riflessione critica della fede su se stessa e rappresenta pure il suo punto finale come esperienza della contemplazione e dell'adorazione della figura divina». Dopo aver ribadito l'importanza della ricerca storica su Gesù e le varie tappe che ha attraversato, Mons. Fisichella ha rilevato che sarà comunque compito della riflessione teologica «riportare Gesù ai Vangeli. In altri termini, Gesù dovrà avere senso per le situazioni concrete di vita, perché lo scopo del Vangelo è appunto quello di essere segno intramontabile, in mezzo alle generazioni, della salvezza rivelata da Gesù».

Il 9 novembre, la seconda lezione è stata tenuta dal prof. Giorgio Jossa, docente alla Università "Federico II" di Napoli e alla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Il docente ha ripercorso le tappe della ricerca sul Gesù storico dalla fine del Settecento fino al secondo dopoguerra, arrestandosi sulla soglia della "Third Quest". Rispondendo poi alle numerose domande dei presenti  ha chiarito che «è sbagliato separare il Gesù storico dal Cristo della fede». A proposito delle difficoltà e della legittimità della ricerca storica, ha poi ribadito che lo storico deve fermarsi di fronte a qualcosa che non può essere ricostruito dalla sua ricerca, perché gli evangelisti raccontano una storia kerygmatica, interpretata alla luce della fede.

 

Anno Accademico dell'"Ecclesia Mater". Il 6 novembre ha preso l'avvio il nuovo Anno Accademico dell'Istituto Ecclesia Mater. Mons. Luigi Moretti, Vescovo ausiliare di Roma, nel suo intervento ha lodato il grande sforzo che è stato realizzato per corrispondere ai nuovi criteri del "Processo di Bologna" con la riforma dei cicli di studio. Il Decano della Facoltà di Teologia della Università Lateranense, il prof. Mons. Renzo Gerardi, ha spiegato, nella sua prolusione, che scopo della riforma, tra l'altro, è di mettere ordine nell'insegnamento superiore che ha visto finora una "frammentazione", che andava a scapito della qualità, potendo distinguere tra Facoltà teologiche, Istituti - incorporati, aggregati, affiliati - e Istituti Superiori di Scienze Religiose, Istituti di Scienze Religiose, Scuole di Formazione Teologica. La riforma prevede anche una verifica della qualità, che impegna Santa Sede e Università, la formazione di una vera e propria rete accademica, la distinzione n  etta e precisa, a favore della qualità degli studi, tra percorso accademico nelle Facoltà e Istituti collegati e percorso non accademico proposto nelle varie Scuole di formazione.

Mons. Giuseppe Lorizio, Preside dell'Istituto, nel suo intervento ha delineato il progetto formativo dell' "Ecclesia Mater" alla luce del Convegno di Verona. Per il testo completo del discorso:

www.vicariatusurbis.org/ecclesiamater

 

È nata la Newsletter dell'Associazione Teologica Italiana (ATI). Nel primo numero, del 12 ottobre, il Presidente, mons. Piero Coda, sottolinea che  si tratta di un «piccolo passo, cui speriamo ne seguano altri, per moltiplicare la nostra capacità di condividere e confrontare i nostri sforzi e i nostri percorsi, per ritrovare modi di fare teologia insieme, per dare sempre meglio all'ATI un volto comune, in un arricchimento di verità di indirizzi e iniziative, che porti il suo contributo alla Chiesa e alla teologia in Italia». Per iscriversi:

www.teologia.it

 

Formazione a Verona. Ambito Affettività Sul piano degli interventi pastorali, è emersa innanzitutto l'importanza di un compito culturale per la Chiesa. Ad essa è chiesto il servizio della verità, decisivo di fronte all'attacco all'identità dell'uomo che nella vita affettiva trova un punto di fragilità forte. Ci si aspetta dalla Chiesa una riflessione "alta" che non abbassi il livello e che sappia "rendere ragione" della bellezza dell'esperienza cristiana nella vita affettiva. Una proposta condivisa e prioritaria è quella di una formazione non settoriale, che sappia cogliere tutta la persona nella varietà delle sue condizioni esistenziali. Molto sentita è l'esigenza di una pastorale unitaria che non divida i contesti di vita. Pare insufficiente occuparsi dei soli passaggi "consolidati" del percorso di iniziazione cristiana: occorre accompagnare la vita tutta. A questo proposito va evidenziato che in quasi tutti i gruppi sia stata sottolineata l'importanza della direzione spiri  tuale come accompagnamento della persona. D'altra parte è stato anche rilevato che i sacerdoti sono anch'essi "figli del nostro tempo" e quindi spesso poco attrezzati a rispondere a questo difficile compito.

Da questo punto di vista l'esigenza di formazione, che è avvertita a tutti i livelli, va concepita prima di tutto come formazione di tipo antropologico e fruibile non solo da giovani, adulti e famiglie, ma destinata anche a consacrati, presbiteri e seminaristi oltre che ad educatori ed operatori della pastorale. Particolarmente auspicabile al proposito è una maggiore valorizzazione della presenza educativa della donna, con la sua risorsa di femminilità e di attenzione alla vita.

 

Libri. J.N. Aletti, M. Gilbert, J.L. Ska, S. De Vulpillieres, Lessico ragionato dell'esegesi biblica. Le parole, gli approcci, gli autori, Queriniana, Brescia 2006; 168 pp., Euro 15,00.

 

Gli Autori sono noti esegeti e professori di sacra Scrittura: essi intendono venire incontro a chi si accinge allo studio o alla semplice lettura dei testi biblici, per facilitare la comprensione delle parole tecniche, dei concetti fondamentali e, in generale, del linguaggio che riguarda la Bibbia. La prima parte è dedicata alla presentazione dei libri della Bibbia, alla loro trasmissione, al canone della Scrittura, alle lingue usate, alle versioni, ai manoscritti. La seconda parte riguarda il linguaggio utilizzato nell'esegesi moderna e la sua

evoluzione: fornisce il lessico dell'approccio diacronico e storico-critico. La terza parte presenta il lessico dell'esegesi sincronica, secondo le diverse modalità di analisi: narrativa, retorica, epistolare. Nell'ultima parte vengono presentati i vocaboli specifici usati con frequenza nell'analisi letteraria generale, i termini ebraici, greci, inglesi e tedeschi che un lettore può incontrare in opere che riguardano la Bibbia.

 

La mailing list cui viene inviato questo numero è stata fornita dal "Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Religione Cattolica"

della CEI.

 

OFTeL - Pubblicazione quindicinale dell'Istituto "Ecclesia Mater" della Pontificia Università Lateranense.

Direttore: Mons. Giuseppe Lorizio - Direttore responsabile: Fabrizio Mastrofini. Comitato di redazione: Mons. Giuseppe Lorizio, Mons. Nunzio Galantino, don Pierluigi Sguazzardo, don Filippo Morlacchi.

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OFTEL - OSSERVATORIO FORMAZIONE TEOLOGICA DEI LAICI NEWSLETTER PROMOSSA DALL'ISTITUTO ECCLESIA MATER DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE

DIRETTORE: GIUSEPPE LORIZIO - DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO MASTROFINI NUMERO 2 - 15 NOVEMBRE 2006

 

Letto 2147 volte Ultima modifica il Lunedì, 26 Febbraio 2007 19:33
Fabrizio Foti

Architetto
Area Mondo Oggi - Rubrica Ecclesiale

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