Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Il mio popolo abiterà un Nevè Shalom (Oasi di pace) Is 32, 18.
Domenicano, padre Bruno Hussar è morto nel 1996 a 85 anni e la sua vita, fin dall’origine, l’ha portato ad essere uomo di frontiera. Nato al Cairo da famiglia israelita non praticante, poliglotta, laureato a Parigi in ingegneria, riceve il battesimo a 24 anni (1935)e nel 1950 è ordinato sacerdote. Quarantenne, approda in Israele per aprire, in accordo col Padre Provinciale dei Domenicani, un centro di studi sull’Ebraismo, poi denominato Casa di Sant’Isaia.
Fino al 1969 il rito romano aveva una sola preghiera eucaristica, con il nome di "canone" della messa, dove il termine significa "norma, regola, misura" dell'azione liturgica. Possiamo affermare che questa preghiera costituisce la "forma" del sacramento dell'eucaristica. Altri riti liturgici hanno preghiere eucaristiche diverse. I bizantini, per es., ne hanno due e le chiamano "anafora", ossia elevazione.
Relazione di Carlo Molari
Il compito affidatomi è di presentare la prospettiva teologica cristiana sulla speranza. Non intendo fare una panoramica della cultura della speranza nelle chiese cristiane, ma vorrei chiarire come un credente viva la propria speranza e come ne possa dare testimonianza, secondo l'invito della prima lettera di Pietro: "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1Pt 3,14). Rendere ragione non è però possibile se non si vive in modo personale il rapporto con Dio e il riferimento a Cristo in modo che costituisca ragione di speranza. Questa si chiama speranza teologale ed è stata una delle prime caratteristiche della esperienza cristiana. La speranza teologale non è un semplice desiderio buono portato avanti con costanza.
Bernardo Olivera
abate generale dei trappisti
Ho davanti a me un piccolo libro che si intitola Crocifissi: martirologio 1946-1996. Più sotto si legge: "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20).
di Rav Scialom Bahbout
Vorrei iniziare col denunciare una situazione generale.
Le religioni monoteistiche, in quanto ritengono di essere portatrici di verità assolute, sono normalmente e naturalmente portate alla sopraffazione, all’eliminazione dell’altro, in quanto viene ritenuto portatore di idee e comportamenti diversi: l’altro quindi o si converte oppure non deve esistere. Questa è cronaca che appartiene alla storia umana per molti secoli. Le religioni monoteistiche contengono in sé un elemento di intolleranza che è difficile da eliminare, una sorta di peccato originale alla base delle singole religioni.
di Angelus Silesius
La speranza è una fune: potesse sperare, un dannato,
Dio lo trarrebbe dal fango nel quale è sprofondato.
(Da Il pellegrino cherubico, I, 222)
La risposta di Maria al messaggio dell'angelo, nell'episodio dell'annunciazione, ci interpella appunto sulla libertà che nasce nell'incontro con la Parola del Signore. "Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto" (Lc 1,38).
di Stefano Curci
Leonardo Boff è nato a Concòrdia, nello stato brasiliano di Santa Catarin nel 1938. Nel 1959 è entrato nell'ordine francescano, dividendo il su tempo tra l'opera in mezzo ai poveri e l'attività di insegnamento presso l’Università brasiliane e straniere, a cui h affiancato le sue pubblicazioni e la collaborazione a diverse riviste teologiche internazionali.
Pnêuma (in greco), ruah (in ebraico), spirito, è l'organo della comunione con il trascendente. Se già è difficile parlare della Santissima Trinità, quanto più dello Spirito Santo in sé.
di Giuseppe Scattolin *
Che ci siano aspetti del sufismo (soprattutto dove si tocca la trascendenza di Dio) che sono stati considerati eretici e come tali osteggiati, molte volte in modo violento, soprattutto dall'islam sunnita maggioritario, questa è una realtà storica che trova il suo parallelo anche in altre religioni, nel cristianesimo in modo particolare.