La Bibbia offre molti suggerimenti per una vera educazione dell'uomo: per l'uomo, credente o no, che cerca la propria identità, per l'uomo religioso - non importa di quale religione - che è in cerca di Dio; infine, per il discepolo di Gesù - non importa a quale specifica vocazione sia esso chiamato - che vuole confrontare la sua vita e la sua scelta particolare con la proposta evangelica radicale, con la sequela di Cristo.
In questo breve contributo si cercherà di evidenziare alcune indicazioni "pratiche" che emergono da un aspetto presente nel messaggio teologico del libro di Tobia: la centralità assoluta di Dio nella vita della coppia e della famiglia, che si esplicita nel valore della preghiera; una preghiera che però non si chiude in se stessa, in una sorta di intimismo spirituale, ma educa a saper "vedere" il povero, impegnandosi così per la giustizia.
Gli adolescenti desiderano educatori che sappiano guidarli in modo autentico alla ricerca della vera interiorità. La formazione degli adulti diventa così un passaggio fondamentale.
c'è una grande differenza fra "innamoramento" e "amore". Questa distinzione è molto importante per la comprensione della natura di questa realtà, sia da un punto di vista esistenziale e pedagogico, sia della vita concreta e affettiva.
Duecento milioni: sono, oggi, i migranti nel mondo. Tra essi, circa la metà sono donne: spose, madri, lavoratrici, che sognano una vita migliore - per sé e le famiglie -, ma spesso si trovano di fronte a realtà che differiscono da progetti e speranze. La migrazione femminile si consolida a livello mondiale, coinvolge sempre più paesi di origine, transito e destinazione, richiede di essere affrontata in base alle sue specificità.
Il dibattito sugli "organismi geneticamente modificati" si condensa sempre più su motivazioni ideologiche e meno su questioni scientifiche e tecnologiche. Poca chiarezza sul loro impatto, lentezza nella ricerca e ingenti interessi economici in gioco ne oscurano la reale portata, e minacciano il rilancio di una "economia reale".
Mentre si va diffondendo la consapevolezza del ruolo decisivo della famiglia come soggetto di scelte economiche e come soggetto produttore di capitale sociale, non procede allo stesso ritmo la messa in cantiere di provvedimenti, legislativi e amministrativi, volti all'attuazione di una vera e propria politica della famiglia...
Nel 2002 Ermanno Gorrieri a conclusione di un'attenta riflessione sul significato e il valore del principio di uguaglianza, sottolineava la sostanziale iniquità di politiche sociali che considerassero gli individui come monadi isolate e non tenessero conto del contesto familiare all'interno del quale le persone operano.
Nell'orizzonte dell'esperienza di alleanza biblica, la famiglia costituisce l'elemento fondante sia del farsi dell'umanità che del popolo d'Israele chiamato ad essere il "popolo di Dio", il "popolo della promessa". Sono le famiglie dei patriarchi a custodire il "patto", sono le famiglie "liberate dall'Egitto" che arrivano nella "Terra promessa" dopo aver accolto al Sinai l'insegnamento divino rivelato, e sono sempre le famiglie a impegnarsi nella trasmissione della tradizione a favore delle nuove generazioni, affinché il progetto di salvezza del Dio d'Israele possa realizzarsi nella storia.