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Sabato, 25 Settembre 2004 22:10

Qual è l'essenza del nome di Gesù?

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PRESENTAZIONE

 

Fissa l’attenzione sulla realtà di Gesù e sulla realtà dell’orante

  • La realtà di Gesù è la pienezza della vita e la luce vivificante

  • La realtà dell’orante è il vuoto che attende

 La nostra pochezza e l’amore attento di Gesù ci fanno prendere coscienza del nostro vuoto interiore che fa scendere la “grazia” misericordiosa di Dio.

Nella fedeltà, nella perseveranza l’invocazione del Nome di Gesù condurranno gradualmente l’orante nella realtà dell’Uomo Nuovo.

 

PROGRAMMA:


Primo ciclo:

USO DELL’INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU' (4 Momenti )

Secondo ciclo:

INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU' COME VIA SPIRITUALE (3 Momenti)

Terzo ciclo:

INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU' COME CULTO (4 momenti)

Quarto ciclo:

IL NOME DI GESU'  E LO SPIRITO SANTO (2  Momenti)

Quinto ciclo:

IL NOME DI GESU'  E IL PADRE (1 Momento)

Sesto ciclo:

IL NOME  E LA PIENEZZA TOTALE (1 Momento)

Conclusione:

         persevera ... 

 Cosa deve fare l’orante?

Deve pazientemente cercare di creare in sé le condizioni del silenzio.

Quale silenzio?

Silenzio dei Sensi :

  • moderazione nel bere

  • moderazione nel mangiare

  • moderazione nel dormire

  • moderazione nel parlare


Silenzio della mente :

  • dominio del fantasticare

  • dominio del tumultuare

  • dominio dei pensieri

 

Silenzio del cuore :

  • non risentimento

  • non abbattimento

  • non ira

  • non agitazione

  • non invidia

  • non possesso

  • non dominio

L’orante deve tacere e così il Nome di Gesù scenderà in lui come una forza trasformante dei sensi, della mente, del cuore.

 

Normalmente questa esperienza attraversa tre momenti.

Il primo richiede sia la formulazione dell’invocazione in modo udibile sia la perseveranza.

L’orante assume la posizione che gli facilita la tranquillità e ripete l’invocazione del nome di Gesù.

In chi persevera, con semplicità ed umiltà, scende la pace che viene dal Signore.


Il secondo porta la pace nel tumultuo dei pensieri. La presenza del Signore in lui unifica la mente dell’orante

Il terzo lo si ha quando gradualmente il Nome scende nel cuore e l’orante, in modo che non aveva previsto, sperimenta: di avere sul creato uno sguardo contemplativo d’amore, un assenza di desiderio di possesso, di vedere le persone nel progetto di Dio.

Il visibile e l’invisibile si sono congiunti.

Letto 6283 volte Ultima modifica il Mercoledì, 26 Febbraio 2014 20:55

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